Arriva il Deruta, l’Orvietana prova a scappare

Ancora out Nuccioni, si riferma Pepe ma torna in campo Agostini. Marini sempre orientato al 4-4-2, Famiano ancora out, un nuovo caso?

Domenica arriva il Deruta che ha passato una vera settimana calda, dopo la sconfitta casalinga contro la Sestese che ha fatto scivolare i perugini al penultimo posto. Dimessosi il ds Sfrappa, quasi seguito da Cocciari che poi è rimasto in sella, il Deruta dovrà fare a meno degli squalificati Baldassarri e Poggiani.

Marini dal canto suo non potrà schierare Nuccioni e Pepe. Il primo, recuperato dopo il taglio al labbro contro la Sestese, deve di nuovo fermarsi per il solito problema al ginocchio. Pepe invece deve fare i conti con una contrattura al bicipite femorale.

Torna però a disposizione Moreno Agostini, assente da oltre un mese. Marini dovrebbe riproporre il 4-4-2, unico dubbio sul sottoquota di centrocampo, con Agostini favorito su Moneti e Fattorini.

Ancora nessuna traccia nell’undici titolare di Pietro Famiano, dopo le panchine “polemiche” contro Spoleto e Sestese, gare in cui comunque Famiano riuscì a giocare scampoli di partita, e dopo l’assenza di Borgo San Lorenzo, ufficialmente per una lombo sciatalgia alla quale francamente non ha creduto nessuno, anche contro il Deruta Famiano non dovrebbe partire titolare. Non è da escludere che si sia creata una spaccatura nel gruppo che abbia di fatto isolato il fantasista che però, ricordiamo, è il capocannoniere della squadra.

L’Orvietana, con i 7 punti conquistati nelle ultime tre partite, si è portata ai margini della zona salvezza, la gara contro il Deruta potrebbe portare i biancorossi in acque ancora più tranquille oppure rifarli precipitare in zona playout, partita quindi di un’importanza fondamentale domenica al Muzi.

Questa la probabile formazione:

ORVIETANA (4—4-2): Nulli; Ciccone, Fenucci, Proietti, Frizzi; Agostini, Chiasso, Ingrosso, Panico; Bruzzone, Cioci.

Si gioca allo stadio “Luigi Muzi” domenica alle ore 14.30, dirigerà l’incontro P. Formato di Benevento, coadiuvato da M. Maione di Nola e A. Genovese di Avellino.