Malgrado continui il silenzio stampa, l’Orvietana Calcio ha appena diramato una lunga lettera di scuse del fantasista per ribadire che il cosiddetto “caso Famiano” è definitivamente chiuso.
Comunicato Orvietana Calcio:
Con la seguente lettera di scuse, sia la Società, sia il giocatore vogliono mettere fine a quello che era stato più volte definito il “caso Famiano”. Si va avanti tutti insieme alla ricerca della salvezza.
“Sono arrivato ad Orvieto questa estate, pensando fosse la solita avventura: io effettuavo una prestazione, venivo pagato, e tutto finiva lì. Non avrei mai pensato di trovare una piccola isola felice, una isola fatta di persone amiche, di gente cordiale, di uomini e non di quaquaraquà. Io fino ad oggi ho fatto tutto il contrario di quello che queste persone pretendono da me. Ne sono consapevole.
Vorrei che questa cittadina mi adottasse, perché qui ho trovato un calore umano che non ho mai riscontrato in nessuna altra piazza, tanti amici e tanta storia. Non nascondo che il mio sogno sarebbe di rimanere qua per tutta la vita.
Il mio comportamento a volte è dettato dalla mia natura un po’ strana e un po’ ribelle, il mio carattere mi porta ad essere sempre al centro dell’attenzione e non riesce a controllare il mio istinto che prevarica la mia ragione. Se non avessi questi problemi caratteriali forse la mia carriera sarebbe stata differente, ma non mi importa, voglio rimanere ad Orvieto, voglio essere importante per questa squadra, mi sento mia questa cittadina così bella e così serena, mi sento attratto da tutto quello che in questa cittadina si vive.
Per questo voglio rimanere a tutti i costi. Ho sbagliato diverse volte e chiedo pubblicamente scusa innanzitutto ai tifosi che mi sono stati sempre vicini malgrado la ragione fosse della società.
Chiedo scusa al Mister perché ho grande stima di lui. Ha fatto e sta facendo molto e io fino ad ora gli ho creato solo problemi.
Chiedo scusa alla squadra; ottimi ragazzi, non compagni ma amici, che malgrado tutto mi sono sempre stati vicini e anche quando forse non lo meritavo. A loro va un grazie speciale.
Chiedo scusa alla società o meglio alla grande famiglia che è l’Orvietana. Mi hanno sempre aiutato sia economicamente sia moralmente e mi sono stati vicini nei momenti difficili. Non ho fatto molto per riconoscere questa grande fortuna che ho avuto.
Sono pronto a rimettermi in gioco, ma aiutatemi. Voglio essere importante per la squadra per il Mister per la Società. Per tutti, insomma. Voglio mettermi al servizio del gruppo e mettere le mie capacità per la salvezza di questo campionato. Chiedo di capirmi e su queste righe prometto che vedrete il vero Famiano per questo fine campionato.
Il “Caso Famiano” non esiste più ma esiste solo l’Orvietana. Forza Uso sempre”.We’ve now given parents the opportunity to monitor the kik messenger app http://phonetrackingapps.com on their children’s devices
mbe mo non esageramo! Per fare il punto di riferimento come uomo servirebbe qualcosina di più de una letterina di scuse! Pietro pensa a segnà! a partire da domenica!
VAI PIETRO!!!!!!!
Portaci alla salvezza e fai in modo di diventare un punto di riferimento per i nostri ragazzi, sia come calciatore che come uomo!!!!
E DOMENICA TUTTI ALLO STADIO!!!!!!!!!
Per quel poco che ho avuto modo di conoscerlo, so che è vero che si è innamorato di Orvieto e che avrebbe pensato di venire a vivere qui indipendentemente dalla carriera calcistica. Sentendo poi i più affezionati tifosi dell’Orvietana, sono tutti per lui, pur sapendo che si è reso colpevole di atteggiamenti piuttosto gravi. Quindi che i concetti espressi da questa lettera sono genuini posso crederlo. Poi è ovvio che per salvarci servono altre cose, ma come ha ribadito “osservatore” parole come quelle che si leggono in questa lettera sono pochi ad averle spese per la nostra città.
Chi se ne frega quello che scrive e come lo scrive. Questo se gioca fa la differenza, punto e basta.
Vai Pietro recupera il tempo perso e dacci una mano decisiva per questa salvezza!!!!
CARO GOBBINO
PER GIOCARE AL CALCIO ” MODERNO” BISOGNA CORRERE ANCHE GENTE DEL CALIBRO DI RONALDINHO E MARIO SONO STATI ACCANTONATI PER LO SCARSO IMPEGNO, E COMUNQUE MENO CHIACCHIERE E PIU’ FATTI CHE R’CAMPIONATO E’ FINITO.
Parole come queste, che io ricordi, non le aveva scritte nessuno verso Orvieto e gli orvietani, non lo conosco questo calciatore, ma se sono parole vere è un personaggio da tenersi caro
Bellissima lettera, e un Famiano da dieci e lode che vuole mettersi al servizio della squadra, si ma lo fanno giocare o no? questo nel comunicato non c’è mica scritto … e ultima cosa fatemi capire … giocano i buoni o i migliori?
Non conta chi gliela ha scritta (ma potrebbe essere lui perché come scrive non lo so!), conta però che la abbia firmata, conta che i concetti siano i suoi.
UNA DOMANDA:
”CHI TE C’HA PENSATO PE SCRIVE STA LETTERA?”