E’ rottura completa tra la Provincia di Terni e molte delle società sportive che operano nel territorio utilizzando gli impianti provinciali. A seguito della lettera spedita dalla Amministrazione Provinciale di Terni alle società che utilizzano le strutture e gli impianti gestiti dalla Provincia, le società hanno alzato le barricate e non vogliono sborsare un euro di più. In ballo ci sarebbero alcuni aumenti tariffari e d’uso che la Provincia vorrebbe applicare e il “no” secco delle società che non sarebbero in grado di affrontare gli ennesimi aumenti.
La provincia ribatte: ” In relazione agli articoli di stampa usciti oggi con riferimento alle tariffe degli impianti sportivi, l’amministrazione provinciale ha diffuso una nota per replicare alle dichiarazioni di alcune società sportive che utilizzano le strutture di proprietà della Provincia di Terni. L’amministrazione respinge i termini usati nella lettera e smentisce comportamenti sordi e arroganti.
Il percorso di confronto con le società sportive è infatti iniziato a luglio dello scorso anno e numerosi sono stati gli incontri con i rappresentanti delle società. E’ stato inoltre avviato ufficialmente il confronto con la Consulta provinciale dello sport con la quale sono stati svolti tre incontri, mantenendo costante il dialogo. In collaborazione con la Consulta stessa la definizione delle tariffe è stata fatta attraverso un tavolo tecnico che ha verificato una ad una le situazioni degli impianti sportivi, evitando gli aumenti dove le situazioni non lo permettevano. Le società sono state quindi messe nelle migliori condizioni per poter eventualmente fare osservazioni preventive all’entrata in vigore delle nuove tariffe, le quali, nonostante i ritocchi, risultano essere tra le più basse del centro Italia. A novembre dello scorso anno la giunta provinciale ha assunto le decisioni formali riguardanti gli aumenti, che sono stati tempestivamente comunicati ai gestori e alle singole società sportive.
L’amministrazione sottolinea che gli aumenti chiesti alle società sono relativi esclusivamente all’uso degli impianti a fini sportivi e che tale decisione è legata al rispetto di norme di legge che impongono la copertura minima di servizi a domanda individuale. La Provincia è stata inoltre costretta ad assumere questa decisione anche in virtù delle difficoltà economiche in cui versano tutte le Province italiane e quindi anche quella di Terni che non può più sostenere da sola il costo di oltre 400.000 euro l’anno per pagare le utenze. Dal 2008 ad oggi l’amministrazione ha registrato infatti il 47% di minori trasferimenti correnti con un’inevitabile contrazione di tutte le spese. Si ricorda inoltre che nonostante le forti difficoltà, la Provincia ha investito in maniera massiccia sugli impianti sportivi. A tale scopo ha acceso un mutuo di circa 800.000 euro per finanziare investimenti finalizzati al miglioramento e alla messa a norma di palestre e palazzetti su tutto il territorio provinciale per dotare le società sportive di strutture moderne ed efficienti. L’amministrazione è consapevole che gli investimenti, pur se ingenti non sono sufficienti a risolvere tutti i problemi, ma l’obiettivo è e rimane quello di sostenere il valore sociale dello sport dilettantistico. Su tutta questa materia l’amministrazione rimane ovviamente disponibile al dialogo e al confronto con le società sportive. ”
Le società sportive lamentano l’impossibilità di provvedere a quanto richiesto dalla Provincia pena la chiusura di molte attività il tutto a discapito di sportivi e famiglie. Here are a dozen ways to prevent students from humiliation, or to fix the situation online essay writer should you accidently embarrass a student and want to make things better
Commenti
Powered by Facebook Comments