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L’Orvietana perde alla girandola dei gol, ma il risultato è sub-iudice

Finisce 4-3 per la Pianese un match ricco di gol e colpi di scena, l’ultimo negli spogliatoi: nella lista degli ospiti manca un sottoquota: errore di trascrizione? Ma anche fosse come si dimostra?

Gara rocambolesca al Muzi, l’Orvietana parte male, subisce due reti un palo la salva dal terzo gol, poi Cioci riaccende le speranze. Di nuovo in gol gli ospiti che sull’1-3 sembrano ormai portare a casa la vittoria, invece in cinque minuti l’Orvietana clamorosamente pareggia, ma a pochi minuti dal novantesimo la Pianese trova il gol partita.

Le sorprese però non finiscono al triplice fischio. Si viene a sapere nel dopo gara che l’Orvietana ha presentato ricorso. La lista della Pianese formalmente non presentava il giusto numero di fuori quota, in particolare il giocatore numero 11, Pelaggione, era riportato con un il cognome scritto diversamente e con la data di nascita 1981 anziché 1992, a precisa domanda l’arbitro avrebbe detto di aver visto proprio un documento del 1981 a questo punto è scattato il ricorso scritto già inoltrato la sera stessa.

 

ORVIETANA – PIANESE 3-4

ORVIETANA (4-3-3): Pasquini; Proietti (38’st Moneti), Fenucci, Ciccone, Fattorini; Chiasso, Agostini; Rovella (17’st Bruzzone), Famiano (38’st Mvuemba), Panico; Cioci. A disp.: Nulli, Morasca, Frizzi, Pepe. All.: Marini.

PIANESE (4-3-3): Verdelli; Tommassini, Peruzzi, Rossi, Rosati; Balestracci (28’st Settembrini), Biagini, Marcolini; Giomarelli (4’st Del Giusto), Porricelli, Pelaggione (7’st Capo). A disp.: Tarquini, Goracci, Leporini, Magini. All.: Sassarini.

ARBITRO: Colosimo di Torino (Holweger di Aprilia e Ledda di Olbia).

MARCATORI: 15’pt Giomarelli (P), 19’pt e 43’st Porricelli (P), 40’pt Cioci (O), 30’st Tommassini (P), 32’st Bruzzone (O), 37’st Panico (O).

NOTE: ammoniti: Famiano, Panico (O); Marcolini (P). Spettatori circa 300. Angoli: 6-6. Recupero: pt:1’; st: 3’.

Se all’andata era stata l’Orvietana a punire la Pianese quasi in zona Cesarini, stavolta i bianconeri dell’Amiata hanno consumato in maniera ancor più cocente la propria vendetta. Una gara letteralmente ripresa per i capelli dall’Orvietana che si è trovata ad un passo dal baratro già alla mezz’ora del primo tempo quando il palo ha negato all’ex Giomarelli di portare la sua squadra sul 3-0, è poi tornata clamorosamente in parità a meno di dieci minuti dalla fine. Ma ad un soffio dal triplice fischio, un errore in difesa ha compromesso tutto. Poi il giallo del post partita con la riserva scritta e il preannuncio di reclamo che potrebbe non omologare il risultato.

Infatti la lista compilata dalla Pianese e consegnata all’arbitro conterrebbe due giocatori classe 1991 e un 1992, mancando quindi il quarto sottoquota che a questo punto dovrebbe essere almeno un classe 90. Occhi puntati sul giocatore numero 11: il giocatore in esame dovrebbe, a questo punto è d’obbligo il condizionale, Mario Pelagione classe 1992 ma presente in lista come Pelaggione, con la doppia g, e la data completamente diversa in giorno, mese ed anno. In particolare l’anno sarebbe il 1981. L’Orvietana si sarebbe informata se l’arbitro, il torinese Luca Colosimo, ha riscontrato inesattezze al momento dell’appello ma il direttore di gara avrebbe confermato che le liste corrispondevano ai documenti consegnati quindi secondo l’arbitro al giocatore numero 11 corrispondeva un documento del 1981. A questo punto è scattato il ricorso scritto già inoltrato la sera stessa. Resta da vedere se il documento di riferimento sulla lista, dove è riportato il tipo e il numero di documento di identità sia quello giusto o meno.

Tornando al match l’Orvietana deve fare a meno di Nuccioni per uno stiramento, al suo posto Ciccone. La partenza dei padroni di casa è però a ritmi blandi e dopo un velleitario tentativo di Panico, sono gli ospiti a pressare e a guadagnare metri. La gara si sblocca al quarto d’ora quando l’ex Giomarelli parte indisturbato da metà campo e arriva fin dentro l’area di rigore saltando come birilli gli avversari e trovando il diagonale vincente che supera Pasquini. Due minuti e i biancorossi potrebbero subito pareggiare, ma Rovella si incarta sul pallone in area in posizione molto invitante. La Pianese ne approfitta e trova il raddoppio, Porricelli va via a Ciccone e si ritrova un’autostrada aperta verso la porta, Pasquini prova ad uscire ma l’attaccante si inventa una traiettoria velenosissima che si insacca. La partita potrebbe chiudersi alla mezz’ora, il solito Porricelli si ribeve mezza difesa, serve in area l’accorrente Giomarelli a cui solo il palo nega la gioia della doppietta.

Solo a dieci dal termine del primo tempo, un po’ come accaduto a Castel Rigone, si sveglia l’Orvietana, prima con uno scatto di Fattorini sulla sinistra il cui cross rischia di essere messo in rete da Peruzzi per un clamoroso autogol sventato di un soffio, quindi con il solito Cioci lesto a spingere in rete il suggerimento di Panico ben servito da Chiasso.

