Trionfale domenica biancorossa sull’asse Muzi – PalaPorano.
Chi si è dilettato almeno una volta nella vita, praticamente tutti, a risolvere il simpatico doppio disegno accoppiato della Settimana Enigmistica, meglio conosciuto come “Trova le differenze”, si dovrà sforzare a fare l’opposto. Oggi si gioca a “Trova la somiglianza”.
Biancorossi contro neri, due derby per due bellissime vittorie casalinghe, con la tramontana che ha spazzato la capolista Spoleto al Muzi e il ritmo della Telematica che ha piegato il Foligno di Zannini e Piero Salucci applauditi e salutati durante la presentazione pre-gara.
Ricordando che, per assurdo, senza nessun accordo, entrambe hanno cominciato attaccando da sinistra a destra della nostra postazione, davanti a una bella cornice di pubblico, con le squadre quasi al completo e una grande voglia di portare a casa la vittoria.
Basket e calcio, calcio e basket. Una rete in comune, facciamo ina per i cestisti, e una palla come amica. C’è chi la tratta con le mani, chi con i piedi e chi la fa girare con la testa seguendo uno schema o il proprio istinto.
Tutti protagonisti legati da un solo, invisibile, filo: quello del talento.
Per me si somigliano così, per voi non lo so per cui pensateci.
Chi si accontenta di vedere solo una squadra è pregato di seguire anche l’altra perché lo spettacolo è assicurato.
Caligiuri – Ottocento
Nella gerarchia delle salite del Tour de France esistono quelle di 3^, 2^ e 1^ categoria. Scende il numero, sale la difficoltà. Poi c’è il Col du Tourmalet, che i francesci definiscono Hors Catégorie, letteralmente “fuori categoria”. Loro due sono come il Tourmalet, semplicemente “fuori categoria”.
Chiasso – Brighina
Tempo e ritmi di gioco prima nella testa e poi nei piedi e nelle mani. Il secondo speriamo si torni presto, il primo non dovrebbe smettere mai.
Francesconi – Valdisserri
Si adattano a qualsiasi sistema di gioco. Difendono, ripartono, chiudono e concludono con grande efficacia. Si vedono e, soprattutto, si sentono perché fisicamente non sono proprio piccolini.
Felici – Negrotti
Talento da vendere con un pizzico di incostanza tipica dei giocatori forti. Veloci come pochi, abili nel muovere le difese e puntare il diretto marcatore. In attacco danno sicuramente il meglio grazie al loro tiro.
Nami – Ciriciofolo
Sfrontati e incoscienti da far paura. Mezzi tecnici indiscutibili e personalità imbarazzante. Il più grande dei due, Nami, è del 93 l’altro, Ciriciofolo, del 95. Aggiungere altro è superfluo, vederli giocare è un vero piacere.
Caccavale – Cupello
Tanta, tantissima esperienza. Si fanno vedere nei momenti importanti dando sicurezza a tutti i compagni. Ho scritto poco perché sono stato volutamente essenziale come i loro interventi.
Malagnino – Selicato
Per la serie: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Estraggono dalle partite quelle giocate importanti, soprattutto in fase difensiva, che regalano autostima e convinzione al resto della squadra.
Venerelli – Cortelli
In crescita costante, trovano sempre il modo di rendersi utili nell’arco della partita. Sanno lavorare la palla e concludere in una frazione di secondo.
Alterio – Agliani
Potenzialmente hanno tanti gol nei piedi, il primo, e punti, nelle mani, il secondo. Fondamentale, per loro, è entrare in ritmo. Con Caligiuri e Ottocento non dovrebbe essere un problema, l’importante è farsi trovare nel posto giusto al momento giusto.
Patrignani – Ciccone
Il Capitano, Patrignani, e l’altro Capitano, Ciccone, che spesso indossa la fascia, giocano in campo ma anche fuori. Per vederli nel rettangolo basta uno sguardo, la loro risposta sarà sempre positiva.
D’Andrea – Brunelli
Un altro anno con i grandi per crescere, migliorare e mettere minuti nelle gambe. D’Andrea, praticamente sempre impiegato, sta trovando più sicurezza. Per Brunelli la stagione è appena cominciato e i minuti arriveranno senza problemi.
