Considerazioni a caldo, ma scritte a freddo, sull’esordio casalingo di Azzurra Ceprini Costruzioni che ha affrontato, vincendo nettamente, Pozzuoli al PalaPorano.
Dopo i play off dell’anno scorso, il mercato estivo, la vittoria sulla Lavezzini Parma c’era tanta curiosità per la prima in Serie A1 della squadra orvietana.
C’è un abisso, per quanto visto, nonostante non sia un grande conoscitore di basket femminile, ma ci vuole poco per capirlo, non solo nel nome, tra il massimo campionato e la Serie A2.
Intensità, ritmo, talento, tecnica individuale e intelligenza cestistica ovviamente superiori con una fisicità nei contatti nettamente più alta rispetto alle passate stagioni.
Sembra proprio che Azzurra si sia subito adattata alla grande, con una squadra rinnovata per 7/10, proponendosi come vera e propria mina vagante di questo avvio di campionato.
Un torneo iniziato con due vittorie consecutive e il primato insieme a Umbertide, che sarà lungo, difficile, combattuto, nel quale la squadra di Bondi dirà sicuramente la sua, forte di un organico che sta mostrando individualità decisamente interessanti, all’interno di un impianto o sistema, come piace agli addetti ai lavori, da collaudare con il passare delle settimane.
L’occhio dell’incuriosito spettatore, nonché autore di queste poche righe, è stato subito preso dalla sapiente regìa di Lorena Infante che ha distribuito il gioco variando il ritmo a suo piacimento regalando assist decisamente geniali, il marchio di fabbrica della casa.
Match chiuso dopo due quarti, il nuovo tabellone lo certifica senza discussioni (46-30), di fronte una squadra, Pozzuoli, che non ha mai dato l’idea di poter impensierire Azzurra, partita un po’ contratta ma che si è scrollata di dosso l’emozione dell’esordio casalingo con un secondo quarto di alto livello e un’ottima condotta nella seconda parte di gara.
Pensare di soffermarsi solo sul modo di stare in campo della play spagnola, seppur tecnicamente notevole, è però riduttivo nei confronti delle compagne. La coppia americana Hampton, doppia doppia consecutiva, Sutherland ha dettato legge sotto i tabelloni. Atletismo e fisicità devastanti con due stoppate, una per parte, sul finale di gara, che hanno letteralmente cancellato le velleità di Pozzuoli, se mai fossero state presenti nel corso dei 40’ di gioco.
Sono arrivati 61 punti dal quintetto base, con i 10 di Maiorano i quattro quinti dello starting five in doppia cifra, 4 in meno di tutta la squadra avversaria, e 19 dalla panchina, solo 3 per Pozzuoli, che hanno dimostrato una superiore profonfità del roster orvietano.
Ha risposto bene, per molti la curiosità della prima volta in casa ha avuto il suo fascino, anche il pubblico che ha assistito ad una gara piacevole cominciando a conoscere, tanti gli sguardi di approvazione sulle giocate di Infante e l’atletismo della coppia statunitense ma non solo, i nuovi volti di questa stimolante avventura.
Aria di serie A presente nell’ultimo gradone del PalaPorano trasformato per l’occasione in tribuna stampa con nuovi telecronisti, ogni riferimento agli amici Arrapaho che commentano la diretta streaming per la Lega è puramente casuale, tv e carta stampata a seguire l’evento nel modo che si merita.
Il secondo tardo pomeriggio da protagonista, dopo quello di Pescara, lancia Azzurra in testa alla classifica in attesa della trasferta di Taranto e del primo derby umbro, tra due settimane, contro l’altra capolista Umbertide.
Per il momento, e siamo solo all’inizio, usando un’espressione sintetica ma chiara, Azzurra è tanta roba.
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