Pesante ko per il Ciconia contro lo Schiavo

Dopo il 4-2 subito in trasferta, biancocelesti penultimi a rischio retrocessione.

SCHIAVO – CICONIA 4-2

SCHIAVO: Todini, Vetrugno, Lorenzini, Cicioni, Coletta, Berretta, Paolucci (Zucconi), Corboli, Consalvi (Rulli), Scarano, Ambrogi. All. Cerquetelli.

CICONIA: Parisi, Silvi, Sarpano, Cenerotti (Biancalana), Crosta (Zappitello), Croccolino, Selimi, Polleggioni, Hoxha (Marchignani), Franciaglia, Cochi. All. Ciucci.

ARBITRO: Merli di Gubbio.

MARCATORE: 30’ pt Ambrogi, 20’st, 39’st rig. Scarano, 35’st, 42’st rig. Marchignani, 46’st Corboli.

NOTE: Espulso Sarpano.

Da: www.asciconiacalcio.it

Non basta Marchignani per uscire indenni dal campo dello Schiavo, oltre tutto subentrato nella ripresa, in quanto non disponibile dall’inizio. Ciucci, come succede spesso, schiera in campo una formazione rimaneggiata per le innumerevoli assenze che affliggono il Ciconia in questa stagione. La gara si preannunciava difficile e delicata per le posizioni che ricoprono entrambe le squadre, forse più sentita in casa Ciconia che sente di più la pressione del risultato che non viene. Il primo tempo si chiude con la squadra di Cerquetelli in vantaggio con il gol di Ambrogi al 30′. Nella ripresa è ancora la formazione di casa ad andare in rete per il raddoppio con Scarano al 20′. Negli ultimi dieci minuti si concentrano i quattro gol che determinano la gara. Al 35′ riapre i giochi Marchignani, neanche quattro minuti e lo Schiavo si riporta a più due dal Ciconia grazie al rigore realizzato da Scarano. Passano tre minuti e l’arbitro decreta il secondo rigore della giornata, questa volta in favore della formazione di Ciucci. Marchignani realizza per le speranze orvietane. ma al quarantacinquesimo Corboli vanifica le speranze del Ciconia realizzando la quarta rete dei locali. Per la cronaca il Ciconia è rimasto in dieci per l’espulsione di Sarpano. L’unica nota positiva della giornata, è il rientro in gara di Cochi, che mancava dai campi da diversi mesiDer frührationalismus lehnte den überschwang an dekoration und ornamentik, wie er bis dahin für den jugendstil https://best-ghostwriter.com typisch war, ab und legte den schwerpunkt dagegen auf die konstruktion und funktionalität