E’ la terza giornata del girone di andata del campionato di serie D regionale, sul parquet del PalaPorano ospiti degli Arrapaho sono gli umbertidesi della Leone Altotevere.Gli indiani di casa hanno preparato al meglio, in settimana, la partita, convincendo Threebald Petrini che la partita fosse in trasferta.
Purtroppo, l’attacco febbrile (leggasi “cacarone”) rimediato dall’ex Patrignani, costringe il GM Paloni al richiamo in patria del tiratore pelato (non Obi Uan Brunori, lui è solo pelato).
Si riscaldano quindi nel pre-partita: Chierichetto Grillo, Ciccio Bernardini, Portolepaste Montegiove, Threebald Petrini, JT.Afuro, Lambrusco Fogliani, Batch, Picciuz, Super Pimpolari e Deputato Borri, con questi ultimi 5 che andranno poi a comporre lo starting five.
Arbitri dell’incontro, non credo ce ne fossero.
La partita parte subito vivace, vista anche la promessa fatta dal Presidentissimo Moscatelli che dichiara nello spogliatoio: “ogni partita vinta di almeno 35 punti offrirò una cena alla squadra”.
Pimpolari entra nella prima cabina telefonica e si cambia, Borri decide che è finalmente giunto il momento di andare in bagno per scaricarsi della peperonata della sera prima, Ciccio Bernardini si toglie la panciera, JT.Afuro lustra la dentiera.
L’unico triste, mogio mogio in un angoletto è Obi Uan Brunori, sa benissimo che per vincere di 35 punti, lui il campo non lo deve vedere nemmeno da lontano.
Il primo quarto finisce così 26-14 con gli Arrapaho che sembrano crederci (allertate per l’occasione tutte le macellerie della zona).
Anche il secondo quarto se ne va via liscio, da segnalare però il grande protagonista di questa prima parte di gara: è proprio lui, Obi Uan Brunori. Segna in contropiede, subisce falli, non sbaglia dalla lunetta; va bene..da 3 ancora non segna mai e il suo ruolo sarebbe quello, ma le crescite si fanno un gradino per volta, passo dopo passo, salto dopo salto.
Da applausi un contropiede quando, sul lato sinistro del campo, corre “capelli al vento” sulle note della parafrasata canzone dei Baustelle “Charlie fa surf”, scritta appositamente per lui. Basta scorrere il testo della canzone per accorgersene. “Charlie (Brunori) fa surf, quanta roba si fa (in serie D non c’è l’antidoping…)
MDMA (qui pare chiaro lo zampino di Threebald Petrini)
Ma ha le mani chiodate (chiunque lo abbia visto tirare da 3 lo sa) da un mondo di grandi e di preti (lui ha progetti di vita importanti…)
Non abbiate pietà (anche se vista la faccia è il primo sentimento che vi viene naturale)
Una mazza da baseball (e qui si parla chiaramente di Geeno) quanto bene gli fa, Alleluja, Alleluja.”
Saranno 13 i punti del giocatore senza scalpo (record stagionale, resta comunque l’uno su quattro dalla lunga distanza, non crediate sia cambiato, è un tipo coerente in fondo).
All’intervallo lungo sarà 42-23 con Moscatelli che inizia a tremare.
Le parole di un tranquillo coach Guerriero scorrono come chiodi sulla carta vetrata: “Abbiamo bene ragazzi, ora ancora più forte, soprattutto difesa, Inter, 3 pere, tutti a casa”.
La “spensieratezza” tattica dell’allenatore canarino si vede subito, soprattutto quando si ostina a far giocare JT. Afuro da play. Intervistato a fine partita Carlo Osvaldo Pedichini, ex-ex-centro (la sua carriera è iniziata già da ex-centro) critica le scelte del mister: “Ad una certa età dovrebbero togliere la patente alla gente come JT. Afuro”.
Nonostante questo gli Arrapaho allungano e alla fine terzo quarto sarà 66-36.
