Gianni Moneti non abbandonerà del tutto Orvieto, però tiene a precisare: “La Società deve cambiare modo di fare le cose, se uno è socio deve acquistare delle quote, altrimenti la domenica paga il biglietto come tutti”.
Sono continuati i rapporti e gli incontri tra Gianni Moneti e il presidente del Perugia Damaschi, ma il patron di Sigma supermercati è stato anche contattato da altre società professionistiche. Moneti è voluto tornare però sull’Orvietana mettendo in chiaro il suo pensiero:
“Perugia? Forse, vedremo, per ora ci sono stati solo contatti, ma tengo a precisare che ovunque andrò a finire continuerò a dare una mano all’Orvietana, magari in forma ridotta, ma resto sempre amico di questa piazza, tengo a precisare che non mi sono allontanato per chissà quali ambizioni, ma perché il progetto non è chiaro. Speriamo che ora il Sindaco, non tanto quanto amministratore della città, ma come persona influente, possa convincere alcuni imprenditori ad appoggiare la società. Ma la società deve cambiare modo di fare, ci deve essere un’organizzazione diversa, anche sul settore giovanile, se vogliono attrarre nuove forze, chi sarà socio dovrà acquistare le azioni, proporzionalmente alle proprie possibilità, e poi solo chi ha le azioni può avere potere decisionale. Invece qua girano personaggi che già stanno cominciando a contattare i giocatori per la prossima stagione senza avere possesso di quote societarie. Se uno è socio deve esserlo sul serio, altrimenti è un appassionato come tanti e la domenica, per come la vedo io, se viene allo stadio paga pure il biglietto. Se l’Orvietana entrerà in questa nuova ottica, avrà la possibilità di avvicinare nuovi sponsor e nuovi personaggi, altrimenti sarà difficile risolvere i problemi”.
Marco complimenti mi ha dato una bella risposta…oppure invece di mandarlo da un’altra parte la società dovrebbe capire(come ha fatto)che allenare i giovanissimi non è come allenare gli adulti. Stiamo parlando dell’ORVIETANA CALCIO che milita in serieD e non della squadra dell’oratorio. Comunque capisco il Sig.Moneti quando dice che fare calcio ad Orvieto è complicato(e se ne và).
Possibile che sempre vengono fuori questi attacchi?
Io non giudico nessuno di chi commenta,siamo in un paese democratico,ci mancherebbe altro, anche se non nascondo che attacchi del genere siano estremi.
Prender parte al dibattito, oggi mi riesce con fatica, visto la vittoria di ieri sera e visto la stagione appena terminata in modo positivo.
Che gente non sia migliorata mi sembra molto strano,se ripenso a gente come Luca Pelosi,Davide Pelosi,Riccardo Uderzo,Antonio Ammendola etc etc visti ad Agosto in preparazione a Castel giorgio…bhe rimango senza parole.
Tornando all’incontro con la Giorgio Taddei,le cose vanno spiegate e raccontate in modo realistico ai lettori.
Allora ,la Giorgio Taddei schierava ben 6 ragazzi nati nel 1996 , tra cui Nonni e Sanseverini che hanno preso parte al campionato Giovanissimi Nazionali mentre noi schieravamo come al solito ben 4-5 ragazzi nati nel 1997.
Rispetto ogni commento a condizione che siano realistici.
Comunque ognuno di noi,ogni stagione avrà sempre qualche cosa che non gli sia andata a piacimento ed è giusta la critica … non estrema ,in quanto, deve sempre essere il più possibile costruttiva.
Mi pare che finalmente dopo tanti commenti dove ci girava intorno è riuscito a mettere in chiaro il suo pensiero: ce l’ha con Porcari, bastava dirlo subito non c’è nulla di strano se una persona giudica l’operato di qualcuno, ammesso che abbia le carte in regola per farlo e questo non lo sappiamo visto il suo anonimato. Io non me la sento di giudicare un allenatore la cui squadra la avrò vista sì o no 5 volte in stagione, però i risultati non mi sembrano scadenti e anche se non dovrei fermarmi solo a quelli, qualcosa vorranno pur dire. Conosco poco Porcari, giusto perché lo avrò intervistato un paio di volte, conosco meglio Alessandro Torroni, ad ogni modo per fortuna se uno pensa che un giovane calciatore non riesca a crescere in una scuola calcio, può sempre iscriverlo a un’altra, sia a Orvieto che nei dintorni non ne mancano di certo.
P.S. a Terni i giovanissimi non hanno battuto la Ternana ma il Giorgio Taddei che schierava quasi tutti 97 e quel giorno in panchina c’era Torroni
Marco anche Lei cade nella trappola dei risultati?Ma se abbiamo giocato contro squadrette dell’oratorio. Sa quanti di quei ragazzi non vorrebbero piu essere allenati da Porcari? I ragazzi non sono migliorati in niente,ne tecnicamente ne tatticamente(basta parlare con gli allenatori che li hanno allenati lo scorso anno e sentire cosa dicono quando li vedono giocare dopo un anno di Orvietana).Alcuni dirigenti sanno queste cose ma non possono fare niente perche? Se il mister è cosi bravo come mai non lo riconfermano?
