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Orvietana: Moneti pronto a lasciare? “A Orvieto non ci sono le condizioni per progetti ambiziosi”

Lo sponsor, ora attratto anche da realtà professionistiche, aveva Orvieto come prima scelta, ma non ha trovato patner. Si sarebbe riproposto quindi lo stesso budget della stagione appena conclusa. “Non voglio un altro anno di sofferenza” – dice Moneti – o si trovano altri imprenditori pronti a triplicare il budget per provare a fare un campionato di vertice o la cosa non mi interessa”. Ma senza Moneti ora è a rischio la permanenza in Serie D. Gli sviluppi tutti ancora aperti. Il presidente Paci prova a trattare.

Dopo quella delle festa promozione, c’è stata un’altra cena martedì scorso tra la squadra e i dirigenti che ha suggellato il definitivo rompete le righe. Chiusa ufficialmente la stagione, più che la cena è stato il dopo cena a farsi interessante. La dirigenza si è riunita per fare il punto della situazione e tutti i nodi sono venuti al pettine.

Il main sponsor Gianni Moneti (nella foto) avrebbe proposto progetti definiti “troppo ambiziosi” dalla società, troppo ambiziosi in quanto non si troverebbero i fondi per sostenerli e Moneti da solo non vuole essere lasciato. Considerando anche lo sforzo economico che serve per ripianare il bilancio, senza i patner che Moneti cercava, il budget per la prossima stagione sarebbe stato lo stesso di quella appena conclusa, ma a questo punto Moneti non sarebbe più interessato a un altro anno di sofferenza. Il problema ora è che senza Moneti non si arriverebbe più neanche alle risorse minime.

Tutto è ancora aperto, forse Gianni Moneti indirà una conferenza stampa a inizio prossima settimana per chiarire il suo pensiero, non si sa se sarà l’ultimo tentativo di gettare il sasso nello stagno per cercare di smuovere ancora chi non ha risposto al suo appello. Sta di fatto che le risorse del patron della Sigma e le difficoltà che ci sono a Orvieto hanno subito ingolosito molte realtà professionistiche dell’Umbria, del Lazio e della Toscana per avvicinare Moneti e anche parte dello staff tecnico dell’Orvietana.

Seguiremo tutta la vicenda,  a questo punto assumono un nuovo significato le dichiarazioni del dg Paolo Lanzi che giorni addietro aveva scritto una lettera dove paventava tutti i problemi e dove si diceva che in caso non si sarebbero ottenute risposte, si sarebbe dovuto capire che il calcio di questi livelli Orvieto non se lo può più permettere.

Intanto sembra che il presidente Alessandro Paci stia cercando di far tornare sui suoi passi Moneti, le dichiarazioni del presidente sono state chiare e sono un mezzo grido di allarme: “E’ giusto avere ambizioni, ma non si può avere tutto subito, per quanto riguarda gli eventuali nuovi ingressi in società bisogna cercare nuovi canali, i soliti ormai sono saturati”. La decisione definitiva dovrebbe essere presa nei primi giorni della prossima settimana, poi probabilmente Gianni Moneti spiegherà tutto in una conferenza stampa.

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16 Comments

  • Jimmy

    @Marco Gobbino

    Caro Marco, questo è il Tuo pensiero, secondo me non è affatto così;
    secondo me non si tratta di lavare i panni sporchi nella propria casa, come Tu sostieni, si tratta solamente di rispettare gli altri e le decisioni importanti che devono affrontare.
    Io purtroppo sono troppo conservatore e queste aperture mentali non me le posso permettere, ma sicuramente sbaglio io che non sono un giornalista, per me la notizia è solamente quella vera, il fatto successo e non quello che forse avverrà .
    Comunque se questo è il modo di fare informazione, lo accetto, per me è solamente un creare ulteriore disagio a chi, in queste ore deve decidere il da farsi .
    Secondo me, lo ribadisco, alcune volte sarebbe meglio attendere qualche ora per la notizia invece di scrivere per “vox populi”, dando adito a riflessioni e/o commenti fuori luogo .( ma io sono un conservatore )

