La Vigor Acquapendente di Fatone batte tutti i record: proiezione da 92 punti

(fonte: Calciointuscia.it) Quindici vittorie, un pareggio ed una sconfitta: 52 reti realizzate (3,1 ogni 90’). Una proiezione finale di 92 punti. Di gran lunga la squadra migliore di tutti i quattro gironi di Promozione.

Definirli numeri da record sembra quasi sminuire quello che sta compiendo questa squadra. Il grande campionato di Montespaccato e Valle del Tevere sta passando addirittura in secondo piano di fronte al ritmo di marcia dei gialloblu. Mister Fatone è un martello pneumatico che, come Antonio Conte, massacra la testa dei giocatori. I paragoni con la Juventus attuale ci stanno tutti.

Sono passati solo quattro giorni dalla difficile gara con la Virtus Bolsena e per la Vigor Acquapendente si ritorna tutto al facile-facile. Il pubblico divertito e goliardico che affolla le gradinate del Vitali, ha vissuto una domenica davvero esaltante godendosi i propri beniamini che sciorinano bel gioco e soprattutto incamerano punti e che lasciano la prima inseguitrice (Montespaccato) a ben otto di distanza. Tra qualche commento poco positivo sulla prestazione di un terna arbitrale totalmente insufficiente e l’entusiasmo al momento delle marcature, si raggiunge un triplice fischio finale, al termine del quale “si apre uno spogliatoio locale” in cui troneggia la figura di un presidente Fabio Ragni sempre più strafelice di una squadra che si diverte e fa divertire. Ma soprattutto concede poche preoccupazioni, tanta allegria, ed anche spazio a momenti di ironia.

Chi sta sempre sul pezzo è il tecnico Riccardo Fatone, che non si lascia andare a facili entusiasmi ma analizza con cura e dovizia di particolari anche il più semplice dei pomeriggi calcistici. “Venivamo da una gara combattuta in settimana con la Virtus Bolsena”, sottolinea, “ed abbiamo avuto poco tempo per preparare nei dettagli più particolari il match. La preoccupazione era che poteva sorgere qualche affaticamento fisico o appagamento mentale. Così invece non è stato. Dal primo all’ultimo minuto abbiamo gestito bene ogni fase del gioco, senza mai correre grossi pericoli in fase di interdizione. Seppur non muovendosi su ritmi incredibili, la facilità e la scioltezza con la quale abbiamo espresso gioco, poteva dare anche al risultato un punteggio più ampio”.

Nell’ambito della perfezione-gara, il tecnico trova anche un ombra: “Non mi piace mai prendere una rete nel finale e la punizione vincente di Cantoni a tre minuti dalla fine deve farci riflettere su quello che non dobbiamo mai concedere agli avversari. Anche sul 3-0 l’approccio deve essere quello giusto e l’attenzione sempre alta”.

Il pensiero và già al prossimo turno casalingo. Domenica 19 alle ore 14.30 arriverà ad Acquapendente la formazione della Sabina. E per i dirigenti e la proprietà gialloblù sarà una sorta di amarcord. Sulla panchina ospite siede infatti quel Claudio Danieli che la scorsa stagione sostituì in primavera Massimo Quintarelli e guidò i viterbesi fino alla fine della stagione. “Sono una squadra ostica” sottolinea Fatone “con una posizione di classifica di poco superiore alla zona salvezza e che quindi non ci regalerà niente. Seppur sconfitta per 2-0 sul terreno di gioco del Montespaccato, ha comunque sia a livello individuale che collettivo una conformazione da rispettare”.

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