Moscatelli sa benissimo quello che rischia e decide di sfruttare i suoi poteri di Presidente. Telefona all’allenatore e minacciandolo lo costringe a togliere Pimpolari dalla partita, un Pimpolari rabbioso.
L’allenatore avversario infatti, vedendolo con una evidente bava alla bocca chiederà al tavolo:
“E’ rabbia?”
“No, è acquolina!”
Nel quarto quarto la pressione Arrapaho cala e la partita va a chiudersi sull’ 82 – 55.
La delusione della squadra è in parte controbilanciata dalla gioia di quanto accaduto nel secondo quarto.
I più attenti di voi, infatti, si saranno accorti dell’esordio di un nuovo giovane. Portolepaste Montegiove, infatti, segnando un tiro libero si è aggiudicato la possibilità di portare il settimanale vassoio di cannoli alla crema (CANNOLI ALLA CREMA PER DIANA!).
Siamo tutti contenti quando un nuovo ragazzo sposa la causa canarina, ma non tanto per lui eh, per le paste, sia ben chiaro.
Piccola digressione tecnica sulla partita: gli Arrapaho si aggiudicano meritatamente la gara, mai in discussione, visto anche il dislivello tecnico delle due compagini. Anche la panchina si comporta egregiamente, con tutti i giocatori a referto con un minutaggio superiore alla doppia cifra.
Non abbassare la concentrazione però, perchè il prossimo impegno, ben più gravoso in casa della Small Rieti, potrebbe nascondere delle brutte sorprese.
E ora andiamo alla rubrica più bella che ci sia, la Top 3 Motion.
Al terzo posto, con 12435 voti, una mela e la sponsorizzazione del Fiacco Fratini, Andrea Picciuz. La palla sembra essere troppo lunga, lui si tuffa, nuota nel parquet e con un colpo di reni che neanche Sampei alle prese con la trota più grande del Giappone, riesce a ritirarla in campo, permettendo a Obi Uan di segnare e quindi vincere anche un riconoscimento del WWF. THORPE
Al secondo posto il play avversario che chiede a Ciccio: “Ma te li conosci i Rolling Stone?!” IMPREVEDIBILITA’
Al primo posto, lo straordinario Deputato Borri, che portando palla in attacco chiama forte “Pugnooooooo!”.
Pimpolari incontra la sguardo spaesato di Picciuz che a fine partita dichiarerà: “Nella mia mente ho passato tutti gli schemi passati e futuri e mai c’è stato uno con quel nome”.
Arriva immediata la smentita della società che sottolinea come l’anno passato coach Piersante avesse introdotto effettivamente lo schema “Pugno”.
E qui va dato atto alla società: definire qualsiasi cosa fatta da Piersante uno schema ci vuole coraggio. BRAVE HEART.
Ci doveva essere anche la rubrica di Carlo Pedichini “Il basket visto da chi non sa giocare”, ma all’ultimo momento l’ospite di turno ha avuto un contrattempo: Diego Milito era infatti occupato allo Juventus Stadium (come ben sa, coach Guerriero). Si era cercato di rimediare invitando Giuseppe Marotta, ma per fargli gustare la partita avremmo dovuto montare il 3D.
Alla prossima allora, sempre su questi schermi, sempre con lo stesso spirito, sempre con lo stesso cuore.
Siate affamati, siate folli (se Moscatelli non paga, affamati sicuro!).
Arrapaho Orvieto – Leoni Altotevere 82 – 55
Parziali: 26-14;16-9;24-13;16-19
ARRAPAHO: Brunori 13, Bernardini 2, Fogliani 5, Pimpolari 14, Baciarello 10, Montegiove 1, Petrini 3, Picciaia 11, Borri 6, Tafuro 8, Grillo 9. All.: Guerriero
LEONI: Pauselli 9, Selvi 4, Fiorucci 2, Cozzari 2, Palazzetti 14, Corbucci 2, Baldelli 8, Coletti, Betti, Pierotti 14. All.: Carubini
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