Una Ceprini da 39 punti è qualcosa che non si riesce ad accettare. Non importa la sconfitta, che ci può sempre stare, del resto la Free Woman Ancona, nella gara di ieri – a quanto si legge – ci ha messo anche l’anima per vincere, fiaccata come era da assenze e infortuni. Non importa che si è quinti ad una manciata di gare dal termine della regular season (e c’è da dire anche che le orvietane devono recuperare pure due gare Sogeit La Spezia a Porano domenica 11 marzo e Pomezia sempre a Porano giovedì 5 aprile). Quello che più colpisce, in questa strana stagione di Azzurra, è il gioco, povero, sbadato, demandato a tre o quattro giocatrici, privo di responsabilità, di scelte, insomma di “polso”.
A questa squadra, che a inizio stagione avevamo indicato come una delle favorite per la vittoria finale, sembra sia successo qualcosa. Nessuno sa bene spiegare cosa, ma è certo che la stagione, almeno fin qua, non è stata tutta rose e fiori. Non si tratta di problemi economici. Certo il momento non è bello per nessun team, ma in casa Azzurra la serietà e la sensibilità non è mai mancata, e su questo non si discute. Non si tratta di particolari problemi fisici. Anche se, a dirla tutta, una Capolicchio in più sarebbe stata preziosa … Ma allora di cosa si tratta?
“Si tratta di un atteggiamento mentale” – risponde Paolo Egidi, general manager e ds del team orvietano. “La società dopo la gara di ieri ha parlato con le ragazze e ha espresso le proprie ragioni, – dice il tecnico – qua occorre rimboccarsi le maniche e tutte, una per una, occorre prendersi le proprie responsabilità”.
In effetti la sensazione che si aveva era un certo lassismo, un certo velato “tiriamo avanti” che da parte di protagoniste quali sono le ragazze Ceprini non è accettabile. A questo punto il team è davanti ad un bivio, o si smarca da tutta una serie di trip mentali che evidentemente qualcuno si è fatto, o si perde il treno. Per carità, i play-off non sono in discussione, ma affrontarli da quinta anziché da terza potrebbe costar caro. I play-off sono un campionato a parte, e sia. Ma se la forma c’è, se non ci sono problemi di sorta, e manca la testa, dove si vuole andare?
Se Reke soccombe a Redolf e piazza zero canestri, se Filippetti chiude a due e tutto il resto della banda confida sempre e solo in Mariani, dove si vuole andare? Mariani non è eterna (seppur lo vogliamo con tutte le nostre forze) e Tripalo è quasi in riserva e abbiamo visto che se si siede Tripalo la squadra crolla.
E Bondi? Bondi ha finito le carte. Più mescolate di così non è possibile, e gli altri coach, che non sono da meno, ormai hanno intercettato tutti gli assi che l’astuto coach s’era tenuto nelle maniche. Stagione finita? No, anzi. Stagione da rivoltare come un guanto. Soluzioni? Su le spalle, e gioco di squadra. Sempre, pure quando si perde (in fondo le gare perse fin qua, tolte le prestazioni imbarazzanti di Napoli e Ancona, sono state perse con squadre fortissime). Basta demandare alla compagna più vicina l’inizio dei giochi. Che ognuna giochi per tutte, in fondo io non credo che Bondi chieda la luna, non si deve scoprire nulla, ma fare bene le cose che si sa fare.
Giocatrici, coach, società, tifosi, giornalisti, ognuno il suo mattoncino e avanti si va …
Ma io non sono che una tifosa e pure poco tecnicamente preparata. Quindi il mio è solo un parere …
Questi i tabellini della gara di ieri:
Free Woman Ancona – Ceprini Costruzioni Orvieto 51-39
Free Woman Ancona Basket: Tomassetti, Servadio 9, Pierdicca, Sordi 30, Lascala, Cadoni 2, Racca 2, Mataloni, Redolf 2, D’Hondt 6. All. Luca Piccionne. Ass. Andrea Bonventi
Ceprini Costruzioni Orvieto: Cochi, Mariani 13, Perini 2, Puliti 3, Capolicchio ne, Filippetti 2, Tripalo 6, Reke, Ratti 3, Tava 10 All. Angelo Bondi
Parziali: 17-7; 9-9, 10-7; 15-16
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