L’attenzione sembra spostarsi sul cambiamento di proprietà, ma intanto bisogna difendere l’Eccellenza.
Già da qualche settimana l’attenzione, intorno al mondo biancorosso, si è spostata sul nuovo acquirente della società. Saverio De Benedictis, presente al Muzi il 7 aprile scorso in occasione di Orvietana – Nocera (ultima vittoria della squadra di Cavalli), ancora non ha messo nero su bianco, ma sembra ormai vicinissimo il suo acquisto del pacchetto di quote di maggioranza della società, indipendentemente dalla categoria che l’Orvietana disputerà il prossimo anno. Ma ovvio che tutti sperano di mantenere l’Eccellenza e per ottenere questo obiettivo bisogna vincere due partite, o forse solo una (anzi basterebbe pure pareggiarla…).
Stando al regolamento, infatti, la salvezza arriverebbe solo superando due turni di playout, prima in casa contro il San Venanzo (basterebbe anche un pareggio dopo i supplementari), quindi in campo neutro contro la vincente di Tiberis – Nestor, se fosse la Tiberis l’Orvietana sarà costretta a vincere entro i supplementari, se fosse la Nestor basterebbe non perdere nei 120 minuti. Ma in realtà la già definita fusione tra Gualdo e Casacastalda (società quest’ultima di Serie D) libererà sicuramente un posto nell’Eccellenza del prossimo anno e la perdente del secondo turno playout sarebbe in pole position per il sicuro ripescaggio. La gara decisiva è quindi il primo turno contro il San Venanzo, chi vince va in finale, chi perde retrocede subito in Promozione rendendo, da questa posizione, impervia e difficile, ma non impossibile, la via dei ripescaggi.
Il problema è che i precedenti contro il San Venanzo sono da brividi: in due partite due sconfitte per l’Orvietana con 5 gol subiti e nessuno segnato: finì infatti 0-3 al Muzi all’andata con doppietta di Bicchieraro e gol di Radicchi e 2-0 sempre per il San Venanzo al ritorno con reti di Mencacci e Rampiconi. Va ricordato anche il precedente in coppa Italia dello scorso agosto quando a San Venanzo finì 1-1 con reti di Savi per l’Orvietana e Fusco per i padroni di casa. A complicare le cose poi il prezzo carissimo pagato dall’Orvietana nello sciagurato match di domenica scorsa contro il San Sisto.
Doveva essere una gara che poteva regalare punti preziosi ai biancorossi (una vittoria li avrebbe esentati dal primo turno playout, regalando virtualmente la salvezza) contro una squadra che poco o niente doveva chiedere al campionato. Invece è finita 3-0 per i perugini, è costata l’espulsione a Savi, la squalifica per diffida a Lunghi, che con i suoi 4 gol nelle ultime 4 partite (7 in totale) rappresenta sicuramente il giocatore più in forma dell’ultimo periodo, e come se non bastasse l’infortunio a Sinisi, che lo mette in fortissimo dubbio per domenica. Cavalli è dunque in piena emergenza, mancheranno tre pezzi da novanta tra centrocampo e attacco, con Lunghi poi si viene a perdere anche in fisicità, proprio l’aspetto che è sembrato decisivo nei due precedenti contro il San Venanzo. Probabile che si opterà per il ritorno in linea mediana di Carioti, con la sua posizione al centro della difesa che sarà ripresa da Proietti, con Rosati che torna terzino destro. A colmare le lacune lasciate dalle assenze dovrebbe poi pensarci il rientro di Minocchi.
Orvietana – San Venanzo si gioca in gara unica al Muzi di Orvieto domenica 5 maggio alle ore 15:00, in caso di parità si disputeranno i tempi supplementari, in caso di ulteriore parità sarà considerata vincitrice l’Orvietana, meglio classificatasi in campionato. La vincente accede alla finale contro la vincente di Tiberis – Nestor, la perdente retrocede in Promozione.
Arbitro: Luigi Santorelli di Salerno.
Assistenti: Andrea Ciancaleoni di Foligno e Tiziana Trasciatti di Foligno.
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