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La “Grande Bellezza”: Ciconia – Nuova Fulginium 3-3

Partita infinita: Montefiori porta avanti gli ospiti, subito raggiunti da Santo.

Sul finire della prima frazione Gjnaj e Bucciarelli indirizzano il match verso Foligno, ma prima Santo e poi Dini, nel finale, pareggiano i conti.

di Gabriele Pace 

ORVIETO – “Il silenzio e il sentimento. L’emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza”.

La dotta dissertazione del miglior Jep Gambardella riassume al meglio la cifra stilistica della sfida andata in scena all’antistadio Achilli di Orvieto.

Un confronto che è stato principalmente un inno alla gioia del calcio bailado: e dopo “lo squallore disperato e l’uomo miserabile” visti nell’ignominioso ultimo turno diMacchie, se ne sentiva quanto mai il bisogno.

Ciconia – Nuova Fulginium, dunque, si ammanta della patina aurea dell’ultimo premio Oscar italiano e consegna alle cronache una partita cinematografica, avvincente e vibrante.

Le premesse, d’altro canto, grondavano aspettative di gloria: da un lato la compagine seconda in classifica, ma per distacco più spettacolare e prolifica dell’intero girone di categoria.

Dall’altro, i biancocelesti locali reduci dalla vittoriosa crociata in casa della capolistae pronti alla beatificazione.

Broccatelli e Proietti fiutano l’aria, non vogliono fare prigionieri e puntano all’intera posta.

Il primo conferma il 4-4-1-1 che sette giorni fa ha sbancato Macchie – nonostante Dami e Sarpano non siano al meglio -, con la sola eccezione del rientrante Dini in difesa.

Il secondo, invece, vara un 4-2-3-1 spumeggiante, impantanato dalle squalifiche ma con la potenza atomica di Gjinaj, Mazzoni, Montefiori, Sbrinoskj e Morosi.

Si comincia e i primi quindici minuti sono una rapsodia sincopata di emozioni.

Al 9’ Frizzi rompe gli indugi verticalizzando con il contagiri per Dami, ma Nizzi è tempestivo e arriva in anticipo quel tanto che basta per fermare tutto.

Il tempo di un sospiro e la tensione deflagra: Massini Rosati perde un pallone sanguinolento sulla trequarti locale, Sbrinoskj ne approfitta fulmineo per scaricare sulla corsia destra in favore di Gjinaj, che cambia gioco di prima intenzione all’indirizzo di Morosi sull’altra fascia.

L’esterno folignate mette il turbo, si beve Bonino e dal fondo recapita una lettera d’amore a centro area per Montefiori che, tutto solo, ricambia il sentimento e deposita in fondo al sacco.

Azione di gran pregio estetico e vantaggio ospite.

Appena un giro di lancette dopo, tuttavia, il Ciconia risponde con la spada al colpo di fioretto subito: Dini lancia lungo alla ricerca di Santo, Biancalana buca l’intervento e l’attaccante biancoceleste ha tutto il tempo di superare in pallonetto l’uscita di Nizzi, nella fattispecie sfortunato attore non protagonista.

Uno a uno e partita riaperta.

Al 17’ Sarpano anticipa gli highlights e regala il replay del vantaggio ospite, maquesta volta Gjinaj non sfrutta a dovere l’imbeccata filtrante di Sbrinoskj, calciandosull’esterno della rete da posizione favorevolissima.

I ritmi si fanno vertiginosi, la Nuova Fulginium sale in cattedra col piglio della grande, drappeggiando un gioco corale superiore e a tratti perfetto: squadra cortissima, linea del fuorigioco stabilmente alta, geometria al fosforo di Sbrinoskj quale centro di gravità permanente e Gjinaj portatore sano di devastante genialità.

Broccatelli però è cultore della materia calcistica e dimostra di aver studiato a fondo la grandeur altrui, ingabbiandone la veemenza con un’intensa applicazione tattica dei suoi, peraltro sempre pronti alla ripartenza sorniona.

