(fotogallery) Lo sport orvietano non è mai stato così unito come ieri, venerdì 26 aprile, giorno di stop alle attività per il PalaCiconia. Erano infatti in centinaia gli sportivi, grandi e piccoli, a manifestare con striscioni, fischietti, cartelli, ma anche palloni, in tuta societaria, in maglia di squadra, in grande solidarietà. Tanti bambini, tanti genitori, tanti atleti di tutte le discipline sportive che fanno capo al PalaCiconia. In ballo c’è la chiusura del PalaCiconia, fulcro importantissimo della vita sportiva cittadina, nel quale, bene o male, si allenano, giocano o semplicemente seguono corsi, migliaia di sportivi, grandi e piccoli, professionisti e amatori. E c’erano tutti a manifestare il proprio dissenso alla serrata della Provincia che ha letteralmente “buttato fuori” chi non ha accettato gli aumenti, a detta di molti scellerati e inaccettabili, imposti dagli uffici di Terni.
Una manifestazione pacifica, per nulla aggressiva, scortata da Forze dell’Ordine che poco hanno avuto da ordinare; lo sport cittadino ha bloccato, con una veloce passeggiata, la rotatoria di Ciconia per poi sfilare nel tratto di Via dei Tigli compreso tra il PalaCiconia e il Polo Scolastico. Qui hanno preso la parola alcuni dei rappresentanti delle istituzioni cittadine e provinciali che non hanno fatto mancare tutto il proprio sostegno all’iniziativa.
Presenti la vicesindaco e assessore allo Sport del comune di Orvieto, Roberta Tardani e i consiglieri comunali Stefano Olimpieri e Davide Melone. Al loro fianco Andrea Sacripanti e Enrico Masciarri, i due consiglieri provinciali che più di tutti, in Provincia, si sono fatti portavoce del malcontento orvietano.
Un malcontento che non investe solo gli aspetti della vicenda (sintetizzata qui e nell’appello a firma Sacripanti) ma che, soprattutto, muove dalla incertezza del futuro, dalla impossibilità, a quanto pare, di pervenire ad un accordo che accontenti tutti.
A trovare un punto di convergenza ci proverà ancora Sacripanti in Provincia, lunedì in consiglio provinciale, e martedì in commissione. Sacripanti ribadirà quanto l’ultimatum imposto sia “inaccettabile” e quanto tutto questo metta in serio pericolo le attività sportive locali.
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