Orvietana in stand by, iscrizione ok ma al momento non si può programmare

L’obiettivo di far ripartire l’Orvietana è stato raggiunto, ma non ci sono le condizioni economiche per programmare la stagione. La prossima settimana si formerà il nuovo consiglio, che rischia di essere uguale al vecchio visto che di ingressi in società per ora non ce ne sono stati. Ridimensionata la portata dei debiti, ma il problema sono le risorse per la nuova stagione.

La riunione di ieri notte in sede, dove peraltro il consiglio non era neanche al gran completo, non ha portato novità consistenti alla situazione dell’Orvietana Calcio. Il consiglio uscente ha garantito l’iscrizione al campionato di Serie D per la prima squadra e ai vari campionati giovanili compresa la Juniores Nazionale, poi il consiglio direttivo si è autosospeso con tutte le cariche da rimettere in discussione e rinnovare. Da qui al 10 luglio dunque saranno stabilite le nuove nomine dirigenziali che rischiano però di essere uguali a quelle vecchie se non ci saranno nuovi ingressi in società, e per ora non ce ne sono stati.

Al momento dunque i problemi dell’Orvietana non sono tanto i debiti pregressi, di dimensioni non preoccupanti fanno sapere ambienti vicini alla società, ma i fondi per programmare la nuova stagione e quindi per acquistare giocatori e garantire la copertura economica allo staff tecnico e a tutto il settore. In queste condizioni ovvio che non si è potuto parlare di scelte tecniche, se non ci sono garanzie nessuno potrebbe accettare la panchina o la maglia da titolare. Ma a preoccupare più che la prima squadra è l’intero settore giovanile, oltre 300 ragazzi che rischiano di non avere futuro se la società avrà problemi. A livello di prime squadre non solo ad Orvieto ma un po’ ovunque si assisterà a forti ridimensionamenti o a fusioni. La società ribadisce che trova difficoltà a interloquire con imprenditori che in teoria non mancherebbero, ma non vogliono non solo entrare a far parte della dirigenza, ma neanche avvicinarsi anche solamente a conoscere questa realtà.

Qualcuno in società continua a definire lontana dal vero quella sensazione che molti hanno avuto di una dirigenza chiusa e che non vuole “mollare l’osso” negando l’ingresso in posizioni determinanti della società, anzi la cosa sarebbe gradita ma come ha dimostrato anche l’incontro andato a vuoto con gli imprenditori, non è tanto l’Orvietana a non volere nuovi soci, quanto i potenziali nuovi soci a non volere l’Orvietana. Dopo l’inevitabile disimpegno per ragioni economiche di uno dei due presidenti, Roberto Biagioli, l’Orvietana si è trovata quasi senza alternative, l’impegno di Moneti ha garantito la scorsa stagione, ma ora mancherebbero le condizioni minime per programmare la nuova annata sul lato tecnico. L’impegno di Biagioli poi non è solo rimpianto per la copertura economica, ma anche per tutta la gestione, quasi aziendale, che l’imprenditore aveva dato a tutto il sistema.

La prossima scadenza è il 12 luglio giorno dell’iscrizione e giorno in cui le società che presentano domanda devono comunicare alla Federazione l’organigramma societario. Per l’iscrizione, come detto, nessun problema, quindi nei prossimi 10 giorni si lavorerà per ridefinire i ruoli in società sperando sempre in qualche novità dell’ultima ora.

Solo successivamente si potrà cominciare a parlare di allenatore, giocatori e protagonisti in campo, per ora le indiscrezione danno sempre favorito il nome di Fatone come tecnico della prima squadra, ma Fatone accetterà solo se gli sarà possibile formare una squadra, sì ricca di giovani, ma costruita attorno ad almeno tre o quattro elementi di categoria, magari umbri, magari non di primissima scelta, ma comunque esperti. Fatone in caso pescherebbe tra i suoi vecchi compagni di squadra della Pontevecchio, non solo per i giocatori ma anche per qualcuno dello staff tecnico. Per la panchina della Juniores Nazionale invece sembra scontato il nome di Danilo Porcari. Ma tutto ovviamente sarà formalizzato dal nuovo (o vecchio…) consiglio direttivo ancora tutto da ridefinire.