“Tutto il calcio minuto per minuto”, una delle trasmissioni più popolari della Rai, il 10 gennaio scorso ha compiuto i suoi primi cinquant’anni. Un compleanno importante per la storia della radiofonia e del nostro Paese, l’occasione per rievocare e risvegliare le emozioni di un programma di successo nato grazie alla brillante intuizione di Guglielmo Moretti, capo del pool sportivo, Sergio Zavoli, all’epoca responsabile della redazione radiocronache della Rai e Roberto Bortoluzzi che di “Tutto il calcio” fu l’ideale padrone di casa per 27 anni prima di lasciare il testimone nelle mani di Massimo De Luca e poi di Alfredo Provenzali. Un appuntamento che ha saputo regalare queste emozioni a milioni di radioascoltatori. E che, mezzo secolo dopo, ancora regala. Nomi che riaccendono il ricordo e la fantasia dei tifosi: Niccolò Carosio, capostipite in assoluto delle prime radiocronache di calcio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Claudio Ferretti, Ezio Luzzi. Personaggi che si sono impressi, con la bravura, la voce e la loro spiccata personalità, nei timpani e nel cuore degli italiani, sempre più fedeli al rito consolidato della domenica pomeriggio. Rito che negli anni Sessanta vedeva come protagonista pressoché indiscussa la radio, mezzo di comunicazione tra i più immediati che, con l’avvento della televisione e delle tecnologie sempre più sofisticate, ha dovuto raccogliere una sfida importante per continuare a stare al passo con i tempi. E dunque, Riccardo Cucchi, Bruno Gentili, Giulio Delfino, Filippo Corsini, Francesco Repice e molti, molti altri che, “rubando” il mestiere ai vecchi maestri hanno portato avanti la bandiera di una trasmissione unica, che non somiglia a nessun’altra. Attraverso le voci e le memorie di grandi giornalisti, di allora e di oggi, con questo libro si vuole ripercorrere la storia di un programma, dei suoi attori principali e secondari, ma al contempo la storia di un Paese e del suo costume attraverso cinquanta anni di calcio e di fede sportiva. E allora, mettiamoci comodi. “Gentili ascoltatori buon pomeriggio… I campi collegati sono nell’ordine … Al microfono i colleghi… Via con i risultati dei primi tempi”. Con la radio è così. Chiudi gli occhi e vivi sognando la partita, trasportato dalla corrente di una voce ormai amica e… “Scusa, scusa Ameri”… “Scusa Ciotti, il Milan è passato in vantaggio”… E allora l’adrenalina entra in circolo e sì, può accadere che si sia testimoni, in diretta,di un risultato inaspettato, incredibile. Magari, “clamoroso al Cibali!”.
* Riccardo Cucchi, nato a Roma, è laureato in Lettere. Assunto in Rai per concorso nel 1979, ha iniziato a far parte del gruppo dei radiocronisti di “Tutto il calcio” nel 1981. Erano ancora i tempi di Ameri e Ciotti. Inviato speciale nel 1990, dal ‘94 è diventato prima voce della storica trasmissione e della nazionale. Ha raccontato per Radio 1 sei mondiali e sette olimpiadi. Nel ‘92 e nel ‘93 è stato anche telecronista di atletica leggera, sport che ha seguito per la radio dal 1988. Tra le discipline sportive delle quali è stato specialista, la scherma, il canottaggio, il basket e la pallavolo. Dal 2007 è capo redattore sport del Giornale Radio Rai. order-essay-online.net
Commenti
Powered by Facebook Comments