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Volti nuovi dello sport orvietano. Francesco Gori, pivot Telematica

Alla scoperta dei volti nuovi della stagione sportiva orvietana che sta per aprirsi, oggi parliamo con Francesco Gori, romano, classe 1980, 203 cm., pivot in arrivo dallo Stamura Ancona da questa stagione in maglia Telematica Orvieto Basket.

Francesco, raccontaci qualcosa di te …

Sono nato a Roma, sono sposato da un anno con mia moglie Ilaria, oltre a lei, nella mia famiglia ci sono mia madre, mio padre e mia nonna di 90 anni. Con loro ho uno splendido rapporto, e devo dire che quest’anno mi sono avvicinato a casa anche per stare più vicino a loro.

Ho cominciato a giocare a pallacanestro per sbaglio, un grande sbaglio 🙂 da piccolo ero innamorato del pallone, come capita a quasi tutti i romani, poi un giorno un mio amico doveva andare a un allenamento di basket, io l’ho accompagnato e da vedendo che c’erano altre persone che conoscevo, ho iniziato a giocarci, con grande disappunto di mia madre che voleva che continuassi a nuotare.

Poi mi sono diplomato allo scientifico, ho iniziato a studiare economia, ma quando a 22 anni sono uscito di casa e ho iniziato a fare il “professionista” ho lasciato gli studi. Diciamo pure che l’economia non è mai stata una mia passione.

Prima di Orvieto in quali realtà hai fatto esperienza?

Ho sempre giocato tra B e C, ho sempre fatto gironi adriatici, molto al sud, questo è il primo anno che mi confronto con la Toscana.

Francesco Gori, romano, ha mosso i primi passi sul parquet con i settori giovanili del San Raffaele e della Stella Azzurra. La sua prima esperienza di rilievo nel mondo senior è nella stagione 03/04 a La Maddalena quando vinse il suo primo campionato di C1. San Severo in B2 (13 punti e 8 rimbalzi di media) nel campionato 04/05 e l’anno dopo a Gualdo Tadino di nuovo in C1. Nel campionato 06/07 Gori approda a Chieti e ancora un campionato di C1 vinto. Confermato in Abruzzo anche nella stagione seguente, passa poi alla neopromossa Recanati nell’estate 2008. Gori lascia poi Recanati dopo una buona annata e si trasferisce a Termoli nel 2010 dove fin dalla prima stagione ha messo in evidenza le sue caratteristiche di buon rimbalzista (7,4) sfruttando i suoi due metri abbondanti di altezza e un fisico agile ma robusto. Nella stagione 2011-2012 passa allo Stamura Globo Ancona nelle cui fila vince il campionato di C1.

Francesco cosa ti ha spinto a scegliere Orvieto? Conoscevi già qualcuno qui?

Della società no, non conoscevo nessuno, anche se tutti me ne avevano parlato bene. I miei nuovi compagni di squadra li conoscevo tutti da avversario. Ora che li conosco meglio devo dire che oltre che bravi giocatori si sono dimostrati anche ottime persone. Sul progetto devo dire che ormai tante squadre parlano di puntare sui giovani, anche non avendoli; qui a Orvieto invece ci sono giovani bravi pronti per giocare in prima squadra, questo e il fatto di conoscere il valore dei “senior” mi ha spinto a intraprendere questa avventura.

Cosa ci puoi dire dei tuoi nuovi compagni?

Non posso far altro che parlare bene: sta nascendo un buon gruppo. Poi è normale che avendo 15anni di differenza con alcuni giocatori, sei più spinto a frequentare i tuoi coetanei, però ribadisco il fatto che nello spogliatoio c’è grande allegria e voglia di far bene.

E del coach? Che impressioni hai avuto?

Su Andrea, da quel che ho visto, posso dire che è un ottima persona e un allenatore molto motivato, lavora in grande sinergia con Olivieri e con Alessandro Cupello, e devo dire che è difficile trovare allenatori che danno importanza al proprio staff. Certo ci fa sudare parecchio, ma in fondo il bello del nostro sport è anche questo.

Progetti per il futuro?

Ultimamente sto pensando di aprire un attività mia con mia moglie, quando finirò di giocare mi piacerebbe allenare i bambini.

Un tuo messaggio ai tuoi nuovi tifosi?

Ai tifosi chiedo di seguirci numerosi. Lo scorso anno quando ho affrontato Orvieto in semifinale c’era un pubblico bellissimo e caldissimo, ma la cosa che mi è piaciuta di più è la stata la sportività con la quale a fine partita hanno applaudito sia i propri beniamini sia gli avversari. Se dovesse tornare in massa come lo scorso anno sarebbe fantastico.

 

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