Anche due espulsioni a rovinare il pomeriggio a Broccatelli.
E’ possibile dominare una partita, concedere pochissimo agli avversari, avere sempre il pallino del gioco, non consentire loro tiri in porta, schiacciarli sul possesso palla, sul numero dei corner battuti, sulle occasioni da rete e perdere due a zero? Chiunque si fosse recato all’Antistadio “Oscar Achilli” per vedere la gara Ciconia-Fornolese può rispondere che sì, si può. Il come è presto detto: non basta il buon gioco a fare grande una squadra, ma serve anche carattere, umiltà , mestiere, esperienza, un mix di ingredienti, insomma, che sembrano mancare in questo Ciconia, che porta palla, prova a finalizzare, recupera, riparte¦e poi si perde in un bicchiere d’acqua.
Manca di determinazione, sottovaluta gli avversari, pecca di ingenuità e lascia decidere una gara agli episodi. All’inizio, le squadre partono con la classica fase di studio, anche perché è molto difficile trovare spazi da ambo le parti. Il primo tiro in porta dei padroni di casa è al 13° punizione di Frizzi dal vertice destro dell’area, con la palla che termina di poco alta, e per la Fornolese arriva sette minuti dopo, ma non impensierisce Dominici. Migliore in campo, per almeno tutti i primi quarantacinque minuti Papi, il portiere ospite, che, in una manciata di minuti, neutralizza le insidie dapprima di Dami e Croccolino F., entrambi su colpo di testa, e poi di Santo che, servito da rimessa laterale, si gira bene. Le occasioni da gol, tuttavia, sono seconde solo al nervosismo dei padroni di casa, che inanellano ammonizioni per proteste, dispensate da un direttore di gara complessivamente in giornata no e sempre lontano dall’azione, il quale però, con le sue decisioni, spesso discutibili, non penalizza i biancocelesti più di quanto non faccia con gli avversari.
La ripresa si apre subito con un’altra cristallina occasione in favore del Ciconia, con Frizzi che sfrutta un bel pallone servitogli da Santo e prova la botta dal limite, ma anche adesso la palla esce alta. Si dice che a gol sbagliato corrisponde gol subìto, ma nessuno si aspetta che questo avvenga a causa dell’ingenuità della difesa. Gol subìto, è vero, grazie ad un evidente fallo di Gammino su Dini, ma la difesa, tutta, si ferma in attesa del fischio arbitrale, che invece non arriva. Il Signor Mattia Stella convalida: 1-0. Reazione? Neanche per idea. Anzi, un altro errore difensivo, al sesto minuto, si trasforma in un assist per Pistinciuc, che però non centra la porta. Di fatto, la partita finisce all’11 minuto, con l’espulsione di Santo per doppia ammonizione.
Il carattere non aiuta i ragazzi di Mister Broccatelli, tanto che, sugli sviluppi di un’azione confusa, il centravanti avversario si trova ancora una volta a tu per tu con Dominici, che stavolta ci mette il piede, deviando in rimessa laterale. E’ del 20° minuto l’episodio decisivo: fallo di Giani sulla tre quarti, calcio di punizione per la Fornolese, il cui giocatore tira comunque senza grandi pretese. La palla sembra innocua, alla portata di Dominici che, invece clamorosamente, preferisce non uscire dai pali, dando modo a Gammino di tirare e, ancora una volta, il portiere biancoceleste rimane immobile, lasciando insaccare la sfera. Non ce la fa più il Ciconia, forse più moralmente che fisicamente, sia pure in inferiorità numerica; non traspare la voglia di vincere, di farsi valere, la determinazione a provare, quantomeno, ad accorciare le distanze e poi vedere che succede. Non ce l’ha Dami che, a fronte di diverse occasioni, sbaglia tutti i controlli, non ce l’ha Baldini, subentrato a Pepe, che si trova a quattr’occhi con Papi e lascia a questi le decisioni da prendere. In fondo è poco determinato persino l’arbitro che, sullo scadere, nega un rigore solare alla Fornolese e grazia Palmucci, entrato al posto di Dini, da una sicura espulsione.
Non grazia, invece, Dominici che, dopo il triplice fischio, si prende la libertà di apostrofarlo in maniera che definire poco elegante è un eufemismo. Il risultato è un’espulsione tanto inutile, quanto dannosa, che lascia il Ciconia orfano del suo primo portiere per almeno una giornata. Tutto da rifare, dunque, con un calendario non proprio favorevolissimo e tanto, tanto da correggere.
L’amarezza di Broccatelli a fine partita:
“Tutto mi sarei immaginato oggi, tranne di commentare questa sconfitta. Abbiamo preso due gol veramente comici, solo noi riusciamo in certe prodezze. Non siamo assolutamente all’altezza a livello mentale. Oggi 5 ammoniti e 2 espulsi, quasi tutti per proteste, disinteressandoci totalmente dei nostri problemi di rosa, a conferma che non siamo una squadra, ma un assemblaggio di presuntuosi”.
Formazioni:
CICONIA: Dominici, Derna, Bonino, Dini (27’ st Palmucci), Giani, Croccolino F., Pepe (20’st Baldini), Frizzi, Santo, Filippi, Dami. All: Broccatelli
FORNOLESE: Papi, Piccini, Proteo, Sfinjari, Cardinali, Sacconi, Lizzi, Flavioni (37’st. Tagliatesta) Pistinciuc (32’st Carpenelli), Miliacca (32’st Griselli), Gammino. All.: Proietti.
NOTE: Ammoniti: Frizzi, Giani, Bonino, Dominici, Santo (Ciconia); Sfinjari (Fornolese) Espulsi: Santo (C) per doppia ammonizione, Dominici Corner: 4-1 per il Ciconia Recupero: 1 minuto p.t.; 4 min. s.t.
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