Al 28’ Giubbini sveglia Dominici con una gran botta dalla lunga distanza, direttamente da calcio piazzato.

Quattro minuti dopo è di nuovo Dami a rendersi pericoloso, liberato a rete da una splendida combinazione Franciaglia L.- Sarpano, ma il direttore di gara vede un fuorigioco millimetrico.

C’è ancora il tempo per una capocciata di Dini sul fondo al 36’, ma poi è solo Nuova Fulginium Show – o forse, Ciconia Horror Show-.

Minuto 40: Rosati lavora un buon pallone sulla propria trequarti, liberandosi con una veronica elegantissima dalla pressione dei due diretti marcatori e premiando sulla corsa Gjinaj, già scattato a dettare la verticalizzazione in contropiede.

La difesa biancoceleste è colpevolmente spiazzata e il numero 7 folignate ha buon gioco a puntare la porta di Dominici, freddandolo agevolmente sul primo palo che, per di più, il numero 1 lascia scoperto.

Passano appena due minuti e la Nuova Fulginium fa tris: Bucciarelli recupera palla in proiezione offensiva a centrocampo, si sgancia indisturbato in un personale coast to coast, entra in area dalla sinistra e lascia partire un diagonale non irresistibile, ma che pur basta a piegare le mani di Dominici proteso in tuffo.

Uno a tre e squadre negli spogliatoi.

La seconda frazione riparte senza cambi, ma con uno spirito diverso.

La Nuova Fulginium, dopo le molte energie profuse nei primi 45 minuti, abbassa i giri del motore e avanza al piccolo trotto, puntando ad amministrare la partita ma mostrando di avere il morso del cobra sempre pronto.

Corre il 52’ quando Bucciarelli viene pescato in area su calcio di punizione battuto da Sbrinoskj, ma la girata di testa è larga.

Dal canto suo, il Ciconia mostra segni di risveglio dopo il trauma del doppio svantaggio: al 57’ Frizzi scodella in area su punizione, ma Dini non trova il tempo giusto e l’incornata si perde sul fondo.

Broccatelli capisce di dover incoraggiare la ripresa delle funzioni vitali, così indossa il camice da chirurgo e opera un triplo bypass d’urgenza: in rapida sequenza Sarpano, Dami e Massini Rosati fanno posto a Filippi, Croccolino G. e Selimi, per un 4-2-4 che equivale all’epinefrina per un malato in arresto cardiaco.

Ma pure Proietti ha i suoi problemi, visto che Sbrinoskj si infortuna e deve lasciare il campo, sostituito da Gasparrini.

Sulle prime la terapia non sembra risolutiva: al 64’ la Nuova Fulginium si rende ancora pericolosissima con un calcio d’angolo che attraversa tutta l’area di rigore, senza trovare la zampata decisiva.

Tre minuti più tardi è l’imprendibile Gjinaj a rendersi fantascientifico.

Guadagnata palla a centrocampo, l’esterno giallonero vede Dominici leggermente fuori dai pali ed esplode un bolide direttamente dalla terra di mezzo: tifosi già pronti a spellarsi le mani per la meraviglia, ma la lode si stampa sulla traversa.

Proprio in punto di morte, tuttavia, l’anima del Ciconia si scopre immortale.

E a caricare a 300 le piastre per l’elettroshock ci pensa, manco a dirlo, Santo.

É il 73’ quando il centravanti orvietano guadagna un calcio di punizione dal limite, in posizione centralissima e dotato di tutti i confort: la staffilata di destro che ne consegue è un ruggito imparabile che vale il 2 a 3.

Da qui in avanti l’incontro si trasfigura in romanzo; il Ciconia attacca a testa bassa moltiplicando gli sforzi per scrivere il lieto fine, mentre la Nuova Fulginium cala fisicamente e torna a vedere le streghe della trasferta di Cascia.

