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Festa grande a Parrano: ora Purgatorio è un bomber ‘centenario’!

(fonte: Umbriaingol.it – Stefano Bagliani) Sabato scorso Emanuele Purgatorio (nella foto), per tutti “Meme”, con la rete segnata alla Virtus Castelgiorgio, ha siglato il suo 100° goal con la maglia del Parrano, con la quale ha disputato dieci stagioni di Terza categoria, compresa la stagione appena iniziativa.

Dieci anni di gol a Parrano, una scelta di vita?

“Questa scelta è nata dalla voglia di giocare per la squadra del mio paese, condividendo questa passione con gli amici di sempre, che per me conta più di tante altre cose”.

Quando hai iniziato a segnare eri un ragazzino, ora da adulto la gioia è sempre la stessa?

“La gioia del goal è sempre unica, ma negli ultimi anni oltre ai goal sono arrivate anche delle belle vittorie, che nelle prime stagioni erano poche. Negli ultimi 2 anni invece abbiamo lottato per le zone medio alte della classifica, togliendoci qualche bella soddisfazione facendo tribolare, soprattutto in casa, squadre ben più blasonate”.

100 gol è un gran bel bottino: ricordi il primo? ce lo racconti?

“Sinceramente non ricordo il primo goal con questa maglia, era il 1997 e avevo sedici anni, in quella prima stagione in cui venni a giocare a Parrano realizzai 14 reti”.

Una dedica particolare per questi 100 gol?

“Dedico questo bellissimo traguardo a mia moglie Lara, a mio figlio Filippo col quale mi alleno tutte le sere a casa, e promette bene! (p.s.: è in arrivo il secondo maschietto!) che mi hanno supportato e sopportato in questa mia passione, anche a scapito del tempo che porta via a loro. E poi a tutti i compagni attuali e delle passate stagioni, così come agli allenatori, e a tutta la società sportiva, e ai tifosi, che ringrazio anche per lo striscione col quale sabato hanno voluto celebrare simpaticamente il mio 100° goal”.

Fai un’esultanza particolare dopo i gol?

“Non ho proprio un’esultanza precisa, ma è un’emozione che mi viene al momento e che condivido con tutti i compagni”.

In dieci anni quanto è cambiato il calcio e come?

“Sicuramente in Terza categoria è aumentato il livello tecnico, anche per via dei fuoriquota che costringono tanti bravi calciatori a scendere di categoria. Inoltre la crisi economica ha fatto chiudere i battenti a molte società sportive, ed è un vero peccato per il movimento dilettantistico, che negli ultimi anni ha visto la Terza categoria ridursi a 3 gironi che non arrivano a 15 squadre ciascuno”.

L’inizio di stagione è stato un po’ incerto da parte del Parrano: quali sono gli obbiettivi per questa stagione? Che campionato vedi in generale considerando anche le altre squadre?

 “In coppa abbiamo passato il turno battendo sia Il Montegabbione che il Mongiovino, che tra l’altro sta andando alla grande nel suo girone. In campionato invece abbiamo subito 3 sconfitte, ma devo dire che a parte quella meritata con un ottimo Montecchio, con Penna e Via Larga abbiamo avuto decisamente sfortuna. I 3 punti sono arrivati col Castel Giorgio, che mi è sembrata la squadra meglio organizzata tra quelle affrontate e che sicuramente lotterà per la vittoria finale. Noi cercheremo di dare il massimo, per arrivare più in alto possibile e per non deludere mister Piccinelli, col quale stiamo lavorando sodo per migliorarci. Credo che sarà un campionato combattuto fino alla fine”.

Carriera: ovvero, dove hai cominciato a giocare, con quale squadra hai esordito fra i grandi, eccetera.

“Ho iniziato a giocare a 8 anni nella scuola calcio del Fabro, dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili. A 15 anni ho esordito in prima squadra nel campionato di promozione. Poi insieme all’attuale DS del Parrano Francesco Montesi abbiamo deciso che il mio futuro non poteva che non essere nella squadra del nostro Paese! Anche se tornai a Fabro nella Juniores per un anno. Poi in una delle stagioni in cui il Parrano partecipava al torneo Uisp, sono andato a giocare all’ Audax di Castel Viscardo, che tra l’altro quest’anno si è iscritto nuovamente a questo campionato, e gli faccio un in bocca al lupo. Per il resto sempre e solo Parrano. Comunque spero che il goal più importante – conclude bomber Emanuele Purgatorio – sia ancora da segnare, magari a fine aprile, e mi auguro di raccontarvelo nella prossima intervista!”

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