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Terni, via al modello di gioco pubblico, legale e sano

(da Umbria24.it) Si è svolta ieri, a Terni, la conferenza stampa inaugurazione del nuovo polo di intrattenimento XO’ Entertainment Lounge dal titolo ‘Gioco pubblico e territorio: opportunità di crescita in un contesto sicuro e regolamentato’ alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti dell’industria del gioco lecito.

Ad aprire il dibattito, moderato da Alessio Crisantemi, direttore della testata nazionale Gioco News, è stato Filippo Beco, Assessore allo Sport Provincia di Terni. «Fa piacere vedere imprenditori che provengono da altre regioni d’Italia venire a investire su Terni, creando un luogo di divertimento che punta al gioco responsabile e all’intrattenimento tout court. E’ inoltre importante promuovere gli aspetti eterogenei di una città come Terni, che possono andare di pari passo con il gioco: sport, spettacolo, arte».

Al centro dell’attenzione del dibattito, inevitabilmente, uno sguardo al decreto Sanità in fase di conversione in legge, che contiene misure anche sul gioco, rispetto al quale l’assessore Beco ha aggiunto: «Ben venga l’intervento fatto dal Governo per la tutela della salute ma occorre soprattutto mettere l’attenzione su un fenomeno di costume come il gioco, che esiste e va considerato. Ben vengano, allora, i luoghi di confronto, di incontro e di promozione del territorio».

Dello stesso avviso l’Assessore allo sport del Comune Terni, Renato Bartolini, che ha aggiunto: «E’ importante parlare di come educare al gioco responsabile e legittimamente concepito. Con questi presupposti è da ritenere particolarmente importante l’investimento fatto sulla sala da gioco qui presentata, perché è, di fatto, un investimento sul nostro territorio significativo sia a livello occupazionale che di indotto complessivo. Essere attrattivi anche da questo punto di vista è fondamentale. L’aspetto della socializzazione, poi, all’interno di un luogo altamente controllato e sicuro, credo sia un passo importante».

L’Assessore alla Cultura del Comune di Terni, Simone Guerra, intervenuto al dibattito, ha affermato: «Trasformare le passioni in percorsi di sicurezza. Credo sia questo l’approccio più corretto quando si parla di gioco. La sfida vera è quella di avere un luogo di gioco che diventa anche una mappa cognitiva della città, dove si fanno spettacoli culturali, si ospitano artisti anche locali e si promuove la territorialità».

E un messaggio di particolare positività nei confronti della città di Terni è arrivato da Emilio Armando, imprenditore piemontese proprietario della sala Xò Lounge Entertainment, che ha sottolineato: «Abbiamo visto in Terni un centro particolarmente effervescente, con una gran voglia di innovazione e divertimento. Per questo la nostra scelta è ricaduta su tale città, decisamente strategica e ideale per uno sviluppo turistico e imprenditoriale. Il nostro è un locale che non vuole essere solo un centro di gioco, ma qualcosa di più. La sinergia con la vicina sala cinematografica e la presenza di uffici, esercizi commerciali e il decentramento dal centro storico con la possibilità di parcheggio, fa di questa location un luogo ideale per intrattenersi».

Nel corso della conferenza si è discusso in particolare del rapporto tra gioco pubblico e istituzioni locali. A tale proposito Michele Sessa, responsabile Vlt del concessionario di Stato Cogetech, ha spiegato: «La sinergia tra enti locali e imprenditori del gioco è fondamentale per gestire al meglio il gioco lecito e promuovere il gioco responsabile. Il settore del gioco vale circa tre punti di Pil e durante l’anno corrente ha raccolto circa 51 miliardi di euro di cui 41 erogati in vincite. Il comparto degli apparecchi da intrattenimento è quello che fa da padrone rappresentato il 60 percento circa della raccolta mentre l’intero comparto contribuisce all’erario con circa 9 miliardi di euro. Un comparto quindi ben consolidato e non si può pensare di tornare indietro, limitando le opportunità di gioco legale, perché il rischio sarebbe quello di lasciare spazio all’illegalità».

Per quanto riguarda il Dl Balduzzi, in particolare, Sessa ha spiegato che «si riesce a vedere un rinforzo della sicurezza del gioco soprattutto per quanto riguarda il controllo anche se non siamo d’accordo, nello specifico, su alcuni punti della norma come quello delle distanze delle sale da gioco che dovrebbero rispettare rispetto ai luoghi ritenuti ‘sensibili’dato che in questo tipo di locali i controlli sono rigorosi e la sicurezza è massima. E’ invece importante lavorare sulla prevenzione insieme agli enti locali, istituzioni e scuole per promuovere il gioco responsabile in tutte le sedi».

Particolarmente importante, infine, l’appello lanciato dall’Avv. Massimiliano Pucci, Presidente dell’associazione nazionale Assotrattenimento e Vicepresidente della Federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria, il quale ha proposto un nuovo modello di sviluppo del comparto del gioco basato sulla sinergia con i Comuni: «Come Federazione stiamo dialogando ormai da tempo con le amministrazioni locali – ha spiegato Pucci – e contiamo di intraprendere un percorso comune con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, con cui abbiamo instaurato un rapporto diretto che crediamo possa portare a risultati concreti già nei prossimi mesi. Il nostro progetto è chiaro e credo del tutto condivisibile: coinvolgere i Comuni nella regolamentazione e nelle attività di controllo e di contrasto dell’illegalità nel settore prevedendo una destinazione di parte dei proventi alle amministrazioni locali. Nei prossimi giorni avremo modo di incontrare i vertici dell’Anci e riteniamo di poter gettare le basi per portare avanti questo discorso a livello istituzionale».

E la conferenza di Terni è stato, in qualche modo, un’occasione di confronto proficua tra il settore e un’amministrazione locale: «L’incontro con l’assessorato ternano è stato particolarmente piacevole – ha aggiunto il Presidente As.Tro – perché come poco spesso accade ci siamo trovati di fronte a una buona espressione di politica, con i rappresentanti dell’amministrazione comunale e provinciale che hanno dimostrato un approccio molto pragmatico di fronte al tema del gioco pubblico, naturalmente molto concentrato sulla sicurezza e tutela dei giocatori ma scevro da preconcetti e ipocrisie con cui ci si deve imbattere quando si affronta la materia».Department of education’s decision, he said, buycollegeessay we vigorously opposed their eventual decision because we do not believe it is appropriate to test english-language learners in the second and third years if they don’t understand english

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