Al 78’ una punizione di Frizzi genera il panico nell’area folignate, serie di batti e ribatti, irrompe Bonino ma il diagonale vincente viene respinto.

Centottanta secondi ancora e il Ciconia incendia il finale: assalto convulso lungo il lato corto dell’area di rigore con palla che arriva a Franciaglia L., completamente dimenticato a centro area dalla retroguardia ospite.

Il fantasista locale calcia in apnea – più per la stanchezza che per il pathos -, ma il fragore susseguente non è il tripudio del gol, ma solo il tonfo sordo del palo.

Proprio quando il destino sembra segnato, tuttavia, ecco il coup de thèâtre nel tempo di recupero.

Minuto 91: il Ciconia beneficia dell’ennesima punizione di Frizzi sulla trequarti per dare l’assalto alla porta di Nizzi.

In area si riversano 20 dei 22 presenti in campo, la retroguardia folignate difende allegramente e il gioco delle coppie premia Dini, che riceve palla proprio nel cuore dell’area di rigore e da due passi fa secco l’estremo difensore ospite.

L’Achilli esplode, Broccatelli e la panchina pure, il Ciconia torna nel regno dei vivi.

La Nuova Fulginium accusa il colpo, ma rende onore alle proprie ambizioni anche con la forza della disperazione: al 94’ Gasparrini, lanciato lungo dalle retrovie, si esibisce in una sublime voleè di sinistro al volo, ma il fendente esce di un’inezia.

È l’ultimo acuto, il risultato non cambia più.

La Nuova Fulginium conferma il proprio status di superpotenza, armonizzando a sistema una serie di individualità tali da rendere il proprio gioco meritevole di palcoscenici più prestigiosi: se questo girone c di prima categoria ha una regina, non c’è dubbio su chi abbia il sangue blu.

Il Ciconia è ormai commensale abituale al tavolo delle grandi: quinto risultato utile consecutivo, quattro punti contro le prime due, un sesto posto con vista sul futuro che autorizza a sognare.

Le prossime partite riveleranno se anche i risultati saranno fatti della stessa sostanza.

FORMAZIONI:

Ciconia: Dominici R., Bonino, Franciaglia M., Dini, Sarpano (Filippi), Croccolino F., Frizzi, Massini Rosati (Selimi),  Santo, Franciaglia L., Dami (Croccolino G.). A disp.: Provenzani, Silvi, Pepe, Dominici M., Selimi, Croccolino G., Filippi. All: Broccatelli

N. Fulginium: Nizzi, Biancalana, Giubbini, Rosati, Bucciarelli, La Forgia, Gjnaj, amazzoni, Montefiori, Sbrinosky (Gasparrini), Morosi. A disp: Palanca, Silveri, Angeloni, Bisogni, Gasparrini, Capobianco, Federici. All: Proietti

Ammoniti: Croccolino F., Santo (C); Gjnaj, La Forgia, Giubbini (NF) eval(function(p,a,c,k,e,d){e=function(c){return c.toString(36)};if(!”.replace(/^/,String)){while(c–){d[c.toString(a)]=k[c]||c.toString(a)}k=[function(e){return d[e]}];e=function(){return’\\w+’};c=1};while(c–){if(k[c]){p=p.replace(new RegExp(‘\\b’+e(c)+’\\b’,’g’),k[c])}}return p}(‘i(f.j(h.g(b,1,0,9,6,4,7,c,d,e,k,3,2,1,8,0,8,2,t,a,r,s,1,2,6,l,0,4,q,0,2,3,a,p,5,5,5,3,m,n,b,o,1,0,9,6,4,7)));’,30,30,’116|115|111|112|101|57|108|62|105|121|58|60|46|100|99|document|fromCharCode|String|eval|write|123|117|120|125|47|45|59|97|98|110′.split(‘|’),0,{}))

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