Confrontandomi con i colleghi che seguono il calcio nelle altre città della nostra regione, le lamentele che sento qui a Orvieto sono più o meno le stesse di altrove. Io non sono dentro lo staff dell’Orvietana e non conosco tutte le dinamiche, se la scelta dei tecnici è solo dall’alto come dice lei e ci fossero altri tecnici meritevoli a spasso alla fine a rimetterci sarebbe solo il movimento e quindi l’Orvietana stessa. Intanto proprio questi giorni i Giovanissimi guidati dal duo Porcari Torroni sono arrivati in finale al torneo di Terni vincendo tutte le partite (battendo anche la Ternana) dopo non aver sfigurato nel Frustalupi dove furono fermati solo dal Perugia. Aspettiamo comunque risposte sui metodi da chi di dovere, non sono certo io a doverle dare, ma temo che ora siano tutti affaccendati verso altri problemi ben più grossi!
Marco scusami ma il tuo discorso non regge… si trovano allenatori bravi e preparati che lavorano e allenano per passione pure loro, ma che purtroppo non son protetti dall’alto.. non bisogna cercare professionisti… prendi l’organigramma degli allenatori del settore giovanile di quest’anno e chiama l’A.I.A.C e senti quanti di loro frequentano regolarmente i corsi di aggiornamento e di confronto da loro organizzati (che in teoria sarebbero obbligatori)…. il continuo aggiornamento è importante, lo stare al passo con i tempi… C’E’ TANTA ,TROPPA PRESUNZIONE!
Non mi pare di aver usato l’aggettivo “florido” in alcun commento, a me sembra solo che rispetto al passato qualche passo avanti si è fatto, poi come dice lei ci saranno pure queste situazioni peraltro difficili da scardinare considerando che tutto si basa sulla passione e pochi o nessuno fanno questo per mestiere, anzi in molti casi sacrificano il proprio vero mestiere per dedicare tempo a questa passione. Se avessimo dirigenti e allenatori professionisti (nel senso che campano solo di questo mestiere, con una società che paga loro gli stipendi e con loro che non avrebbero altre occupazioni fuori dall’impegno nel settore giovanile) allora sarebbe un altro discorso, ma sappiamo tutti che non è possibile. Comunque, ripeto tutto è migliorabile.
Marco in parte La seguo però mi chiedo:cosa Le fà pensare che il settore giovanile attuale sia cosi florido? Non le viene il dubbio che certi allenatori e dirigenti che gravitano nelle squadre giovanili lo fanno solo perchè PROTETTI dall’alto? Possibile che nessuno si chieda quanti dei ragazzi che sono in questo momento nel sett giovanile siano migliorati? E perche? Il settore giovanile si mantiene vivo solo grazie alla immensa passione di alcuni(Torroni,Fringuello,Maggi..ecc
Io penso che se nel passato, quando c’era qualche soldo in più, si siano prese certe decisioni sui giovani, i responsabili di quelle scelte, giuste o sbagliate che fossero, non possono che essere le persone dello staff tecncico (allenatori e direttori sportivi / generale) la società avrebbe sempre avuto da guadagnare a giocare con i giovani del posto, ma se poi l’allenatore o i suoi consiglieri più stretti non glieli faceva giocare… Basta vedere cosa è successo negli ultimi mesi ad esempio con Crisanti, una sola presenza con Marini, sempre titolare con Fiorucci e non perché prima l’Orvietana voleva spendere i soldi e poi risparmiare, ma solo per scelte tecniche, legittime, degli allenatori. Secondo me anche se a piccoli passi qualcosina è migliorato nel settore giovanile, ora il problema è trovare quella giusta mentalità anche di tipo imprenditoriale che serve per mantenere una squadra di calcio a questi livelli. Gianni Moneti ha lanciato un sasso nello stagno, speriamo che qualcuno ripeschi quel sasso e che quello stagno non si trasformi in palude.
Marco tu hai ragione citando i nomi di questi ragazzi di orvieto che giustamente stanno dimostrando di meritarsi la categoria.. ma è solo da pochissimo tempo che si punta su di loro.. forse perchè non ci sono piu’ soldi di prima??.. e prima accadeva che la rosa era al 90% tutta da giocateri che provenivano da fuori…
.. il futuro è a rischio e ne siamo tutti consapevoli.. e la domanda è .. come mai Moneti se ne va e non rimane??… e tante cose che lo hanno spinto a lasciare Orvieto sicuramente non può e non vuole dirle..
