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Shadow

Sport acquatici, il surf per mantenersi in forma

Gli sport acquatici sono sempre più evoluti e originali e sono molto utili per tenersi in forma. Con la tavola da surf, leggerissima e in materiale hi-tech, oggi si possono praticare diverse discipline specifiche per ogni età, forma fisica e tasso di spericolatezza. La novità dell’estate è il Sup (acronimo di Stand Up Paddle, che significa ‘in piedi sulla pagaia’) che, dopo il boom in California e alle Hawaii, si sta diffondendo anche nei nostri mari, dal momento che non richiede necessariamente onde alte. Consiste nello stare in piedi su una tavola simile a un surf e pagaiare controcorrente.

E’ adatto a tutti, bambini e anziani compresi, ma richiede grande equilibrio e stabilità. Come il kayak surf, che utilizza una specie di canoa e la pagaia per destreggiarsi tra le onde del mare. Piace molto ai più piccoli il bodyboard: si pratica con una piccola tavola leggera e le pinne ai piedi, si sta sdraiati o in ginocchio e si nuota tra un’onda e l’altra lasciandosi trasportare fino alla riva. Molto suggestivo è il parasailing, originario dei Caraibi, da poco arrivato anche in Italia, che non utilizza la tavola ma un paracadute ascensionale legato a una barca a motore che trascina in volo. Non è complicato, è indicato persino per i principianti e offre, portando anche a cento metri di altezza, la possibilità di ammirare il panorama di tutta la costa.

Chi preferisce l’acqua dolce e il brivido può cimentarsi nel rafting, cioè discendere torrenti e fiumi a bordo di un gommone auto-svuotante chiamato raft, in gruppi di sei-otto persone, cercando di non ribaltarsi. Nel canyoning ci si lancia a piedi, senza gommone, né canoa, tra gole strette e canyon, solcando piccoli fiumi. Al lago si può praticare il wakeboard, un incrocio tra sci nautico e snowboard. Con una tavola simile a quella dello snowboard ci si lascia trainare da un motoscafo, sbizzarrendosi in salti e acrobazie. Rimane un classico dell’estate il kitesurf, che continua a conquistare nuovi adepti. Solo in Italia a oggi sono circa venti mila, tanto che l’Isaf (la Federvela internazionale) ha decretato che farà parte delle Olimpiadi del 2016. E’ l’alternativa spericolata del surf o del windsurf: ci si lascia trascinare dal vento a bordo di una tavola. Ma al posto della vela c’è un aquilone, che viene manovrato attraverso una barra, cui è legato con corde lunghe trenta metri. Permette di volare tra le onde divertendosi in salti e peripezie adrenaliniche.

Non serve una grande esperienza: basta frequentare un breve corso di sedici ore in una delle numerose scuole che sono fiorite negli ultimi anni in Italia (www.associazionekitesurfitaliana.it). E non solo al mare: il kitesurf si pratica bene anche con i venti deboli e le onde basse dei laghi. Quelli di Como e di Garda sono i più frequentati dagli appassionati di questo sport. (ANSA).From administrators and legislators to teachers and parents, pay someone to do my homework for me from https://homework-writer.com no one can predict the frustrations and successes that will accompany implementation

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