    Grazie e scusami per l’intrusione

    un abbraccio

    Jimmy

  • walass

    Basta con bilanci, sponsor, politica, lettere, ultimatum e… .
    Perchè non lanciamo una sottoscrizione molto ambiziosa,
    ” 1.000 TIFOSI per l’ORVIETANA “,
    dove ci impegniamo ad acquistare un abbonamento triennale di, tanto per indicare una cifra, €. 300,00?
    Unica condizione, a chi verrà a chiedere
    l’”U.S.O.” di questi soldi,
    sarà semplicemente di guardarci in faccia.

  • Marco Gobbino

    Caro jimmy,
    come ho scritto nel precedente commento, avevo dei dubbi se pubblicare o meno, ma ormai anche se Orvietosport se ne stava zitto (e tendenzialmente non ci vuole stare…) giravano troppe chiacchiere che bastava farsi un giro per il corso per rendersi conto che la notizia fosse praticamente già online sotto forma di voci più o meno infondate. Nel pezzo io non ho fatto altro che raccogliere le parole di Gianni Moneti e del presidente Alessandro Paci, parole quelle che invece non giravano per il corso! Quindi ho pensato che, visto che tutti ne parlavano, era il caso di fare un po’ il punto della situazione dando voce ai protagonisti. Così le chiacchiere sarebbero pure proseguite e anche aumentate, ma almeno commentando le parole di Moneti e Paci e non i sentito dire. Questa storia di “non dite niente risolviamo tutto da soli poi alla fine scrivete” è proprio uno dei mali dell’Orvietana, che avrà pure personaggi come quelli ricordati appassionati e che si espongono in prima persona e dai quali non si può prescindere, ma che poi quando si trova a cercare nuovi sostenitori, nuove forze e nuovi appoggi ha difficoltà ad essere “attraente” anche per questi atteggiamenti di poca apertura verso l’esterno.

  • fava di fuca

    è anche vero che non si puo’ pretendere che l’Orvietana faccia per forza la Serie D…. invece di chiudere ogni stagione con il tormentone “non ci sono i soldi…forse è a rischio l’iscrizione..”( so 10 anni che se sente sta musichetta) sarebbe forse il caso di accettare le cose come sono e se fosse proprio vero che non ci sono i mezzi evitare di fare il passo piu lungo della gamba e stare al passo con le proprie possibilità…magari una soluzione POTREBBE essere potenziare il settore giovanile come fanno le società lungimiranti ,con tecnici preparati e investire su ragazzi anche non del comprensorio…poi io la penso cosi’….se nel frattempo la squadra retrocedesse almeno avrebbe una situazione finanziaria tranquilla almeno..

  • jimmy

    Caro Marco (Gobbino),
    vorrei intervenire nel merito, solamente per dirti che mi trovo in disaccordo con te sulla decisione di aver voluto pubblicare questo articolo .
    Penso che la cosa non sia ancora matura e che le decisioni definitive non siano ancora prese quindi, secondo me, ogni commento o riflessione in questi momenti tesi, sono da considerarsi fuori luogo .
    Prima di salutare, vorrei ricordare a “ceccoangiolieri” che “saccoccione” ed il “taraschi”,come li chiama lei, nel bene e nel male ci sono sempre stati all’Orvietana e sempre ci saranno, ormai l’USO è nel loro DNA e che, sempre secondo il mio umile parere, potrebbero capirci di pallone piu’ di molti personaggi che militano in questa categoria, quindi per favore non tiri in ballo persone che, mettendoci del proprio ogni anno si sacrificano e soffrono (ma veramente) per la nostra amata Orvietana .
    “…che piove o ci sia il sole noi saremo qua’, a fare il tifo sempre ogni domenica….la fede BIANCOROSSA non si spegne mai…..”

