Arrapaho: bicchiere mezzo pieno

Al Palasport di Santa Rufina quello che si gioca è il match clou della giornata, come sempre quando ci sono di mezzo gli Arrapaho.
Al fischio d’inizio della partita gli arbitri però (per l’occasione designati Will il Coyote e Beep Beep) si accorgono che qualcosa manca..ebbene sì, non si trovano gli ufficiali di campo, forse dispersi sui boschi del Terminillo (si sa è periodo di funghi). La coppia non demorde e decide per l’estrazione stile gioco del lotto. Trovati i numeri si da il via alle danze.

In campo col quintetto Trinki Tranki Trinchitelli, l’ASSo Pimpolari, Bob Quercia, Leonardo “non palleggio molto bene” Battistelli e Tony Grillo gli orvietani partono male. Con la testa altrove, il primo quarto si chiude sul 27-12 per i padroni di casa, frutto di poca concentrazione in difesa e parecchie forzature in attacco.
Nel secondo quarto però la musica sembra cambiare e gli indiani iniziano a giocare a pallacanestro. Difesa assatanata e gioco di squadra in attacco fanno ricucire in parte lo scarto che all’intervallo lungo vede gli indiani sotto di 10, 36-26.
La pausa fa bene e, al rientro in campo, le parole di coach Zen Olivieri hanno colpito nel segno e risvegliato gli assopiti vecchietti Cortelli e Pimpolari che si mettono la squadra sulle spalle e pian piano rosicchiano il vantaggio dei reatini.
JoJo Shooter Savoia e Tony Grillo fanno da spalle ai due attori principali ergendosi in difesa ma è tutta la squadra che mette il cuore oltre l’ostacolo e si riapre la partita.
All’inizio dell’ultima frazione il tabellone segnala un 51-45 con gli indiani a -6.
Purtroppo la fatica dei quarti di mezzo si fa sentire ma, grazie alla sapiente gestione di un sempre intenso Tinchitelli coadiuvato dall’esperienza di Cortelli, gli indiani continuano a crederci ed arrivano al -2 quando sul tabellone mancano 90 secondi alla fine. Proprio sul più bello la lampadina si fulmina e la squadra crolla.
Una banale palla persa da il la agli avversari per prendere un leggero vantaggio che, coi falli sistematici, si portano sul +9, divario sul quale si chiude l’incontro.

Nonostante la sconfitta, buona la prova della squadra con un Pimpolari cuor di leone ed un Trinchitelli dall’atteggiamento propositivo. Rassicurante il rientro di Cortelli e la volontà dell’under Gulino. Peccato per quel maledetto primo quarto…