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A pochi giorni dal verdetto finale Orvietana e Montevarchi affilano le armi

Stiramento per Leto tra i toscani, sarebbe un’assenza pesante. Biancorossi col problema del secondo portiere. Cambieranno gli atteggiamenti tattici? In novanta minuti le due formazioni si giocheranno tutta la stagione, ne resterà solo una.

A poche ore dal match di ritorno del playout che dovrà definire una retrocessa tra Orvietana e Montevarchi, le due squadre sono alle prese con gli ultimi assestamenti in vista della gara decisiva. La partita di andata ha messo in chiaro che il Montevarchi non è certo così abbordabile come qualcuno voleva far credere, chiaro che il fatto che l’Orvietana abbia giocato per quasi un’ora in inferiorità numerica ha contribuito a questa sensazione, sta di fatto che lo 0-0 finale lascia aperto qualsiasi scenario in vista del match di ritorno. Si è detto che l’uomo in meno si sia visto poco domenica scorsa, infatti l’Orvietana non ha mai rinunciato ad attaccare, non ha sofferto fisicamente e anzi ha chiuso la gara in avanti, ma se dal punto di vista atletico in pochi si sono accorti dell’inferiorità, dal punto di vista tattico questa ha stravolto tutto. Fiorucci per settimane ha allenato la squadra tenendo in mente il 4-3-3 che poi ha proposto in campo, ma quell’assetto si è potuto poi tenere solo per 40 minuti, peraltro togliendo poi dal campo un certo Famiano. Per il match di ritorno c’è curiosità sulla soluzione che proporrà l’allenatore, sempre 4-3-3 o ritorno al 4-4-2?. Intanto a destare preoccupazione è l’emergenza portieri. La squalifica di Pasquini porterà tra i pali ancora Simone Nulli malgrado la microfrattura al dito, ma l’incognita è chi sarà in panchina. Anche il terzo portiere, Manzotti, è infortunato mentre Barbabella, che ha solo 15 anni può essere schierato solo se arriva il nulla osta dalla Federcalcio.

Questa invece la situazione in casa Montevarchi (fonte: www.tv1.it)

Questo giovedì l’allenatore del Montevarchi Tommaso Volpi, che da qualche tempo si limita al ruolo di supervisore tecnico e lascia a Bogliari la panchina e la preparazione settimanale, si opererà all’anca sinistra nel presidio valdarnese di Santa Maria alla Gruccia. Prima di entrare in ospedale, tuttavia, il trainer laziale ha incontrato giocatori e lo staff, per “caricarli” al massimo in vista della gara di ritorno dei play – out a Orvieto. Com’è noto, al “Luigi Muzi”, il Montevarchi dovrà centrare un’impresa, perché solo la vittoria garantirà la permanenza in Serie D. Nel match di ritorno, gli umbri dovranno fare a meno del portiere Pasquini, espulso al “Brilli Peri”, ma al suo posto giocherà Nulli che, per inciso, è il titolare. Tra i rossoblù si annuncia, ad ogni modo, una defezione ben più rilevante perché Antonio Leto è incappato nell’ennesimo infortunio muscolare e dovrà marcare visita. Una “tegola” per Bogliari, in un confronto nel quale l’esperienza del centrocampista di Cirò Marina avrebbe fatto assai comodo. E proprio per sostituire in extremis Leto, la dirigenza guidata da Angela Perez sta cercando di reinserire nei ranghi, impegni familiari permettendo, l’ex capitano Alex Melchiorre. Agostino Ripoli, intanto, è fiducioso di raggiungere la salvezza sul campo e conferma che la società sta già programmando la prossima stagione “Conserveremo la categoria – ha commentato il direttore generale – e in caso malaugurato di retrocessione saremo i primi nella graduatoria dei ripescaggi. Abbiamo già scelto la sede del ritiro precampionato, a Badia Tedalda, dal 31 luglio alla vigilia di Ferragosto. In seguito confidiamo di ottenere dal Comune l’uso quotidiano del ‘Brilli Peri’. Quanto all’allenatore, uscirà da una rosa di quattro o cinque nomi, tenendo conto che Tommaso Volpi lascerà la panchina”.

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