    Un saluto

    Jimmy

  • Marco Gobbino

    Infatti è proprio quello che molti in società hanno detto, 800 mila per Orvieto non si troverebbero mai, ma questo punto si rischia di non trovarli nemmeno per fare la serie D, niente drammi per carità se uno non riesce a stare a un livello è giusto che scenda, ma io volevo solo sottolineare le poche o nulle (finora) risposte a questo appello. E questo mi fa temere anche per gli altri sport, perché vede Moneti a Orvieto non mi risulta sia venuto per cercare visibilità o interessi ma solo per passione. Ha amici, conoscenti, ha sempre fatto calcio e ha provato a farlo anche qui. Non so se gli altri sport riescano ad attrarre simili personaggi, e sentendo l’aria che tira, a parte un paio di situazioni, non mi pare che i finanziamenti arrivino in massa. Anzi… Qui a Orvieto abbiamo tante realtà sportive, alcune hanno trovato la giusta dimensione e riescono a sopravvivere anche con buoni risultati, altre sembrava che la avessero trovata ma ora devono ridiscuterla. Abbiamo un potenziale incredibile dal punto di vista sportivo in questa città ma pochi sembrano accorgersene. Sarebbe bello se come dice Marco, qualcuno magari deluso dal calcio investisse anche da altre parti, ma temo che la minore visibilità purtroppo degli altri sport (lo so è una questione culturale difficile da risolvere!) possa al massimo far cadere qualche briciola. Spero di sbagliarmi e magari di venir smentito nelle prossime ore sia nel campo calcistico che degli altri sport, di squadre e non. Ma temo che tiri una brutta aria.

  • fra

    Beh non mi pare che a Orvieto si possa fare l’azionariato popolare… Visto che si arriva a malapena a 300 presenze allo stadio di media (a parte gare particolari) manco con mille euro a tifoso ce la faremo!

  • marco

    grazie direttore per la sua risposta e per la sua precisazione.
    Comunque per me Orvieto non può spendere 8000000 euro per la squadra di calcio che bene o male tutte le città medio piccole hanno e tutto sommato fare la serie D sarà pure un bel traguardo ma non si può dire eccellere nello sport. Quindi le piccole città come la nostra dovrebbero favorire sport alternativi che richiedono meno denaro per raggiungere livelli di eccellenza, non una serie D di calcio. In più aggiungo che se in passato ci sono state gestioni fallimentari, come è stato più volte scritto, bisogna pagare per i propri errori e riflettere per gestioni future molto molto più oculate.
    Quindi basta con queste lacrime da coccodrillo, anche perchè credo che molti che in passato hanno preso decisioni nella società sono sempre al loro posto ancora oggi…quindi…
    Concludo dicendo che se ci sono i soldi si farà il campionato di serie D, altrimenti si scenderà al livello che Orvieto si può permettere senza dover dare colpa ad imprenditori che sono stanchi di investire in squadre che sono tutt’altro che esempi di gestioni oculate!

  • LUCA

    LA COLPA DEI TANTI DEBITI è STATA LA MAL GESTIONE DELLE PRECEDENTI SQUADRE, SOLDI SU SOLDI PER FARE CHE??????…….. SOLO E SEMPRE L’ORVIETANA

    nb: commento modificato dalla redazione. gradiremo evitare le accuse personali, grazie

  • Marco Gobbino

    Gentile omonimo, magari lo scorso campionato avesse avuto quelle cifre! erano circa un terzo! Quelle cifre (700-800 mila euro) è proprio il budget che vorrebbe raccogliere Moneti per il suo progetto! Invece qua si fatica ad arrivare ai 300 mila… e senza Moenti manco quelli! e comunque in serie D se si tolgono le eccezioni tipo Perugia quest’anno ecc, ci sono più città più piccole che più grandi di Orvieto. Ho fatto quasi tutte le trasferte quest’anno solo Città di Castello, Terni, Perugia e Spoleto erano realtà più grandi!

