Due grandi squadre, un pubblico fantastico e, soprattutto, una splendida Telematica.
E’ successo di tutto nelle due ore di basket più belle degli ultimi anni.
Arrivo, incredibilmente, un paio di minuti prima dell’inizio.
Sono seduto a metà gradinata e dopo il primo canestro biancoverde capisco di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Davanti a me scopro di avere una rappresentanza di tifosi marchigiani.
Un gruppetto di anconetani, abitanti di Ancona e non parenti dello storico Presidente del Pisa Calcio anni ’80, comincia a alzarsi in piedi e applaudire a ogni punto degli ospiti. Lo faranno molto nei primi due quarti quando i loro ragazzi vedono, al posto del ferro, una vasca da bagno. Fatichiamo contro la zona perdendo qualche palla di troppo ma restando in scia, perché la partita è lunga e il canestro, prima o poi, tornerà alle sue dimensioni naturali.
A fine primo quarto salgo in alto, sull’ultimo gradone, insieme ad altri amici. Le continue esultanze biancoverdi mi hanno spinto altrove. Si parla sempre alla fine, penso tra me e me.
L’atmosfera, in un secondo quarto ancora difficile, è già calda, caldissima. Poco dopo capisco il motivo. Sono semplicemente seduto davanti al getto di aria calda del termosifone. La cosa, sinceramente, mi interessa relativamente.
L’intervallo arriva al momento giusto, porta con se il solito rito scaramantico, che qualcuno conosce ma non rivelerò mai, una ventata di aria fresca e due chiacchiere sul week end sportivo.
Chiudiamo sotto di 8 i primi 20’ ma siamo vivi. Tutti aspettano un paio di giocate per entrare definitivamente in partita come sesto uomo in campo. Mirko infila i nostri primi 6 punti nella ripresa, Lorenzo, ti chiamo per nome anche se non ci conosciamo, cambia marcia e Bernardo, ti chiamo per nome perché ci conosciamo, trovato in angolo, punisce la difesa con una tripla di importanza capitale.
La partita, piano piano, cambia padrone e il pubblico comincia a essere un fattore.
Il quarto quarto è un lungo, lunghissimo, supplementare. Ancona è avanti di 1, 61-60, al 30’.
Sono le classiche partite nelle quali i “marpioni ospiti”, soprattutto un paio, calorosamente salutati alla fine, si esaltano con giocate poco tecniche e molto fisiche. La prima azione sembra essere un avvertimento per i nostri. Negrotti subisce un paio di falli prima di toccare palla.
Gli arbitri fischiano, tardivamente, confermando la loro pessima giornata, l’ultimo colpo duro.
Nasce un gioco di sguardi tra chi l’ha commesso e chi l’ha subito.
Il PalaPorano ormai è una bolgia.
Questa è casa nostra e a casa nostra, fin da piccoli, ci hanno insegnato che non si apre agli sconosciuti. Il messaggio, dagli spalti, arriva forte e chiaro.
La difesa si chiude, le percentuali ospiti si abbassano, il break orvietano, ormai nell’aria, arriva inesorabile. La squadra gioca, e bene, i momenti decisivi. La nostra maglia è bianca ma il colore dell’ultimo quarto è un altro. Quale? Il giallo delle scarpe di Luigi Selicato che, con grande lucidità, si piazza dietro la linea da 3 realizzando due fantastiche triple.
Sembra finita ma non è così. Nel basket, anche quando il tabellone ricorda i pochi secondi al termine, l’espressione più gettonata è:“Manca una vita!”.
Sbagliamo il nostro ultimo attacco, il rimbalzo è biancoverde. La difesa, che ha dimezzato i punti avversari da un tempo all’altro, passando da 47 a 26, deve fare quello che ha fatto, molto bene, negli ultimi due quarti. Ancona non va dove la porta il cuore ma dove vogliono i nostri.
Mancano 2 secondi e Pozzetti prova una giocata in mezzo a tante maglie bianche. Arriva il rilascio della palla e, concomitante, il fischio dell’arbitro.
La mimica del direttore di gara è inequivocabile: infrazione di passi. Esplode il PalaPorano. Perdiamo palla nella rimessa successiva. A 1 secondo dalla fine l’ultima preghiera anconetana rimane inascoltata dagli “Dèi del basket”. E’ il delirio.
Abbiamo vinto da grande squadra contro una grande squadra una partita meravigliosa.
Il più grande spettacolo del week end finisce alle 19.50 e noi…siamo Ancona primi.
Le grandi emozioni vanno vissute, raccontate e ….lasciate alla memoria futura……non potevi mancare, Nicola!!!….aspettavamo che ci consegnassi le tue impressioni, e tu, sei uno che non tradisce le aspettative !!! Forza Orvieto, grande Telematica !!!
Bellissima !!!! Nicola sei un grande, con il tuo commento ci hai fatto rivivere le emozioni che abbiamo vissuto Domenica al Pala-Porano.
Grazie da tutti gli appassionati di questo stupendo sport…il BASKET !!!!
A proposito….BENTORNATO !!!