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2. OFFSIDE #34 – Gala Five Orvietana, finisce per A ma trionfa per la B

Ha vinto il Gala, ha vinto il calcio contro i calci, ha vinto la squadra più forte.

Premessa doverosa perché la passerella andata in scena sabato, tale è stata vista la notevole differenze tecnica tra le due finaliste, nonostante il deprecabile atteggiamento ospite, ha certificato il ritorno di Orvieto nel futsal nazionale.

Nell’anno dei record, l’ennesimo di una squadra della rupe, solo la Real Torgianese, con un organico fuori categoria, ha tolto al Gala Five la soddisfazione di chiudere in testa a fine campionato.

Ci sono voluti i play off per ribadire semplicemente quello che il campo sosteneva da tempo, il Gala Five Orvietana finisce per A, merita la B arrivando dalla C.

77 punti in campionato, quota mai raggiunta, primo turno di play off superato con una leggera sbandata nel primo tempo della seconda partita e poi una finale, sul campo, mai in discussione.

La forza mentale è stata la chiave per continuare a crederci durante la stagione nonostante la capolista, per qualità della rosa, non abbia perso un punto dopo il blitz di Orvieto in un PalaPapini stracolmo di spettatori

Dopo quella sconfitta è iniziato un lungo, lunghissimo, play off.

Provate a vincere per mesi, giocando bene, sapendo che l’unico modo per raggiungere l’obiettivo finale sarà quello di battere tre squadre a maggio-giugno delle quali non si sa nulla.

Facile da dire, pur avendo questa squadra un tasso tecnico indiscutibile, difficile da fare.

La grandezza del Gala è stata la continuità psicofisica nella ricerca massima della perfezione in vista delle partite decisive quelle, per intenderci, del dentro o fuori.

E’ vero, innegabile, molti componenti del gruppo hanno giocato tanti match importanti, proprio al PalaPapini, ma le situazioni cambiano e disputarli da favoriti, come la finale, è sempre complicato.

In questi casi è fondamentale ancorarsi al lavoro svolto durante l’anno, alle certezze costruite allenamento dopo allenamento, movimento su movimento, schema dopo schema.

Certezze alle quali, oltre a complimentarmi con la società, voglio assegnare due nomi, non me ne vogliano gli altri, ovvero Fabio Capoccia, scelta vincente per consolidare il già ottimo risultato dell’anno scorso, e Simone Capotosti. Rispettivamente l’allenatore e l’insostituibile.

Con loro, intorno a loro, insieme a loro, accanto a loro un gruppo che ha fortemente voluto, e meritatamente raggiunto, la Serie B.

 

 

Offside finisce qui. Tornerà, forse, a settembre. Un saluto e buone vacanze a tutti!

 

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