Orvieto continua la sua risalita, terza vittoria di fila con un risultato netto di 34 a 0 contro la giovane e inesperta compagine del Gualdo – Nocera Rugby . Le anguille riabbracciano il loro “stagno” , in condizioni ancora difficili ma accessibile grazie all’impegno della squadra e della società.
Gli uomini di coach Vecchi sono veramente in forma e dopo un paio di minuti di assestamento riescono a varcare le linee nemiche con il sempre più in forma Massimiliano Albani, dopo una buona combinazione tra i trequarti. La mischia gioca che è una bellezza, con Nuccioni a dirigere l’orchestra e a dare intensità alle sue 8 bestie di trincea, più il gioco va avanti più gli avversari devono ricorrere a falli e scorrettezze per arginare la spinta e la pressione orvietana. Dopo un un buon dieci minuti di testate strette strette, la palla viene rispedita al largo e l’ennesima buona combinazione porta Federico Basili a metà. Nel finale di primo tempo c’è gloria anche per PierPaolo Troili vecchio filibustiere mischiaiolo con il vizio della meta.
Le ripartenze orvietane portano sempre a casa il vantaggio del campo, non lasciando mai il possesso ai ragazzi ospiti. Nota negativa della prima frazione arriva dalla mancata finalizzazione di alcune mete per errori banali di concentrazione e di eccessiva foga agonistica, rimasti ormai unici punti deboli di questa squadra.
La seconda frazione di gioco riparte con lo stesso tam-tam, orvieto gioca gualdo-nocera subisce ma non precipita, troppe le incertezze sulla fase finale di ogni azione. Il De martino non è gentile con i suoi ragazzi perché dopo pochi minuti della ripresa si infortuna Nuccioni costretto ad uscire e successivamente Troili anche lui costretto al rientro anticipato nei spogliatoi. Mr. Vecchi aggiusta la squadra portando il Torpe Menghinelli nel suo originale ruolo di mediano di mischia e inserendo Silvio Sarri nel ruolo di apertura.
Nel secondo tempo arrivano comunque altre tre segnature tutte ben orchestrate da Orvieto; prima Samuele ”Gas” Perugini ormai immancabile all’appuntamento con la meta, poi il generosissimo Roberto Barone e di nuovo Federico Basili per la seconda meta di giornata personale.
Le anguille escono vittoriose da questa partita, ma non devono vedere il bicchiere mezzo pieno, benché i risultato non lasci scampo agli avversari doveva essere molto più rotondo vista la mole di gioco creata e la quantità di palloni sprecati, i ragazzi si sono comportati bene in tutti i settori del campo: touche, mischia e gioco al largo dominando per ottanta minuti, peccando in quegli ultimi cinque metri che li separavano dalla gloria cioè la linea di meta. Questo dovrà far riflettere anche in visione dei due big match che seguiranno contro Foligno e Cus Perugia dove ogni errore sulla linea di meta può significare vittoria o sconfitta.
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