Non sono le occasioni da gol non realizzate che hanno decretato il pareggio del Ciconia contro il Montefalco, quanto piuttosto le reti subìte, che potevano essere facilmente evitate. Una, addirittura, arrivata con i padroni di casa in superiorità numerica.
Partono a tremila i biancocelesti, esprimendo nei primi venti minuti un gioco ordinato, ficcante, preciso. Il Montefalco sembra annichilito e riesce con fatica a contenere gli avversari, che ci provano, dopo otto minuti, con Croccolino G., che viene fermato per offside e poi, al 13’ con Dami, che si esibisce in una poderosa cavalcata dalla metà campo, brucia in velocità mezza squadra amaranto, arriva davanti al portiere che, però, gli si oppone.
Altri tre minuti ed è sempre Dami che delizia i presenti, nella mezzaluna, con un colpo di tacco in favore di Croccolino G., che prova, ma la sua conclusione è fuori, seppur di poco.
Ancora, al 15’, è sempre il giovane esterno che serve sulla destra dell’area Croccolino G., il quale filtra per Dini, che spara al volo, con il pallone che si infrange sulla schiena del difensore e si spegne sul fondo.
Nel frattempo, Riccardo Dominici, tutto solo fra i suoi due pali, si gode la partita, ma la sua pace non è destinata ad essere duratura.
Al 20’, i padroni di casa sbagliano clamorosamente una rimessa laterale, lasciando campo libero agli avversari che, grazie all’unica incursione fino a quel momento riuscita ad imbastire e grazie alle indecisioni dei difensori di casa, siglano il gol del vantaggio, con Camilli che trafigge il portiere.
Il Ciconia va in confusione; il Montefalco prende fiducia. Neanche cinque minuti, e gli ospiti si fanno di nuovo pericolosi in area biancoceleste, con un cross dalla sinistra a cui segue un batti e ribatti, che però trova pronto Dominici. Sarà il loro ultimo tiro verso la porta.
I biancocelesti ci si mettono d’impegno e infatti, tre minuti dopo, Croccolino G. entra prepotentemente in area e, altrettanto prepotentemente, viene messo giù: rigore ed espulsione per il numero 3 ospite Pascucci. E’ sempre Dini che si incarica di calciare il rigore, Kulli respinge ma il centrale biancoceleste è, ancora una volta, il più veloce e ribadisce in rete.
A questo punto, la partita poteva anche essere portata a casa, o, almeno, tutto lo lasciava presagire: il gioco avvincente del Ciconia e la sua superiorità numerica. E invece, a tre minuti dalla fine della prima frazione, un cross lento spiove nell’area dei padroni di casa. Dominici, peraltro ben piazzato all’interno dell’area piccola, si guarda intorno, la difesa, in una situazione di tre contro uno, lascia inspiegabilmente indisturbato Soloni che, con calma, mette dentro. Sullo scadere, c’è ancora tempo, per gli ospiti, di provare la conclusione su un calcio di punizione dal limite, con il pallone che esce altissimo, e, per i padroni di casa, di tentare di chiudere in pareggio, con Croccolino G., che, in area, viene stretto tra due difensori e messo giù. L’arbitro fa proseguire e fischia la fine.
Sul secondo tempo, c’è poco da raccontare.
Broccatelli cambia subito Frunza per Santo, schierando un 4 2 4, con Filippi e Dami esterni altissimi.
Si tratta di un assedio biancoceleste alla porta avversaria, ma nessuna conclusione riesce a riportare le sorti dell’incontro in parità. Al 7’, Selimi recupera la palla e viene atterrato con un brutto fallo da dietro da parte di Camilli. Per il direttore di gara non ci sono dubbi ed estrae il cartellino rosso: undici contro nove. L’assedio non si ferma: Croccolino G. manca una clamorosa occasione in rovesciata, Dami sfugge a tutti i difensori e si fa pericoloso più di una volta, Santo ci prova da tutte le angolazioni. Al 23’, alla fine, Filippi, dalla fascia destra, scodella in mezzo, dove c’è Santo, che stoppa e tira un gran diagonale, che mette KO il portiere e rimette in equilibrio il match.
Il Ciconia continua a recitare lo stesso copione, ma il risultato non cambierà più.
Non è un bel punto per i biancocelesti: i troppi errori difensivi, e anche sottoporta, hanno condizionato una partita che poteva avere ben altro epilogo. Su tutto, una certezza: Dini, capocannoniere della squadra. Ed una riflessione: il capocannoniere è un difensore centrale…
Broccatelli deluso a fine gara: ’’Nelle ultime tre partite, siamo andati sempre avanti, raggiunti e, talvolta, superati, con segnature veramente al limite del grottesco. Evidentemente, abbiamo molto da imparare da squadre tipo quella affrontata oggi. In queste categorie, lo ripeto per la milionesima volta, conta la concentrazione per tutto l’arco della gara, cosa che noi non sappiamo neanche dove sta di casa. Nel prendere gol senza subire niente siamo diventati maestri. Ne ho appuntati 9 dei 17 subiti. Sono convinto che, se non invertiamo questa tendenza, ci sarà molto da soffrire fino alla fine.’’
Formazioni:
CICONIA: Dominici, Pepe, Frunza (1’ st Santo), Dini, Selimi, Croccolino F., Vita, Bonino, Dami, Filippi (28’ st. Derna), Croccolino G.
MONTEFALCO: Kulli, Falchi, Pascucci, Ottaviani (43’ Pellegrini), Battistini, Curi, Camilli M., Forieri (36’ st. Rosa), Soloni, Beddini D., Meniconi (33’ Beddini M.).
Ammoniti: Bonino (C), Selimi (C), Vita (C); Pellegrini (M)
Espulsi: Pascucci e Camilli (M)
Arbitro: Sig. Francesco Margheriti di Terni
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