La ripresa parte subito con due emozioni, una per parte. Le due squadre ormai sono tutte a trazione anteriore, in due minuti prima Porricelli da una parte poi Famiano dall’altra potrebbero arricchire il tabellino. Intanto l’ex Giomarelli finisce l’autonomia ed esce tra gli applausi del suo ex pubblico. Dall’altra parte Marini toglie Rovella per Bruzzone provando a sbilanciare più la squadra. I primi risultati non sono incoraggianti, Tommassini va via due volte a Ciccone, poi nell’azione seguente si ritrova solo in area, ma forse in fuorigioco, sul suggerimento di un compagno che aveva ripreso la ribattuta di una punizione dal limite: troppo facile segnare l’1-3. Ma poi proprio Bruzzone riapre i giochi due minuti dopo: pallonetto vincente che beffa Verdini rimasto troppo fuori dai pali.

Una gara che non vuol chiudersi ma che vive troppo di episodi e singole giocate. Proprio come quella, magnifica, di Famiano che si spinge fino in fondo, supera Rosati e mette palla in mezzo per Panico: la sua conclusione, complice anche una deviazione, si insacca per un pareggio che fino a pochi minuti prima era impronosticabile. Esplode il Muzi e ora è la Pianese ad andare in confusione, Marini toglie Proietti in difesa e Famiano davanti per Mvuemba e Moneti, ma proprio Mvuemba al 43’ lascia troppo spazio a Porricelli che con un colpo di testa millimetrico decide la partita. Una disattenzione nata però anche dalla fascia, dove è stato concesso agli esterni ospiti di crossare con troppa facilità.

Ora si attende il parere del giudice sportivo per i fatti incriminati, al momento l’ipotesi più probabile è una multa alla Pianese per le inesattezze sulla lista consegnata, ma se non si troverà il modo di identificare il giocatore materia dell’inchiesta potrebbero piovere inattesi punti per i biancorossi.

Intanto l’Orvietana, che in termini di classifica non ha pagato quasi nulla, viste le sconfitte di Scandicci e Montevarchi davanti e Deruta, Sestese e Fortis Juventus dietro, si prepara alla trasferta al Renato Curi di Perugia, prima del turno di stop del campionato.

SPOGLIATOI

Luciano Marini, allenatore Orvietana:

“Non mi è piaciuta la mia squadra, siamo stati lunghi, non avevamo le giuste distanze tra i reparti, ci chiudevano gli spazi e questo ha messo in difficoltà i nostri mediani. Hanno cambiato il loro solito modo di giocare e un po’ ci hanno sorpreso. Poi la componente fisica non era certo a nostro vantaggio, c’erano circa un centinaio di chili di differenza tra le due squadre. Nonostante ciò avevamo rimesso in sesto una partita difficilissima, ma abbiamo preso gli ultimi due gol da scuola calcio. Una palla rimessa in area con tutta la difesa piazzata e il portiere che non si muove non può andare a Tommassoni così facilmente, poi a gara chiusa con la Pianese che ormai aveva paura di perdere, abbiamo concesso quel cross e Mvuemba ha sbagliato la diagonale, peccato perché un pareggio sarebbe stato utilissimo e secondo me a quel punto anche meritato”.

D. Sassarini, allenatore Pianese:

“E’ stata una partita strana, forse avrà influito anche questo insolito caldo, stadi fatto che ne è venuta fuori una gara tutta votata all’attacco da parte di entrambe le squadre. Noi ormai non abbiamo obiettivi e possiamo andare in campo spensierati per provare a divertirci, abbiamo mostrato ottime trame, potevamo chiuderla nel primo tempo, invece alla fine abbiamo rischiato. L’Orvietana è squadra che sta bene, che gioca in modo atipico rispetto alle altre che lottano per la salvezza, ci hanno messo molto in difficoltà in difesa, oggi abbiamo fatto molta fatica”.

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6 Comments

  • calciofilo

    Concrdo su Ciccone..
    Ma cmq è la nostra fase difensiva nel complesso che è molto lacunosa,anche nelle precedenti partite.
    Ricordiamoci che in 3-4 partite dove abbiamo fatto punti Pasquini è stato migliore in campo.
    Il problema secondo me è un problema di distanze tra i vari reparti,spesso siamo molto lunghi e la difesa viene puntata frontalmente,cosa che al di la dei demeriti dei singoli(sui i quali stendo un velo pietoso) mette comunque in difficoltà molte difese.
    Però va be,tanto questa sconfitta ho letto dappertutto che è indolore perchè hanno perso anche le altre,quindi…..

  • EnOria

    E’ stata semplicemente sbagliata la data di nascita, un centinaio di euro di multa alla Pianese per errata compilazione della lista e basta.

  • calciofilo

    Ma a chi ti riferisci dei 4 dietro??
    Io il mio impresentabile ce l’ho…ma non fa il terzino…

  • tifosi incazzati

    ma nn possibile mister , ma nn possibile che perdiamo ste partite in casa ; ma ha visto e annalizzato le partite passate dove abbiamo fatto punti..in difesa nn giocava quello LI si quello che noi tifosi nn nominiamo perchè è impresentabile, quello che fa il terzino e che secondo tutta la tribuna nn puo giocare neanche nella promozione del federico mosconi..nelle altre altre partite è entrato alla fine e ha giocato pochi minuti , quello è il suo ruolo centro panchina..cmq le scelte sono le sue e i gol sul gruppone e la classifica precaria è dell orvietana.. attacchiamoci ai ricorsi nella speranza che domonica contro il perugia la squadra in difesa sia diversa se no ci al curi ce toccà portà il ballottoliere

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