Antica Rupe – Arrapaho 10-2
Partita senza storia, Antica Rupe la fa sua sin dall’inizio, ancora il SuperProcaccini imprime il suo sigillo di qualità sulla partita, gli indiani sazi dalla vittoria in campionato entrano in campo svogliati e abulici e come un pugile suonato le prendono di santa ragione.Con questa partita si chiude la più travagliata delle stagioni amatoriali Uisp, purtroppo non ci sono garanzie per il futuro, nessuna schiarita all’orizzonte sulla vicenda dell’assegnazione dell’impianto dell’Oasi e questo rende ancora avvolto nella fitta foschia ogni proposito per il prossimo anno..
Ma facciamo, visto che siamo giunti alla fine di questo campionato, il classico bilancio di chiusura.
Partiamo dai risultati
Il Campionato viene vinto dagli Arrapaho, con Merengues seconda e Antica Rupe Terza(posizione decisa dalla differenza reti negli scontri diretti fra le due formazioni)
La Coppa di lega viene vinta da Antica Rupe con Arrapaho seconda, la partita per il 3°-4° posto non è stata disputata(per dare continuità alla spiacevole tradizione di questo anno che pretendeva che almeno una partita non fosse disputata)
Entrambe le classifiche Cannonieri(Coppa e Campionato) vengono vinte da Alex Jaha della squadra Arrapaho
La coppa disciplina se l’aggiudica Old Star.
Da un punto di vista organizzativo, niente di nuovo sotto il sole la solita (efficientissima) organizzazione Uisp, che fa i salti mortali per venire incontro alle esigenze più disparate e un plauso particolare va Maria Tamara Lupi, che assorbe tutte le rimostranze anche le più assurde e spesso ingiustificate delle varie squadre.
Un grosso ringraziamento va anche a Andrea custode dell’Oasi, che ha fatto fronte brillantemente a situazioni non facili da affrontare, speriamo di ri-incontrare anche lui, visto che è stata una delle figure più positive di questo torneo, la prossima stagione.
Una piccola tirata(amichevole ma non troppo) d’orecchi va alla classe arbitrale che è sicuramente da rivedere, di fronte a Arbitri di tutto rispetto, assolutamente all’altezza della situazione, come Mari e Lanni, gli altri arrancano, faticando ad adattarsi ad un regolamento diverso rispetto a quello del 11, ognuno ne ha creato uno proprio, ovviamente diverso da quello degli altri e soprattutto da quello scritto. Speriamo in un adeguamento, il livello del campionato si è elevato, a causa della crisi globale che ha costretto molte squadre di serie D nell’orvietano a chiudere battenti non sono pochi i giocatori che intraprendono questo campionato, e purtroppo trovano talvolta arbitraggi non all’altezza della situazione.
Una piccola carrellata sulle squadre necessariamente in ordine di Classifica
Arrapaho: la sorpresa assoluta del campionato, ai nastri di partenza nessuno avrebbe potuto pronosticare il successo di questa squadra e nemmeno un piazzamento importante, se ci fossero state le quote sarebbe stata data almeno a 30. Fondata su una base del Fanalino di Coda con pochi innesti, si pensava inizialmente avrebbe fatto un campionato onesto attestandosi a metà classifica. Invece nella stagione dell’esordio ha fatto qualcosa di veramente imprevedibile e bello, l’obbiettivo non era di certo vincere, ma 29 punti e l’imbattibilità persa solo a campionato acquisito non solo le hanno fatto meritare sul campo la vittoria, ma le hanno consentito di vincerlo abbastanza agevolmente, fino alla sconfitta contro Merengues all’ultima giornata il ruolino di marcia vedeva tutte vittorie con un solo pareggio. Sicuramente una stagione da incorniciare, nonostante la sconfitta subita in finale di coppa.
Merengues: Grande annata per i ragazzi di Monterubiaglio, alla fine sono arrivati secondi scavalcando con una grande rimonta nel finale di stagione Antica Rupe a cui hanno rifilato nell’ultimo scontro diretto un perentorio 6 a 1 e con questo risultato, grazie alla differenza reti negli scontri diretti si sono aggiudicati la seconda posizione. Probabilmente con una continuità di presenze di Amendola superiore avrebbero potuto lottare fino alla fine sia per il campionato sia per la coppa, purtroppo è mancato proprio nei momenti topici della stagione.
