Finire nel tabellino alla voce “marcatori” era l’ultimo dei suoi pensieri. E invece, complice una punizione calciata nella propria metà campo e finita alle spalle del collega avversario, Gabriele Pagnotta, estremo difensore della Ficullese, oggi è il portiere più famoso del circondario. 26 anni, fino a 17 nelle file del Ciconia, poi quattro campionati nella Romeo Menti e ora numero uno della Ficullese, Pagnotta ancora non crede di aver segnato una rete, lui che la rete, di solito ce l’ha alle spalle.
Questi i fatti. Ficullese-Piegaro, ventisettesima giornata in seconda categoria umbra, girone B, i padroni di casa sono in difficoltà, pesa infatti la doppietta di Meloni, al 20’ su rigore e al 43’del primo tempo. Ma la Ficullese, imbattuta in casa in questa stagione (non contando i tre punti di penalizzazione inferti dal Giudice Sportivo per lo schieramento irregolare di un giocatore), non ci sta e sotto la guida di un coriaceo Simonetti, che dalla panchina non smette di dare impulso al gioco dei locali, riesce ad accorciare le distanze con un bel tiro di Ronald Lakaru al 7’della ripresa.
Il risultato non cambia fino al 40’ del secondo tempo, quando, in modo del tutto inatteso e curioso, gli undici di casa pareggiano i conti. Galatà decreta una punizione a favore della squadra di casa, sulla sfera, a circa una cinquantina di metri dall’area opposta, va Pagnotta mentre i suoi salgono tutti nella metà campo avversaria. Il tiro del numero uno della Ficullese prende però strade inattese: si alza di molto per poi scendere nientemeno che alle spalle del collega perugino, forse un po’ fuori posizione, certamente non in attesa di un tiro in porta ma casomai di una rimessa lunga. La palla non perdona e si infila sotto la traversa dando alla Ficullese il pareggio e a Pagnotta la prima, inattesa, rete della carriera, il tutto tra l’incredulità generale che scoppia ben presto in festeggiamenti corali alla volta del numero uno locale.
“Non avrei mai creduto di poter segnare, – spiega Pagnotta, – sono andato io sulla punizione per permettere ai miei compagni di salire verso l’area avversaria, ho tirato ma mai avrei detto che il tiro finisse in rete. La mia intenzione era semplicemente di allargare su un difensore, tenere la palla bassa e dare il via ad una possibile azione dei miei compagni”. Sul fatto scherza anche l’allenatore: “Una rete da guinness dei primati, – racconta Luigi Simonetti, 56 anni, allenatore della Ficullese, – una rete importante non solo per le modalità con cui è scaturita ma perché ci consente di incassare un punto importante. L’obiettivo salvezza è ormai alla nostra portata, abbiamo lavorato fin qui bene risollevando una situazione che sembrava compromessa. Se non ci fosse stato l’episodio dei tre punti di penalizzazione dovuti ad una leggerezza burocratica saremmo a buon punto. Ora ci attende una terna di partite difficili, dobbiamo fare punti e chiudere positivamente la nostra stagione”. E un giocatore in più, che segna, è sempre utile.
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