L’under 15 dell’Orvieto Basket ha giocato una partita nella lontana Città di Castello sabato 9 marzo, perdendola con il punteggio di 70-54 per i padroni di casa, una squadra compatta, organizzata, la cui posizione in classifica è assai bugiarda viste le qualità espresse sia all’andata che al ritorno.
Una sconfitta spiacevole per i ragazzi di coach Paloni, che tuttavia non hanno giocato male, ma hanno approcciato nella maniera sbagliata la gara, permettendo così ai tifernati di vincere.
L’organico della squadra era ridotto, vista l’assenza dei ’99, impegnati a Porano, sotto l’egida di Olivieri Olimpio, a soli dieci giocatori, tutta la classe ’98, al gran completo per la prima volta dall’inizio della stagione sportiva.
Alla luce delle suddette assenze, il moderno Paloni, impegnato nello Shabbat in due partite, una a Città di Castello e una a Porano con i beneamati Arrapaho, ha scelto i seguenti cinque guerrieri: Riccardo Caiello Palleggio Dirompente a dirigere le operazioni, Giacomo Big Mec Mecarelli in suo aiuto, Pasquale Cosimo Calasso Pallottino, l’uomo dalle risorse interminabili come i suoi cognomi, a percuotere le fasce, Lorenzo Petrangeli detto il Prof a dare atletismo (poco) e peso (tanto) nell’area pitturata e Ludovico Ermini Thunderbolt, la lepre d’Umbria, a far impazzire gli avversari.
Nel corso della gara D’ArDamian ha concesso un ampio minutaggio a tutti i moschettieri convocati.
Arbitri due vecchie conoscenze dei nostri: l’Orso Bear dalla Grande Casa Blu con il suo grande faccione espressivo e un frate francescano, in prestito dalla Porziuncola, vestito da arbitro.
Gli orvietani sono partiti subito in svantaggio, con i tifernati che sono passati subito avanti e che non hanno mollato la testa della gara per tutta la sua durata.
I nostri si sono però difesi bene, crollando definitivamente nel terzo quarto, quando, complici delle uscite per falli e alcuni errori nella fase di impostazione, i compaesani di Monica Bellucci hanno preso il largo con molti canestri facili in superiorità numerica.
Ecco, i falli: assieme ai tiri liberi (10/35…), sono stati il vero handicap dei rupestri in questa gara in Umbria per forma, ma in Emilia-Romagna per sostanza.
Basti pensare che, al termine della partita, i nostri si sono trovati con due giocatori fuori, Caiello ed Ermini, e tre giocatori con quattro falli a testa, Big Mec Mecarelli, Pasquale e l’Ibrahimovic di Allerona Scalo, Tommasino Bambini.
Proprio Tommasino è stato una delle note liete della gara: dato forse l’alto minutaggio, essendosi alternato con Ermini, con problemi di falli, nella marcatura del riccioluto numero dodici avversario, l’uomo dello Scalo ha giocato una delle miglior partite della sua vita, mettendo a segno otto punti conditi da una forte dose di intimidazione e onnipresenza sul parquet, grazie anche alle sue lunghe leve, sia superiori che inferiori, che gli hanno permesso di arrivare dappertutto e di strappare rimbalzi e palle vaganti agli avversari.
Forse, però, c’è un altro motivo dietro l’alto impiego di Bambini in questa gara: Paloni, infatti, ha fatto il viaggio, andata e ritorno, sulla macchina del babbo di Tommaso, il distinto Valentino, in compagnia per l’appunto del buon Tommasino.
Fonti arcane narrano che il buon alleronese abbia iniziato a parlare con la sua voce da megafono che non s’inceppa mai al Forello e che non abbia più smesso. Il tono si è poi alzato quando ha cominciato a disquisire sul Milan, la sua squadra del cuore, e sui processi di Berlusconi.
Non si sa con certezza, ma è probabile che tutti questi discorsi abbiano rintronato Damiano che, per non sentirlo un’altra ora e mezza in panchina accanto a sé, l’ha fatto giocare.
Tommasino, comunque, ha giocato un’ottima partita.
Nel complesso la squadra non ha giocato male, ma ha pagato le disattenzioni difensive e la zona difensiva 2-3 degli avversari, disposta dall’allenatore dall’accento romagnolo, autore di Bar Sport.
Alla fine della gara alcune persone sono scese dalle tribune con delle copie di quel capolavoro della letteratura Italiana del Dopoguerra per fargliele autografare.
Da segnalare un fallo tecnico all’allenatore avversario, che aveva importunato più di una volta gli arbitri, e un antisportivo immeritato al buon Gianpaolo Fazzino.
Negli ultimi minuti, con il risultato ormai deciso, gli orvietani hanno alzato il ritmo, giocando come avrebbero dovuto dall’inizio e diminuendo lo svantaggio fino al finale 70-54.
Passiamo ora a una rubrica che mancava da un po’ di tempo, “La Miglior Frase della Partita”.
Protagonista, ancora una volta, Tommasino Bambini: l’alleronese, durante un tiro libero per gli avversari, si è alzato fulmineo dalla panchina e, con una curva stile Gatto Silvestro, una metafora di corbiana memoria, si è diretto verso Lorenzo Semola Antonini, posizionato a rimbalzo, dicendogli in riferimento al marcatore di Semolino: “Mannalo a sinistra, chè è bono solo co’ la destra!”.
Dopo il primo tiro a cronometro fermo, l’Orso Bear, che era stato protagonista di un’altra miglior frase, quella di Pontevecchio assegnata a Big Mec Mecarelli, si è avvicinato a Tommaso, rimproverandolo con dure parole: “Quello che hai fatto è sbagliatissimo! È contro il regolamento! Non ti puoi alzare dalla panchina senza il Nostro permesso! Può farlo solo l’allenatore!”.
Tommasino, a capo chino, ha fatto ammenda, sebbene non paresse pentito, anche perché il gesto era stato fatto con buone intenzioni.
Paloni, che non si era accorto, ha subito sdrammatizzato.
A Tommasino va questa palma per il coraggio e la purezza, direi quasi Bambinesca.
I rupestri escono dunque sconfitti da questa lunga trasferta, consci però di aver dato il possibile e con una nuova carica di rivalsa per i prossimi impegni.
Città di Castello Basket – Orvieto Basket 70 – 54
Parziali: 18-9; 9-16; 24-13; 19-16
CITTA’ di CASTELLO: Cesaroni 10, Giulietti 1, Pazzagli 31, Bruschi 2, Biagini F., Biagini S., Radicchi 12, Cecci 1, Petruzi 5, Renghi 8, Nacollari. All.: Benni
ORVIETO: Nuccioni, Caiello 11, Calasso 2, Mecarelli 6, Ermini 8, Fazzino 2, Petrangeli 15, Bambini 8, Esposito 2, Antonini. All.: Paloni
Commenti
Powered by Facebook Comments