Antica Rupe: la favorita d’obbligo della stagione, una rosa importantissima, già forte di suo, rinforzata con gli arrivi di Melone e Procaccini, nonostante ciò non è riuscita ad arginare gli indianini e a confermare la vittoria del campionato dello scorso anno, non si può dire però che abbia deluso, perché 26 punti in 16 partite(vigeva la regola dei due punti a vittoria) non sono certo pochi, non le sono bastati ma ha comunque animato la stagione fino allo scontro diretto con gli Arrapaho che non solo le è costato la possibilità di arrivare alla vittoria finale, ma a causa delle squalifiche subite come strascico di quella gara ha perso anche la piazza d’onore attestandosi terza. Alla fine arriva comunque il bis in coppa di lega proprio nella finale citata contro gli Arrapaho.
MondoWind: Croccolino e soci, giunti, seppur staccatissimi dalla terza, quarti in campionato, in questa stagione hanno fatto cose ottime, di loro si è apprezzato moltissimo il carattere e soprattutto la tenacia che li ha contraddistinti in ogni partita. Manifesto della loro stagione è la partita contro Sette Camice, in cui al fischio finale erano rimasti in 4 con Cintio a porta che si era procurato uno strappo al polpaccio durante la gara, ma hanno comunque nonostante il risultato portato a termine la partita che da spettatore, reputo una delle più belle a cui ho assistito questo anno perché sono emersi valori quali il sacrificio e la volontà, che sono estremamente rari da trovare in particolar modo in questa serie.
New Pinkos: Ciambella ha portato tanti nuovi e sopratutto giovani ragazzi in squadra e dopo un periodo non facile di adattamento i frutti sono cominciati ad arrivare, oltre la quinta posizione in campionato, i New Pinkos si sono giocati ad armi pari la semifinale di coppa con gli Arrapaho perdendola solo alla fine di un goal. Per il futuro sicuramente sarà una squadra con cui fare i conti, probabilmente una delle più belle realtà dell’anno proprio per questo connubio senatori-giovani.
Bar Duomo: la delusione più grande del campionato, una squadra fondata su solide basi arricchita da uno dei bomber più prolifici di questo torneo, Polegri G., non ha rispettato le attese della vigilia, una stagione nettamente al di sotto delle aspettative, fallimentare sotto ogni aspetto anche quello organizzativo, spesso i ragazzi di Bocchino sono arrivati al campo contati e in due occasioni non si sono presentati, speriamo il prossimo anno riescano a ritrovare la verve degli anni passati e ritornare protagonisti di questo campionato, ruolo che compete loro sicuramente visto che sono in assoluto la squadra più titolata.
Sette Camice: Inizio estremamente duro con un girone d’andata chiuso a 1 punto, Manuel e compagni però non si sono disuniti ed hanno dimostrato grande carattere nel accettare una situazione non facile e a differenza di altri che hanno preferito abbandonare perché la classifica non era consona alle loro aspettative hanno tenuto botta e grazie ad un paio di innesti il girone di ritorno è stato sicuramente positivo. Riciclo una battuta del mitico Mencarelli che alla premiazione ha detto: 7° posto per 7Camicie…non fa una piega!
Old Star: Prima esperienza positiva per le vecchie glorie orvietane, Baldini e soci hanno preso confidenza pian piano col campionato e dopo una partenza al rallentatore hanno iniziato a macinare gioco come era facile aspettarsi, si sono distinti per correttezza aggiudicandosi la coppa disciplina e si sono tolti molte soddisfazioni, giocando alla pari contro Antica Rupe nei quarti di finale e battendo sempre in coppa gli Arrapaho.
Amatori Ciconia: un ottimo girone d’andata, l’alchimia però si rovina con la lunga squalifica di Shapta e l’infortunio del forte Salucci, purtroppo la loro assenza porta allo sfaldamento della squadra, in pratica tutto finisce lì, Pagliaccia non riesce a tenere le fila e la stagione si chiude con un ritiro dal campionato eseguito in maniera maldestra e sconsiderata, arrecando non poche difficoltà agli organizzatori e alle altre squadre.
Rcc Caffè: altra nota dolente del torneo, squadra molto forte, con elementi di livello assoluto, ma pessima organizzazione, potevano essere il crack del torneo erano una mina vagante nel girone d’andata, estremamente forti e molto difficili da affrontare, purtroppo però male organizzati e questo è costato loro la squalifica dalla manifestazione perché per 3 volte non si sono presentati senza dare ragione, un peccato perché arricchivano molto il campionato.
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