Bisognerebbe ritornare ai valori dello spirito agonistico che contraddistingue la filosofia di fare sport della Uisp.
La maggior parte degli sport praticati oggi sono a livelli esasperati, per certi versi quasi ad utilizzo di alcuni individui per dare libero sfogo agli stress quotidiani.
Per questo la Uisp vuole riportare ai livelli amatoriali e ai fini sociali lo sport, inteso come aggregazione, socializzazione, integrazione per far sì che praticare sport sia agonismo sano di una competizione senza l’esasperazione opprimente di una vittoria a qualsiasi costo.
Anche il calcio amatoriale come tutti gli sport passa attraverso lente evoluzioni. La sua matrice però è sempre quella: divertimento, punto e basta. Non potrebbe e non dovrebbe essere altrimenti. Negli anni però, ha cambiato pelle. Nell’immaginario collettivo, il calcio amatoriale è caratterizzato da palloni lunghissimi, contrasti violenti e da non meno violente bevute nel post partita. Da qualche anno le cose sono notevolmente cambiate, ci sono moltissimi giovani che per motivi vari decidono di sottrarsi al piacere della domenica calcistica per surrogarlo con gli amatori. Il livello tecnico di conseguenza è aumentato, vedi delle squadre che giocano un calcio importante con elementi che farebbero invidia a squadre di categorie superiori.
Ma rimane un mondo meno condizionato dalla pressione del risultato, e solitamente a fine partita con una birra e un panino si risolvono tutte le discussioni. Una descrizione limpida, lineare, condita dal quel pizzico di autoironia che non può e non deve mai mancare. Segno che l’amore verso lo sportresiste.
Il calcio amatoriale è diventato un punto fermo, una certezza sulla quale poggiano gli amanti del pallone che hanno scelto la via dell’impegno minore. Se il rito domenicale diventa ossessivo, e può esserlo, è giusto che ci siano altri spazi. Vada per il venerdì sera, il sabato pomeriggio, la domenica mattina, addirittura il lunedì sera. Lo sport non può avere confini. E’ questo il motivo per cui abbiamo deciso di aprirci a chi…. Il calcio è fatto dell’odore dell’erba e del cuoio, di fango e di sudore, di scaramanzie e abitudini dure a morire, borse da fare e disfare e corposi rinfreschi post-partita.
Era necessario rompere il ghiaccio perché è in tutti questi termini che si nasconde l’animo vero dello sportpertutti, quello Uisp.ai mancare. pressione del risultato, e solitamente a fine partita con una birra e un panino si ri
Con questi principi l’Uisp di Orvieto si propone di organizzare per la stagione 2014/15 dei campionati amatoriali di calcio A 5; A 8; A 11 in cui tutti i partecipanti siano coinvolti a questo progetto che vede il Calcio Uisp ripartire con il grande calcio territoriale, riportando questo sport ad essere amato e praticato amatorialmente.
L’Uisp Orvieto sta vagliando una competizione calcistica riservata a squadre composte da calciatori che hanno terminato l’attività agonistica e che hanno compiuto 35 anni di età: in pratica un campionato per le vecchie glorie con possibilità di fare un’ iniziativa che accomuna lo spirito amatoriale , quella del “ terzo tempo” a fine di ogni gara, lasciando sul campo tutte le controversie succedute nell’incontro, e salutandosi dandosi la mano ,perché no…… andare a bere qualcosa insieme!
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