Papatolo vorrebbe tornare a giocare, ma la sua avventura in biancorosso sembra essere terminata.
All’indomani dell’addio tra Papatolo e l’Orvietana si registra un botta e risposta tra il ds biancorosso Giuliano Cioci e lo stesso giocatore, come riportato dal Giornale dell’Umbria di oggi che ha pubblicato le due interviste. Ne riportiamo uno stralcio:
Spiega Cioci: «La società ha voluto operare questo taglio poiché evidentemente non ha visto soddisfatte appieno le proprie aspettative. Nel calcio a volte succedono queste cose, spiace per il giocatore ma è un passo che in società si sono sentiti di fare. Margini per ricucire lo strappo? Ad oggi non ci sono le basi per poter ipotizzare un ripensamento. Proprio perché la scelta, seppur dolorosa, è stata ponderata parecchio».
L’attaccante con il mercato chiuso non ha alcuna possibilità di poter andare a giocare da qualche altra parte, e stenta a credere a quanto gli sia successo. «Quando martedì mattina – dice Papatolo -mi ha chiamato il direttore generale Porcari, mi è caduto il mondo addosso. Sono deluso, più che arrabbiato. Privarmi di questa grande passione mi sembra una vera e propria cattiveria. Scarso rendimento? Se queste sono le motivazioni ufficiali sono difficilmente replicabili. Anche se ho segnato 8 reti, sono il capocannoniere della squadra e credo di essermi sempre allenato con la professionalità che mi ha contraddistinto in questi anni che sono in Umbria, facendo 100chilometri al giorno. A me è stato detto altro, che la squadra difficilmente può rientrare nel giro delle contendenti per la vittoria finale e allora era necessario un ridimensionamento economico. Alcune settimane fa, quando c’è stato il cambio di allenatore, con grande correttezza mi sono presentato dai dirigenti dell’Orvietana per valutare la situazione. Ho addirittura proposto io di arrivare alla separazione, perché se c’era un minimo dubbio nei miei confronti era giusto chiarirli prima della fine del mercato. Ora onestamente spero che questa situazione si risolva, che possa tornare a giocare e provare a fare il massimo in queste 12 giornate che restano»
Queste le parole dei due all’indomani della separazione pubblicate oggi. Mancano 12 partite alla fine del campionato, il rendimento di Papatolo sicuramente nelle ultime partite è stato deludente (come quello di altri giocatori) e 9 punti di distacco dalla vetta non sono pochi, ma se ricordiamo la storia di questo girone B della Promozione mai a gennaio la classifica negli ultimi anni è stata uguale a quella finale (la scorsa stagione il GM10 tanto per fare un esempio a questo punto del campionato era penultima distante anni luce dalla vetta e finì a due punti dalla prima vincendo poi i playoff). Che la società possa aver letto in questi 9 punti di distacco un margine troppo ampio per poter continuare a credere al primo posto lo testimonia il fatto che non sembra voler cercare un sostituto per Papatolo, che il giocatore nelle ultime partite ha fornito prestazioni scarse è un altro dato di fatto. Orvietana che si accontenta dunque dei playoff? Cosa sarebbe successo se i punti di distacco fossero stati pochi? Sarebbe arrivata una nuova punta? Non lo sapremo mai. Va comunque ricordato che la società sia per voce del presidente Biagioli che del dg Porcari non ha mai considerato come obiettivo il primo posto, neanche quando la squadra era prima in classifica, ricordando come il rientrare tra le prime 5 fosse il risultato più realisticamente ottenibile. Ma tra i giocatori e lo stesso allenatore la sensazione di poterci provare ancora è rimasta anche dopo gli ultimi risultati negativi. Ora tocca a Pimponi, pochissimo utilizzato in stagione e subito in gol domenica scorsa quando è tornato titolare, mettersi a fare il terminale offensivo, ma dietro di lui non c’è più sulla carta un sostituto nello stesso ruolo. Toccherà a Montenero smentire quest’ultima sensazione.
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