Non sono andato a Montevarchi. Il motivo? Scaramanzia, pura scaramanzia.
Qualche anno fa andai a Agliana, sempre in toscana, per un Play Out che si concluse con un’amara retrocessione. Questa volta no: niente trasferta.
Ho deciso sabato mattina, nascondendomi nelle ore successive dietro improbabili impegni domenicali per uscire allo scoperto ora, due giorni dopo.
Chiedo scusa al solito gruppetto di amici, a questa testata che aveva richiesto un accredito stampa per chi scrive, poi diventato ingresso Gobbinomencarelli, ovviamente tutto attaccato, record del mondo, per numero di caratteri, di tutta la storia dei cognomi e al mio pc, compagno di viaggio nei 90’ dal “Brilli Peri”, che ha visualizzato la pagina di OrvietoSport, con la formazione scesa in campo, e quella di Radio Onda Libera, con il relativo “inconfondibile” timbro vocale di Marco Gobbino, questa volta senza Mencarelli.
In sottofondo, oltre a Marco, riconosco, ogni volta che si collegano, anche Gabriele Casasole.
La spaziosissima tribuna stampa del Comunale di Montevarchi regala, per qualche secondo, la doppietta radiocronaca-telecronaca.
Ci sono tutti, manco solo io.
Ho una valida, validissima, giustificazione: sono scaramantico e neanche poco.
La scaletta sulla radio, della quale ignoravo, fino a poco tempo fa, l’esistenza, in pieno stile “tutto il calcio minuto per minuto” è: Santarcangelo, Sansepolcro, Deruta, Montevarchi e Pietrafitta.
Passiamo alla cronaca della domenica del tifUSO.
Gli amici, loro sì, sono partiti per la trasferta toscana con relativa tappa enogastronomica.
Per la serie: il calcio è bello, il tifo pure ma il cibo è buono!
Contatto via sms, con il gruppo di cui sopra, poco prima del match.
I contenuti dello stesso rimangono segreti per motivi, ovviamente, scaramantici.
Si gioca a Montevarchi, stadio che conosco per aver assistito, tanti anni fa, a un match di serie B tra la Ternana di Tovalieri e il Cesena di Comandini. Altri tempi, altro calcio.
Alle 16 a Montevarchi, alle 16.03 sul mio pc, perché il segnale via internet arriva in ritardo, comincia il Play Out.
Divano, tv accesa sul tappone alpino, radio Onda Libera on line, Contador contro Nibali, Fiorucci contro Bogliari, Scarponi e Kreuziger, Famiano e De Rosa, Cioci e Pastore: questa è la partita “vista” da casa!
Quando dallo studio centrale risuona, nitidamente, l’espressione: “E’ cambiato un risultato andiamo a …” non arrivano notizie dal Brilli Peri.
La partita più emozionante è Amerina – Castel San Pietro, giocata sul campo neutro di Pietrafitta, spareggio per sperare di rimanere in Promozione, nonostante il radiocronista sembra addormentarsi all’aumentare dei gol.
La speranza di salvezza del Castel San Pietro, uscito vincitore, è legata alla possibile permanenza in Serie D di Deruta e Orvietana.
Praticamente, se non l’avete capito, c’è chi ha giocato uno spareggio a Pietrafitta e sotto sotto, forse neanche tanto sotto sotto, ha tifato, e tiferà, USO. Che dire: bellissimo!
La domanda sorge spontanea, anche se non la pone Lubrano: dove si trova Castel San Pietro?
La risposta esatta è: questo lo ignoro.
Dopo la confessione iniziale, è il momento di quella finale.
Non sono così matto da seguire tutte le partite così, questo sia chiaro.
L’importanza del match ha, ovviamente, giustificato tutto ciò.
Con questo pezzo ho risposto a tutti quelli che mi hanno, nelle ultime ore, salutato in questo modo:
“Oh – intercalare tipico del comprensorio – domenica come mai non sei venuto a Montevarchi? Abbiamo giocato bene, è stato uno 0-0 divertente!”. L’ho semplicemente “vista” da casa.
Domenica ci sarò, insieme ai tifosi del Castel San Pietro, così, finalmente, riempiremo il Muzi!
Allora non siamo stati gli unici pazzi!!!Grazie di farci sentire normali Nico!!! Ma soprattutto grazie al duo GobbinoCasasole – anche questo tutto attaccato, vista la logistica del Brilli Peri – per averci fatto sentire meno soli!
Domenica io e Massimo – alias mio padre, al secolo magazziniere dell’USO, la sua prima figlia – eravamo impegnati con un pranzo di cresima nel perugino.
Pur avendole provate tutte – da un “casuale errore” sulla strada da percorrere fino al tentato rapimento di mamma-moglie per venire a vedere il secondo tempo – l’unico modo per alleviare la “saudade” montevarchina si è rivelato pranzare in macchina e con la radio accesa!
Aggiungi poi che a farci “compagnia” c’erano i miei cugini f.lli Mortaro – (rispettivamente uno portiere del S.Venanzo neopromosso in eccellenza e l’altro puntero del Todi, autore quest’anno di due gol in casa nostra)- e capirai bene perchè non sappiamo davvero che sapore abbiano gli strangozzi al ragout di chianina e il cosciotto di cinta aromatizzato al forno :)!!
Quanto al resto, c’è poco da dire: avremo anche commesso un sacco di errori – tutti in buona fede e sempre per amore verso questi colori – nè saremo stati entusiasmanti oltre misura durante l’anno, ma ormai tutto scade nell’insignificanza perchè manca un centimetro.
Un ultimo, maledetto e divinamente fatale centimetro.
A spingerci ci saranno anche Casacastalda, Ponte della pietra e tutta l’altra quindicina di squadre e squadrette…e allora DAJE USO, DAJE USO, DAJE USO!!!
Sul Monte Peglia noi non ci vogliamo giocare!!!
P.s. Nico complimenti per “Offside #9”; è stato anche meglio della serpentina di Messi !!!
Certo che sei hai “visto” la partita con la mia radiocronaca ci hai capito poco, eravamo così assiepati in tribuna stampa (c’erano colleghi di Montevarchi in piedi che ci guardavano male a me e a Gabriele Casasole seduti ma non proprio comodamente) ma io avevo un palo davanti che mi copriva parte del campo… e la telecronaca di Gabriele nelle orecchie!
ps comunque l’accredito a nome Gobbinomencarelli “tuttoattaccato” è stato il massimo, mi è dispiaciuto non portarmelo via come cimelio, me lo hanno ritirato all’ingresso
domenica tutti allo stadio! e speriamo di festeggiare insieme (lo dico toccandomi là sotto…. sgrat sgrat)
sei perdonato…domenica ricordati di portare la giustificazione però!