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Concluso il progetto “Pianeta Acqua” alle medie di Ciconia

Presso la Scuola Media Scalza Signorelli, a Ciconia, è stata premiata l’alunna Asia Maurich Novelli della II B che ha svolto una esauriente relazione, ricca di considerazioni personali, sulla visita guidata che le seconde classi hanno effettuato, come tutti gli anni, nell’ambito del progetto “Pianeta acqua”, presso il Laboratorio Ittiogenetico di Terria, in Valnerina. Dalla relazione si evincono gli scopi e le finalità di tale iniziativa.

Per la sua relazione, ritenuta la migliore, Asia è stata premiata con materiali offerti dalla Lenza Orvietana Colmic Stonfo che ha accompagnato gli alunni nella visita offrendo la propria consulenza in materia di pesca e di Educazione Ambientale.

“ La gita a Terria

Finalmente, il primo marzo, abbiamo fatto la nostra prima, divertente e vera gita a Terria, più precisamente per fare un laboratorio ittico. Siamo usciti alle 8.00. Eravamo due classi: la IIA e la II B. All’andata, con il pullman, ci siamo divertiti molto: abbiamo visto anche un film!!!

Il viaggio è durato circa un’ora e mezza – due ore. Quando siamo arrivati siamo scesi, abbiamo preso gli zaini e abbiamo fatto merenda.

Questo posto si trova al lato della strada e vicinissimo al fiume Nera. E’ un edificio con la forma circolare ed ha delle vasche con dentro delle trote di tutte le dimensioni. Ci hanno fatto entrare in una stanza con un proiettore dove ci hanno spiegato alcune cose per introdurci al tema di cui avremmo parlato. Per cominciare ci hanno spiegato cos’è un BACINO IDROGRAFICO (una conca) e ci hanno fatto vedere i 5 bacini idrografici della nostra zona : bacino del Paglia, bacino del Tevere, bacino del Nera, bacino del Nestore e bacino del Chiascio-Topino.Subito ci hanno detto le cose essenziali de Nera: nasce dai Monti Sibillini, sfocia nel Tevere, è lungo 125 chilometri ed ha un bacino di 4200 Kmq.

Per finire la spiegazione abbiamo parlato dell’ECOSISTEMA FIUME: i suoi componenti sono:

componenti non viventi(acqua, aria, suolo) e componenti viventi(pesci, macroinvertebrati, vegetazione). Ogni pesce è abituato a vivere in un’acqua di determinata temperatura, per esempio le trote sono animali a sangue freddo, quindi sono abituate a vivere in acque fredde. L’acqua, infatti, ha una CAPACITA’ TERMICA, cioè riesce a trattenere il calore. Di queste cose si occupa l’ECOLOGIA, la scienza che studia gli organismi viventi in relazione all’ambiente in cui vivono: Tra gli organismi possiamo interessarci di quattro categorie: neustos (vivono nell’interfaccia aria – acqua); necton, pesci; benthos, macroinvertebrati; periphites, vivono attaccati alle foglie(muschi, batteri).

In una zona longitudinale, in un fiume, diminuisce la pendenza, la velocità della corrente, la granulometria (i sassi diminuiscono) e ossigeno disciolto, mentre aumentano la temperatura, la portata di acqua, la torbidità ed i sali disciolti.. I fiumi si dividono in tre zone: zona superiore a salmonidi, zona del barbo (ciprinidi), zona della carpa (con acque stagnanti) limnofili, ciprinidi.

In estate c’è una maggiore crescita di pesci perché la temperatura è alta, invece in inverno, visto che la temperatura è più bassa, c’è una minore crescita di pesci.

Dopo ci hanno divisi in due gruppi: II a e II B. Noi, II B, siamo andati con una operatrice bionda ed abbastanza alta, in una stanza con delle vasche piene di piccole trote. L’acqua dove esse nuotavano non era acqua normale, ma era l’acqua del fiume Nera che aveva la giusta temperatura per loro. Poi siamo andati fuori e l’operatrice ci ha fatto vedere due trote; per prenderle con le mani ha dovuto dare ad ognuna di esse, una sostanza, che si scioglieva nell’acqua, che l’ha fatta addormentare. Poi l’ha presa sulle mani e ci ha spiegato alcune cose: hanno più di sei code; hanno delle macchiette rosse; per vedere se sono maschi o femmine bisogna guardare la bocca, normale nelle femmine, nei maschi, invece, ha un rilievo sul labbro inferiore ( le trote che abbiamo visto erano un maschio ed una femmina). Poi siamo andati a vedere altre trote nelle vasche lunghe all’aperto. Quando è tornato l’altro gruppo abbiamo fatto cambio, la IIA è andata con la signora bionda , invece noi, IIB, siamo andati con un’altra operatrice che ci ha portati al fiume Nera lì vicino. Poi ci ha detto che avremmo pescato i macroinvertebrati , che sarebbero degli organismi di cui si nutrono le trote, più precisamente sono larve ed insetti.

Ci ha dato un contenitore con una retina e delle pinze; con il contenitore dovevamo prendere dal letto del fiume dei sassi con terra e dovevamo cercarci i macroinvertebrati ; poi, con delle pinzette, quando li trovavamo bisognava metterli in un recipiente. Naturalmente non ci siamo bagnati, perché restavamo sulla sponda.

Durante questa attività mi sono divertita di più, probabilmente perché eravamo noi che dovevamo fare e quindi coinvolgeva tutti.

Dopo un po’ siamo tornati indietro e siamo tornati nella stanza con lo schermo dove ci hanno spiegato alcune cose sui macroinvertebrati. I macroinvertebrati sono visibili ad occhio nudo. Il loro processo di riproduzione si divide in sei parti; le uova vengono deposte su una foglia, la massa ovigera cade in acqua, le larve crescono in un astuccio larvale che diventa la loro casa, la pupa esce dall’acqua, la pupa matura, la pupa depone le uova ed il ciclo ricomincia. I macroinvertebrati si dividono in PLECOTTERI, EFEMEROTTERI, GAMMARIDI, TRICOTTERI, SANGUISUGHE.

I Plecotteri sono insetti che hanno sei zampe, per attaccarsi alle rocce, e tre code. Si chiamano così perché hanno le ali ripiegate una sull’altra, infatti Plecottero in greco vuol dire ali intrecciate.

Gli Efemerotteri hanno tre code e sei zampe e nella parte dell’addome hanno le tracheobranchie. I Gammaridi hanno più di sei zampe e sono muniti di ventose. I Tricotteri si costruiscono una casa

, chiamato astuccio, unendo con la loro bava i sassolini. L’astuccio è utilizzato anche per mimetizzarsi e per la protezione. Ci sono anche alcuni Tricotteri che non utilizzano la bava per costruirsi la casa ma per cacciare. Le sanguisughe hanno due ventose che permettono loro di non essere trasportate dalla corrente: Infine abbiamo fatto un calcolo: abbiamo sommato tutti i macroinvertebrati e abbiamo tratto delle conclusioni: 3 Plecotteri, quattro Efemerotteri, due Tricotteri, due sanguisughe, una larva di dittero. Visto che ne abbiomo trovati più di 11, allora abbiamo calcolato che in quella parte del fiume Nera le acque sono pulite .

Poi siamo usciti dalla stanza, abbiamo salutato le Signore ed accompagnati dalla Prof. Custodi, dal Prof. Cocucci e dala Prof. Cargioli siamo tornati a scuola con il pullman e siamo arrivati a scuola dopo circa un’ora e mezza. Eravamo un po’ stanchi ma divertiti.”

 

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