Gli avversari facevano parte della squadra di Madonna Alta (non è una bestemmia), ridente cittadina nei pressi di Perugia. Agli avversari, nonostante il punteggio, va comunque fatto un plauso per aver tenuto con onore il campo e per essersela giocata, finché hanno potuto, sebbene fossero in otto.
Come detto, la partita si è giocata giovedì 13 dicembre al PalaPapini di Ciconia (parziali: 17-6; 22-8; 22-5; 38-2).
Rispetto alle altre partite, gli orvietani hanno pressato meno in difesa, ma sono riusciti lo stesso ad imporre i loro ritmi, passando subito avanti.
Da lì in poi la squadra si è limitata a gestire il vantaggio, che è cresciuto man mano sempre di più, toccando il suo picco massimo nel quarto quarto, raggiungendo poi il risultato finale.
I rupestri sono partiti con un quintetto iniziale diverso dalle altre volte: data l’assenza di Ludovico Radicchi Foxy e degli altri due mammasantissima del ’99, Dubini e Lipparoni, ben sostituiti peraltro da Filippo Giorgini detto Gippo e Simone Tempobono denominato Tempox (non è una marca di tende da sole), coach Paloni, aiutato in panchina da coach Olivieri, ha optato per altre soluzioni. Ha scelto quindi uno “starting five” più piccolo: Riccardo Caiello Palleggio Dirompente in cabina di regia, coadiuvato da Pasquale Cosimo Calasso Pallottino, Gianpaolo “el hombre del partito, jamas sera vencido” Fazzino sulla fascia, Lorenzo Petrangeli il Prof ala forte mascherata e Ludovico Ermini, Thunder Bolt.
Nel corso della gara sono entrati tutti i giocatori convocati dal capo vichingo e dal druido di Canale.
Oltre che per il punteggio, questa partita sarà ricordata per sempre anche per altri eventi eccezionali accaduti durante l’incontro.
Innanzitutto, Tommaso Tommasino Bambini, l’uomo dal naso triste come una salita e gli occhi allegri da italiano in gita, ha valicato la montagna insormontabile dei sei punti che costituivano il suo record in carriera, mettendone a segno dieci. Ci sono stati grandi festeggiamenti negli spogliatoi quando si è venuta a sapere la notizia, con urla di giubilo per Tommaso.
Paloni, che sa di latino, ha detto: “Sic transeat gloria mundi”.
Altro evento notevole: Ferdinando Esposito, chiamato affettuosamente Fefè, ha messo a referto tre punti (un libero e un canestro su azione). Alla sua marcatura in movimento, con un gran tiro di potenza da sotto canestro, la panchina è esplosa in un boato, con Olivieri che mormorava a mezza bocca: “Sì, sì!!”.
A Ferdi auguriamo che questi tre punti siano l’inizio di una lunga serie di canestri.
Gianpaolo Fazzino è stato veramente questa volta l’hombre del partido, poiché ha registrato una magnifica prestazione offensiva e difensiva, facendo sentire sotto canestro la sua presenza.
La partita si è poi conclusa con il risultato che sapete.
Altra buona prova quindi dei rupestri, che confermano il buon momento di forma, anche se hanno subito qualche calo di intensità che però non ha compromesso la gara.
Prossima partita: sabato 22 dicembre a Pontevecchio!
Tutti a Perugia!!
Orvieto Basket-Polisportiva Madonna Alta Perugia 99-21
Parziali: 17-6; 22-8; 22-5; 38-2.
ORVIETO BASKET: Nuccioni 2, Caiello 14, Calasso 6, Mecarelli 6, Fazzino 11, Ermini 16, Giorgini 10, Petrangeli 13, Bambini 10, Esposito 3, Tempobono 2, Antonini 6. All.: Paloni-Olivieri.
MADONNA ALTA: Grande 2, Semeraro, Cirimbilli, Nicolini 9, Zanfardino 6, Lettieri 4, Costantini, Rossi. All.: Pennacchi.
Arbitri: Curiotto di Terni e Quattrucci di Orvieto.
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