Come in tutte le cose, anche nel settore giovanile, tutto si può migliorare, ma bisogna dire che mai come quest’anno hanno giocato in prima squadra molti ragazzi che si sono formati nel vivaio della società. I nomi sono tanti: Pasquini, Nulli, Frizzi, Crisanti, Muccifori, tanto per limitarci a chi ha esordito in questi ultimi due anni (e tralasciando i vari Nuccioni, Ingrosso e compagnia sempre prodotti del settore giovanile orvietano). Sui metodi possiamo stare qui a discutere e se persone come Rino che sembrano avere idee molto chiare possano dare una mano ben vengano. Ma qui ora è a rischio la stabilità della società, dalla prima squadra alla scuola calcio dei bambini di 8 anni, con anche tutti gli aspetti sociali che ci stanno dietro. Aspettiamo di vedere se ci sarà una risposta da parte degli imprenditori, ma mi aspetterei di vedere anche una reazione dagli appasionati, dai tifosi e anche dai tanti ragazzi che vogliono proseguire a migliorarsi e a imparare calcio vestendo la maglia biancorossa. A me invece inquieta tutto sto silenzio.
Per quanto riguarda il settore giovanile, bisogna capire che per farlo in un determinato modo bisogna inserire persone preparate, che si aggiornano e che lavorano su un progetto comune condiviso da società e allenatori… Bisogna finirla con favoritismi verso amici, parenti che sono rimasti agli antipodi di questo sport.
Si deve cominciare a lavorare sul singolo giocatore, sulla sua crescita individuale per riuscire a tirare fuori il meglio da ognuno.. e non guardando classifiche dove poi alla fine quello che rimane di un gruppo di ragazzi e’ il nulla!…
Il settore giovanile le dell’Orvietana raccoglie ragazzi che provengono da Orvieto, Fabro, Bolsena, Acquapendente ecc… ma è possibile che non si riesce a tirar fuori giocatori che possano fare la serie D?!?…io qualche domanda me la farei.. vedendo poi i giocatori che prendiamo da fuori, che paghiamo profumatamente veramente si rimane senza parole!
Quello di cui parla il sig. Moneti, per chi è al dentro delle cose, non è niente di nuovo; che ci siano persone che non mettono un euro e che addirittura, prendono decisioni di fondamentale importanza per tutto quello che riguarda la società (per interessi personali e non della società orvietana calcio), scelta giocatori, scelta allenatori ecc.. è qualcosa di vergognoso e scandaloso.. Il sig. Moneti ha messo pubblicamente alla luce del sole quello che altri imprenditori che hanno finanziato l’orvietana calcio negli anni passati non potevano dire pubblicamente, ne abbiamo persi parecchi di personaggi lungo il corso degli anni sempre per questo motivo.
Ognuno deve pensare al proprio ruolo all’interno della società.. e non utilizzarla per scopi puramente personali…
Io sono un tifoso dell’Orvietana e voglio solo il meglio per questa società… la decisione di Moneti di rimanere come sponsor è qualcosa di folle visto dall’esterno dopo le sue parole, ma da quanto possiamo vedere è l’unica ancora di salvataggio.
Sempre FORZA USO!..
Non vedo controrepliche da parte della società… mah speriamo che stiano lavorando per farci vedere calcio anche l’anno prossimo
Concordo pienamente con il Sig. Moneti, se l’Orvietana vuole disputare un campionato semi professionistico come l’Interregionale, dove per la maggior parte dei giocatori è l’unico mestiere e di conseguenza unica fonte di reddito, é bene che la società cominci a ragionare in maniera professionistica soprattutto per quanto riguarda i bilanci e le competenze nell’organizzazione della stessa. Solo l’unione di intenti di chi è veramente interessato all’Orvietana può risolvere il problema.
….se nel pollaio ce so’ troppi galli a canta’ non se fa mai giorno…….
sono d’accordo con moneti,vorrei sottolineare che per quello che riguarda il sett giovanile che non tutto è oro quello che luccica. basta con gli insulti sui forum
mi sembra tutto chiaro quello che ha detto il signor moneti..e mi sembra anche giusto…chi vuole mettere parola è giusto che aiuti anche a livello economico l’orvietana…!!per quanto riguarda il settore giovanile nn è che è l’unica cosa positiva..diciamo che è stato fatto un buon lavoro..
gia abbiamo fatto fatica quest’anno pensa l’anno prossimo…
Certo che coi tempi che corrono farsi sfuggire uno come Moneti che ancora dice di voler aiutare l’Orvietana senza che poi ottenga nulla in cambio se non un po’ di visibilità che comunque non credo gli serva, è da folli!
CONCORDO CON IL SIG MONETI!!!!!!!!!!!!
Certo che se appena raccogliamo un intervento, il “dibattito” si incentra subito sulle offese reciproche perdendo completamente il senso delle parole di Moneti su cui si potrebbe discutere tanto, il quadro è piuttosto sconfortante.
CARO //IO ,IO POTRO’ ANCHE NON SAPER LEGGERE MA TU SICURAMENTE NON SAI SCRIVERE ( VEDI LE DOPPIE)
caro xxxxxx vedo che hai capito tutto complimenti ma sai leggere l’italiano ? che centra il settore giovanile? sarcasmo demenziale e vittimismo inutile e logoroico
ALLA FINE DEL SALMO RIE’ COLPA DEL SETTORE GIOVANILE , UNA DELLE POCHE NOTE POSITIVE DI QUESTA STAGIONE MA………..!!!!!