Il dg Paolo Lanzi, unico delegato a parlare con la stampa in questi giorni di silenzio, ha confermato la presenza di Pietro Famiano al primo allenamento dopo la partita persa a Scandicci. Malgrado i comportamenti giudicati “eticamente non corretti” l’Orvietana ha deciso, non senza qualche discussione, di dar fiducia al fantasista che è tutt’ora il capocannoniere della squadra.
Il primo allenamento dopo la sconfitta di Scandicci doveva subito chiarire una questione in casa Orvietana: continuare o no ad avere in rosa Pietro Famiano. Giocatore forse tra i più talentuosi e forti passati sotto la Rupe negli ultimi anni, ma anche tra quelli che hanno creato più problemi. Sul piatto della bilancia da una parte allenamenti abbandonati, comportamenti fuori dal campo da censurare e litigi che avevano portato a una sorta di stato di separati in casa tra lo stesso giocatore e il tecnico Luciano Marini (ma anche con qualche senatore del gruppo), dall’altra il fatto che malgrado i pochi minuti giocati vuoi per motivi fisici, vuoi per squalifiche o per decisioni punitive della stessa società, Pietro Famiano è ancora oggi il capocannoniere dell’Orvietana.
Probabilmente se la classifica dei biancorossi fosse stata tranquilla, a Famiano sarebbe stato dato da tempo il benservito, d’altronde negli ultimi anni quasi mai questo giocatore, più o meno per gli stessi problemi, era riuscito a portare a termine una stagione con la stessa maglia. Ma può una squadra che lotta per non retrocedere fare a meno di un giocatore così forte? Decisione difficile e per questo tirata avanti per lungo tempo.
Ora, a quanto ci informa il dg Lanzi, il chiarimento ci sarebbe stato: Famiano è in rosa, dalla quale comunque ufficialmente non era mai uscito, anche se nelle ultime due trasferte il giocatore era stato lasciato a casa (per poi presentarsi di persona a Scandicci domenica scorsa ed assistere al match dalla tribuna, dopo che i compagni erano partiti il giorno prima). Ci sarebbe stato un chiarimento anche con Marini che avrebbe accettato la decisione, promettendo di valutare il giocatore alla pari degli altri: se lo merita va in campo, altrimenti no.
Il reintegro di Famiano però (e questo è pensiero di chi scrive, visto che l’Orvietana è in silenzio stampa) potrebbe lasciare qualche mal di pancia a chi non sopportava più certi comportamenti. La speranza è che, sia tra i giocatori, sia tra i dirigenti ma anche per quel che riguarda l’allenatore, si riesca a passare sopra, o se volete a scordarsi il passato o a turarsi il naso…, per pensare solo al presente, ovvero all’obiettivo salvezza.
Si chiedeva una decisione netta e veloce e sembra che sia stata presa. L’augurio è che tra qualche giorno non ci si ridivida tra “famianisti” e non. Bisogna pensare all’Orvietana ed ogni singolo elemento deve portare il proprio contributo.
Grande Pietro!
Noi vogliamo Pietro Famiano!!
Vai Pietro dacci una mano che ne abbiamo molto bisogno!!!
Salvaci tu!!
Finiamola con le guerre in casa, Famiano ha sbagliato? vada in campo e risponda a suon di gol, gli altri non lo sopportano? ma anche loro viste le ultime due partite devono farsi perdonare no? allora scannative pure durante la settimana ma la domenica tutti a remare dalla stessa parte!