Come forse ricorderete anche il campionato scorso iniziò con una ics(e) alla voce “Partite perse” per mano della Leo Terni.
Anche quest’anno, per essere coerenti, i canarini orvietani perdono la prima, questa volta in casa.
In realtà la partita si è svolta sì in casa, ma a porte chiuse, vista la squalifica del campo rimediata nell’ultima partita del campionato scorso. I tifosi non hanno potuto quindi portare il loro calore al palazzetto, che sia questo il motivo della sconfitta?
Al match non hanno potuto partecipare neanche Borri e Pimpolari, fermati anche loro per un turno dal giudice disciplinare. Motivo? Ci vedono meglio di Capociuchi.
Purtroppo all’incontro ha potuto prendere parte Obi Uan Brunobi, con risultati disastrosi per i piccoli indiani.
Ma andiamo con ordine: convocati Ciccio Bernardini, Lambrusco Fogliani, Threebald Petrini, Pasqua Pasquini, Padre Grillo, Obi Uan Brunobi, Batch, l’ex Patrignani, J.T.Afuro e Re Savoia, con questi ultimi cinque che vanno a formare lo starting five.
In settimana da ricordare la visita del medico sportivo che decreta la vittoria di Ciccio come miglior soffiatore di minestrine.
In un clima surreale due arbitri surreali danno il via alla “palla a due”.
Il leitmotiv della gara è presto chiaro, subito infatti Giorgione Savoia lancia J.T.Afuro che in contropiede segna i primi 2 punti della sfida.
E’ anche il primo canestro in contropiede del giovane vecchio esterno Arrapaho, “è stata una emozione senza pari, meglio del sesso”, dichiara J.T alla fine dei quaranta minuti.
I primi due quarti vanno avanti con un sostanziale equilibrio con la squadra di casa sempre in vantaggio ma mai di più di due/tre possessi.
Protagonista assoluto è sicuramente Obi Uan Brunobi che, da infallibile tiratore, riesce a sbagliare nel solo primo tempo 5 tiri dalla lunga distanza.
Nello spogliatoio le parole di coach Warrior risuonano come quelle del grande capo indiano Ascella pezzata: “Lo so ragazzi, siamo in tempo di crisi, abbiamo dovuto tenere Obi Uan Brunobi e chiedere la legge salva tiratori alla UE. Abbiamo dovuto perchè lo spread tra i tiri a 10 anni di Obi contro quelli di Nowitzki aveva raggiunto limiti invalicabili. E poi siamo ragazzi, non dobbiamo essere troppo choosy”.
La squadra rientra in campo con uno spirito diverso: capitan Batch è deciso a non lasciare Obi Uan da solo e cerca in tutti i modi di prendere il primo ferro da 3, riuscendoci.
Dall’altra parte un indemoniato Gavarini costringe gli Arrapaho a inseguire (saranno 21 i punti per lui a fine partita).
Brunori ci prova ancora, ma alla fine sarà 1 su 9, una prova che probabilmente Ray Charles avrebbe emulato “ad occhi chiusi”.
Da segnalare durante la partita la consegna delle chiavi della città al numero 20 avversario che si è trovato talmente bene da aver preso casa nella zona d’area degli Arrapaho.
La partita si conclude senza il sussulto finale che la squadra si aspettava. Sarà 47 – 55 alla sirena.
Ottima prova comunque per la squadra di casa che in condizioni precarie, sia per lunghezza della panchina (Geeno infatti non è stato ancora tesserato) sia per la situazione strana delle porte chiuse, ha retto botta contro una delle migliori squadre del campionato.
Ma andiamo di corsa alla nuova rubrica Arrapaho: “L’angolo di Carlo Pedichini”.
Oggi ospite a sorpresa il primo allenatore di Obi Uan Brunobi, Stefano Masciarelli.
“Come ti senti ad essere il primo ad aver lanciato l’esterno canarino nel basket giocato?”
“In colpa.”
Alla prossima settimana.
Arrapaho Orvieto – C. di Castello Bk 47 – 55
Parziali: 18-16; 10-8; 12-13; 7-18
ARRAPAHO: Brunori 7, Bernardini 2, Fogliani 5, Baciarello 11, Petrini, Patrignani 10, Pasquini, Tafuro 7, Grillo 1, Savoia 4. All.: Guerriero
C. DI CASTELLO: Coltrioli, Mordari 4, Martinelli 3, Cristini 12, Gavarini 21, Cecci 4, Petruzzi 3, Agea 4, Crestini n.e., Torrioli, Giunti 4, Nardi n.e.. All.: Cristini
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