Volpi – Brandoni
Sembra il più difficile, e il più ardito, tra gli accostamenti proposti anche perché, rispetto agli altri, è l’unico obbligato. Meglio 5 vs 5 o 11 vs 11? Se le squadre attaccano con cattiveria e difendono forte, come già visto, diventa la più facile delle somiglianze.
Pasquini
E’ l’unico, per caratteristiche tecniche, che può giocare con le mani e con i piedi, un lusso che gli altri si sognano. Non somiglia a nessuno e nessuno gli somiglia, per il problemino di cui sopra, ma se continua a parare come in queste prime partite va benissimo così.
Muzi – PalaPorano
Se il primo somigliasse più al secondo non sarebbe male anche se il PalaPorano la tramontana, per sua fortuna, la conosce solo di vista!
I Presidenti Biagioli – Biagioli (aggiunto a posteriori)
C’è tanto di loro, e delle relative operazioni, di mercato e nello staff, in questo bellissimo inizio.
La più riuscita, per ora, è questa:
1 Cognome x 2 Presidenti x 2 Colori = Grande avvio di stagione!
Fine del gioco o meglio, alla Compagnoni, GAME OVER.
Ribadisco i finali, con un po’ di sano orgoglio biancorosso:
USO – Spoleto 5 a NIENTE
Telematica Orvieto Bk – Foligno TANTO a poco
Ho esagerato? Pazienza. Numeri a parte, il campo domenica ha detto questo!
Complimenti, Nicola.
Chiedo,
perche` non ti impegni a trasferire e trasformare la bella immagine, molto pulita, che ti viene spontaneo dare dello sport orvietano, in un impegno diretto e operativo dall’interno delle societa? Sarebbe un forte stimolo alla crescita.
Con grande stima. Roberto Pace
In effetti mi sono concentrato molto sull’aspetto tecnico per cui, a posteriori, ho rimediato al neo sui Presidenti.
L’assenza iniziale, ci mancherebbe, non è stata una cosa voluta.
A proposito di accostamento, sarebbe bello vedere qualche cestofilo in più al calcio e i calciofili al basket, per esempio domenica molti hanno fatto doppietta, e magari anche gli stessi protagonisti che vanno a vedere i colleghi dell’altra disciplina.
Forse chiedo troppo ma in fondo uscire dagli schemi è una caratteristica tipica degli atleti di entrambi i giochi.
Vorrei anche ricordare che hanno vinto l’Azzurra e il Volley maschile.
Peccato per Rugby e calcetto!
“Basket e calcio, calcio e basket. Una rete in comune, facciamo ina per i cestisti, e una palla come amica. C’è chi la tratta con le mani, chi con i piedi e chi la fa girare con la testa seguendo uno schema o il proprio istinto.
Tutti protagonisti legati da un solo, invisibile, filo: quello del talento.”
Menka Profeta di Sport!
Sei un impagabile riferimento orgoglioso, divertente, equilibrato e costruttivo.
Musica e armonia, in mezzo allo strepitio vano di quei polemici – nonchè comodamente anonimi e disimpegnati – soloni di professione, pieni di soluzioni e progetti finchè non si tratta di realizzarli e capaci di ergersi a masanielli di provincia ad ogni accenno di difficoltà, salvo poi essere i primi a saltare sul carro della vittoria quando il vento cambia.
Grazie Nico
Beh sì in effetti Biagioli&Biagioli almeno come assonanza veniva bene!
a parte scherzi, queste sembrano essere le due realtà più seguite e che generano più passione (vedi i tanti commenti…) cercare un punto di sintesi e di avvicinamento, malgrado i km che tocca fare la domenica a chi vuole seguirle tutte e due da Ciconia via di corsa a Porano…, è un’ottima iniziativa.
Si vede che il ragazzo ha studiato, e soprattutto si vede che viene “dalle scuole alte”.
Complimenti Nicola, hai azzeccato tutti gli accostamenti.
Unico neo, credo volutamente, la mancanza delle due figure più rappresentative: I PRESIDENTI.
Analisi impeccabile caro Nik…come sempre….condivido soprattutto l’ultimo punto…..se il Muzi(tramontana a parte)fosse “caldo” come il palaporano…….quella si che sarebbe una bella vittoria…..non solo dell’USO….ma di tutta la città.
……se tutti avessimo la passione che hai dimostrato tu, per i colori cittadini, sportivi e non, sarebbe un “mondo” migliore ! Bravo, Nicola e …Forza Orviet-o/ana !!!