  • marco

    senza dubbio si deve apprezzare lo sforzo di un imprenditore che vuole investire in progetti per la nostra città, però secondo me si deve pur capire che Orvieto è una città piccola che non ha la possibilità di fare categorie semi professionistiche che hanno dei costi enormi…voglio dire è bello dire aiutiamo l’Orvietana per fargli fare un campionato di vertice, ma ha senso chiedere ad una città piccola sacrifici di 700-8000000 euro(ho inventato una cifra, ma non credo che sia tanto differente, molto probabilmente è inferiore a quella utilizzata per fare il campionato scorso….)per il calcio?per fare la serie D? ha senso?
    secondo città piccole dovrebbero investire su altri sport dove non sono richiesti simili budget e dove con questi soldi si potrebbe veramente eccellere fare davvero una serie A…quindi signori io credo che ad Orvieto ci si debba ridimensionare molto e fare i passi secondo le proprie gambe….
    Io chiedo a presidenti di altre società non calcistiche voi con il budget dell’Orvietana fareste campionati dilettantistici? Sicuramente no e magari Orvieto avrebbe squadre in campionati professionistici che magari porterebbero ad Orvieto molta più pubblicità che un “banale” campionato di serie D…la rinascita per la città Orvieto deve ripartire da altri sport non dal calcio!
    grazie per avermi fatto esprimere la mia idea!

  • Marco Gobbino

    Visto che ancora tutto può succedere (a quanto pare Moneti è disposto ad attendere ancora fino a lunedì o martedì prossimi) ero intenzionato in un primo momento a non scrivere questo pezzo e ad aspettare le decisioni finali, ma ormai le chiacchiere, le voci corrono da tempo e sono arrivate anche alle redazioni dei giornali, non solo le voci che riguardano il futuro incerto dell’Orvietana calcio, ma soprattutto quelle legate al futuro di Moneti visto che c’è chi lo vuole all’Arezzo, chi al Perugia o al Foligno al Grosseto se non addirittura in società ancora più importanti. Voci appunto, di ufficiale nulla. Però quello che resta desolante è il silenzio che si è creato attorno a questa possibilità che ancora c’è per fare calcio di un certo livello a Orvieto. Ora, anche per i commenti, mi concetrerei su questo, ovvero ma ci sta ancora qualcuno a cui interessa il calcio? Non solo a livello imprenditoriale, ma anche come tifosi, appasionati eccetera. Chiaro che tutto non va visto solo nell’ottica della prima squadra, ma soprattutto di settore giovanile che impegna centinaia di ragazzi che anche se non diventeranno campioni, anche se non si può mai dire, quantomeno sono tolti da tante altre distrazioni molto più pericolose.

  • ceccoangiolieri

    Bene siamo riusciti a far scappare anche Gianni Moneti,ora manca che vada via anche il Dott. Lanzi e ci troviamo a fare la squadra con SACCOCCIONE e il TARASCHI,ma ad Orvieto interessa veramente il calcio? Se si perche’ non si trova una soluzione? Abbiamo osannato tanto Mortolini il top 11 squadre importanti con nomi come Miani,D’Ambrosio e poi se e’ come si dice che ci sono tanti debiti, non era meglio se questi se ne stavano a casa?
    Il giocattolo si e’ rotto ora i fenomeni devono almeno vergognarsi,rimane di buono un settore giovanile con tanti ragazzi, si ripartira’ da quello lasciando lavorare le persone che lo sanno fare e che vivono in umilta’.
    Una volta a Roma,diversi anni fa i romani fecevano l’elemosina davanti San Pietro per salvare la AS Roma che non aveva piu’ i soldi, tra queste persone c’era anche un ex giocatore dell’Orvietana,vorra’ dire che anche per l’Orvietana faremo uguale l’importante che non li fate amministrare poi al TARASCHI o a SACCOCCIONE se no sarebbero guai.

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