Altro passo in avanti, molto in avanti, sia dal punto di vista del gioco e sia dal punto di vista dell’obiettivo raggiunto: siamo in finale (esultanza azzurra nella foto sopra, fonte: faceblog.blogosfere.it).
Ora siamo una realtà ben consolidata sotto tutti i punti di vista, dalla gara con la Russia siamo la nazionale che più di tutte in senso assoluto si è trasformata e si è migliorata, ora siamo una vera e propria mina vagante anche per coloro che sono i campioni in carica.
La gara con la Germania è stata una vera e propria gara a senso unico. Nessuno si aspettava una gara del genere, ero conscio del grande miglioramento raggiunto con l’Inghilterra, il dubbio che avevo era solo se potevamo comunque ripetere una prestazione del genere contro i tedeschi. Prandelli ha dimostrato di essere una persona molto intelligente, non ha abbandonato il suo credo, un calcio molto propositivo, ha dimostrato coraggio, giocandosela a viso aperto contro una Germania che fino a domenica sera era, forse anche più della Spagna, la squadra da battere. Alla vigilia del match, il CT aveva garantito un’Italia offensiva rispettando la nostra idea con coraggio pur rischiando qualcosa e così ha fatto. Prova intelligente, la squadra ha saputo ben interpretare la gara, molto meglio dei tedeschi che hanno un po’ troppo snaturato la loro idea e il loro modulo per limitare Pirlo. Gara vinta centralmente, non siamo andati quasi mai in ampiezza, abbiamo sempre sfruttato il 4vs3 centrale, con un Montolivo sontuoso e con un Pirlo direttore d’orchestra d’altri tempi. Bravissimi i dunque i centrocampisti, un quadrilatero perfetto, De Rossi monumentale, Marchisio in netto miglioramento. Siamo andati in ampiezza di rado, ma con intelligenza, sempre palla sulla sinistra per sfruttare un Cassano ispiratissimo e bravissimo nell’aprirsi per ricevere e creare spazi per poi sfidare nell’1vs1 un Boateng non eccelso in fase difensiva: duello decisivo.
Proprio quel duello è stato una delle tante armi pensate da Prandelli per portare pericoli ai tedeschi, una scelta giusta e ripagata: Cassano prima uscendo da una foresta regala un cioccolatino a Super Mario per l’1-0, poi manda Montolivo a tu per tu contro il portiere tedesco. Insomma tutto molto bene: molto bene la costruzione bassa, bene il sostegno alla manovra e molto buono anche il pressing, favorito dal fraseggio e dall’avanzamento compatto della nostra nazionale. Per me abbiamo fatto un capolavoro, abbiamo dimostrato che tatticamente siamo ancora i migliori, riusciamo a mutare pelle in gara con una facilità pazzesca (l’ha ammesso anche Low nel post gara) e poi soprattutto siamo stati cinici come non mai. Buon fraseggio e subito in verticale a far male dimostrando un pragmatismo unico, in più stanno uscendo fuori i valori in più di questa squadra. Un Balotelli così rientra di merito a soli 22 anni tra i primi 5 attaccanti al mondo: classe, forza, potenza e gol. Ha lottato con i giganti tedeschi, ha preso botte, grande generosità e ha fatto una doppietta storica: Germania ancora al tappeto, per i tedeschi comincia ad essere una vera e propria malattia.
Lo ribadisco per la seconda volta, dopo giovedì sera ne sono sempre più convinto: la miglior nazionale vista negli ultimi 5 anni! Ora l’ultimo ostacolo, rincontriamo gli spagnoli. Loro ci temono più che mai, temono Pirlo, temono il nostro fraseggio ma soprattutto temono la nostra facilità di colpire in verticale con estrema facilità. Proprio la nostra qualità di saper verticalizzare dopo un fraseggio a fronte di una palla conquistata (c.d. Transizione) può ingigantire in maniera considerevole le loro paure, in quanto gli spagnoli lo sappiamo tutti, fanno grande possesso lasciando molte praterie e molti spazi e proprio li possiamo colpire. Loro sono una squadra di immensa qualità che fanno del possesso la loro forza, prediligono giocare in ampiezza, anche se dimostrano poco pragmatismo e di rado giocano in verticale. Sono una squadra che ama la verticalizzazione solo e unicamente negli ultimi 15-20 con le famose “imbucate” che partono da gente che non ha di certo bisogno di presentazioni.
Riguardo ai moduli, noi dovremmo confermare al 100% il 4-3-1-2 con l’unico cambio di Abate per Balzaretti a destra e il ballottaggio tra Cassano e Diamanti per una maglia in avanti. Cassano soffre di un affaticamento, ma dovrebbe essere della gara, primo perché è molto temuto psicologicamente dalla retroguardia spagnola, secondo perché non possiamo privarci della sua qualità ed imprevedibilità in una gara del genere.
La Spagna dovrebbe confermare il suo 4-3-3 senza terminale offensivo, con Fabregas punta centrale. Un 4-3-3 molto ibrido ed elastico che si trasforma molto frequentemente in un 4-2-3-1 più offensivo. Unica novità in formazione potrebbe essere rappresentato dall’impiego di Pedro dal primo minuto. Sarà una gara bellissima, già ci siamo incontrati nel girone dove ce la siamo giocati alla grande, loro hanno più qualità, sono comunque più bravi e più belli a fraseggiare, noi comunque bravi a fraseggiare e più propensi a verticalizzare. Comunque in una finale i valori si azzerano, l’aspetto mentale ed il temperamento contano di più. A mio giudizio ci arriviamo meglio degli spagnoli, ora abbiamo una nostra organizzazione ben definita, abbiamo una garanzia del nostro valore e il fatto che arriviamo in una finale in modo del tutto sorprendente rispetto ai pronostici può significare molto. Loro hanno fatto solo il loro obbligo, noi vogliamo entrare ancora una volta nella storia: questioni di motivazioni.
Concludo con una frase postata da un mio collega su Facebook dopo la splendida gara contro la Germania che sicuramente evidenzia una grande soddisfazione per il nostro calcio, un grande senso di patriottismo e una grande fiducia sulla nostra nazionale in vista della finale con la Spagna.
“Onore al calcio in verticale, il secondo di Mario è il top in questo senso, onore al calcio degli attaccanti…tenetevi il vostro “tiki-taka”… a noi compattezza, cuore e tiri in porta, Spagna stiamo arrivando!” (Luigi Miccio)
Ora non resta che radunarsi per tifare, basta polemiche e invidie, siamo tutti sulla stessa barca, un solo grido: FORZA AZZURRI!
Tranquilli ragazzi, vi porto sul TETTO D’EUROPA e poi TUTTI SUL CARRO!
Oh Balotelli, he’s a striker…
Me la canto e me la suono!
Vinciamo NOI e farò il gol decisivo.
E’ stata una LEZIONE DI CALCIO.
Più bella rispetto a quella impartita agli inglesi, arrivata dopo uno sforzo di 120′ e due giorni in meno di recupero, contro una grande nazionale che veniva da 15 vittorie consecutive.
Ora c’è la Spagna Campione d’Europa e del Mondo, giocheremo il nostro bellissimo calcio sbocciato domenica scorsa guardando finalmente negli occhi i fenomeni spagnoli.
Concordo al 100% con quanto hai scritto.
FORZA AZZURRI!