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Intervista a Caligiuri: “Ancora ho la delusione di quel pomeriggio di maggio, mi cercano in tanti ma vorrei restare in Umbria”

Carlo Maria Caligiuri torna su quegli ultimi minuti del ritorno playout e su quel gol annullato al 94’ che poteva cambiare tutto. Poi racconta la sorpresa dei tre premi ricevuti malgrado la retrocessione. Ora lo cercano in tanti, ma lui vorrebbe restare in Umbria.

Sono passati due mesi da quel 27 maggio che sancì la retrocessione dell’Orvietana. Un 3-4 contro la Pontevecchio con i biancorossi che erano andati in vantaggio, per poi rivedersi tutto ribaltato e nel recupero protestare per un gol annullato a Caligiuri apparso poi alla moviola regolare. Un gol che avrebbe significato la salvezza. A distanza di tempo Caligiuri torna a parlare di quel pomeriggio finito in lacrime, del successivo mese di giugno che a sorpresa lo ha riempito di premi e riconoscenze e del suo futuro, che forse potrebbe essere diverso dal passato.

Torniamo a quel 27 maggio, tante emozioni e poi la delusione finale.

“Fu una gara incredibile, ricordo il mio primo gol che sembrava aprire la strada verso la salvezza, poi il black out e nel finale ho ancora in mente la rete che si gonfia e il possibile 4-4 che ci avrebbe premiato, ma fu tutto inutile, quel gol venne incredibilmente annullato. Ricordo infine i compagni che piangevano a terra e una grande delusione”

Poi però il mese dopo l’Umbria ti ha riempito lo stesso di premi: Pallone d’Oro del Calcio Umbro come miglior trequartista del girone, Concorso Vota il Campione del Corriere dell’Umbria e riconoscimento anche da Orvietosport quale miglior biancorosso.

“Mai mi sarei aspettato che nel giro di un mese l’Umbria mi avesse riempito di premi e riconoscenze, come mai mi era accaduto altrove. Ho partecipato a tre cerimonie di premiazioni, io ero il primo ad essere sorpreso del fatto che c’era sempre una riconoscenza anche per me, malgrado la stagione fosse finita come sapete, non me lo aspettavo proprio. Allora ho pensato che qualche squadra umbra mi avesse messo gli occhi addosso, che avrei potuto interessare qualcuno pronto a puntare a un campionato di livello, ma con mia sorpresa le telefonate che ho ricevuto fino ad ora sono arrivate solo da altre parti”.

 

Come ogni calciatore, dunque, ferie passate col cellulare a portata di mano, telefono che squilla, ma chi ti ha cercato?

 

“Ho ricevuto offerte dal Lazio e dalle Marche, sia per campionati di Serie D che di Eccellenza. Ma sento il bisogno di una realtà diversa e sinceramente in questo girone io mi sono trovato molto bene e ormai lo conosco perfettamente. A me farebbe piacere restare in Umbria o al limite in Toscana, ma è curioso come le richieste che ho ricevuto non sono giunte da queste realtà”.

Non solo alle cerimonie di premiazione, dove il talento del giocatore è stato sempre riconosciuto indipendentemente dai risultati della squadra, ma ogni settimana ogni avversario dell’Orvietana sapeva che se c’era un giocatore da fermare era Carlo. Elogi anche dagli allenatori avversari, dai ds, ma appena riapre il mercato, tutti in Umbria sembrano dimenticarsi di Caligiuri, un giocatore che tra campionato e playout ha raggiunto quota 19 gol in stagione.

 

“E’ proprio così, forse qualcuno pensa che sia difficile ingaggiarmi, ma non è vero, basta chiamarmi direttamente, non ho richieste particolari e sono in possesso del mio cartellino. Ripeto ho già rifiutato, o comunque non ancora accettato, altre offerte perché mi piacerebbe restare nel girone umbro-toscano”.

Le squadre di Serie D stanno partendo ora per i ritiri, molte sono quasi del tutto completate, altre hanno rose in via di definizione. In alcuni casi il budget è già stato quasi del tutto utilizzato, in altri casi no. Certo chi volesse aggiungere una ciliegina sulla torta, con Caligiuri si garantirebbe un tocco di qualità e talento che potrebbe essere decisivo.

Immaginiamo che tra le chiamate da altre regioni avrai sicuramente ricevuto anche quella di Volpi e Cianciulli che sono finiti alla Santegidiese.

“Sì anche loro mi hanno cercato e mi hanno chiesto se fossi stato disponibile per andare in Abruzzo, e sebbene con Volpi ho vissuto molte stagioni insieme, in questo caso ho deciso di aspettare perché, lo ripeto, preferirei giocare in Umbria o in Toscana”.

 

Ma con Orvieto e con l’Orvietana come ti sei lasciato?

“Con l’Orvietana mi sono lasciato con la rete che si gonfiava e che avrebbe significato la salvezza, dopo che l’avevo gonfiata per altre 19 volte in stagione. Ad Orvieto ho fatto diverse amicizie e son anche tornato. All’Orvietana faccio un grosso in bocca al lupo, è una società che merita di tornare in campionati nazionali dove ha militato per tanti anni”.

 

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1 Comment

  • VINO VERITAS

    CALIGIURI PECCATO LE PARTITE CON LA VITERBESE E L’AREZZO ……………………………………….NON DICO ALTRO !!!!!!!!!!!!

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