Sconfitta pesantissima contro un Arezzo che anche in doppia superiorità non ha prodotto pericoli. La nuova punta fa gol nella porta sbagliata, Mvuemba si becca l’ennesimo rosso e neanche un generoso rigore basta a rimettere in vita l’Orvietana. Lanzi: “Il punto più basso, in tanti anni di Serie D, la società ha rinnovato fiducia piena e incondizionata al tecnico”.
ORVIETANA – A. AREZZO 0-1
ORVIETANA (4-2-3-1): Pasquini; Mvuemba, Nuccioni, Ciccone, Proietti; Chiasso, Pepe; Agostini (29’st Moneti), Ingrosso, Panico; Bruzzone (10’st Rovella). A disp.: Nulli, Morasca, Cioci, Crisanti, Fattorini. All.: Marini.
A. AREZZO (4-4-2): Lancini; Recchi, Sensi, Pecorari, Mencarelli; Terzi (18’st Nofri), Caleri, Mautone, Rubechini (40’st Muller); Ascenzi, Fei (24’st Gallastroni). A disp.: Debolini, Starnini, Marraghini, Sanguinetti. All.: Coppola.
ARBITRO: Naccari di Messina (Sodano e Guida di Torre del Greco).
MARCATORE: 8’pt Bruzzone (autorete).
NOTE: Spettatori oltre 400. Espulsi: Mvuemba (O) per somma di ammonizioni al 3’st ed Ingrosso (O) per proteste al 35’st. Ammoniti: Proietti, Ciccone e Pepe (O); Rubechini e Fei (A). Angoli: 7-7. Recupero: 2’ pt, 4’ st. Lancini para un rigore ad Ingrosso al 21’st.
E un inizio 2010 da incubo per l’Orvietana. Due partite contro avversari a dir poco modesti, zero gol e un misero punticino. Fortuna che le ultime due continuano a perdere, ma certo che la classifica ormai sembra già condannare i biancorossi quantomeno ai playout. Tutto sembra essere tornato indietro di tre settimane a prima di Natale. Stessi problemi, stessi dubbi. Marini sarà cacciato? O è colpa dei giocatori? Per ora sembra prevalere la seconda ipotesi. La dirigenza si è riunita ed ha indivuduato nella “carenza di attributi” di qualche giocatore la colpa di questa situazione. Il dg Paolo Lanzi ha comunicato intorno alle ore 20.00 di domenica sera che “La società ha rinnovato piena e incondizionata fiducia a Luciano Marini”.
Marini sorprende tutti, manda in campo Ingrosso dietro a Bruzzone, con Panico e Agostini ai lati, mentre davanti alla difesa ci sono Pepe e Chiasso. Non recupera Fenucci, per cui la linea difensiva è la stessa di Montevarchi a parte Proietti per Fattorini. Nell’Arezzo mancano Bacis e Raso, Coppola schiera il solito 4-4-2 che inizialmente trova spazi grazie alle confusioni create dal nuovo assetto tattico orvietano. Ecco che Pasquini deve dire di no due volte nei primi minuti a Mencarelli e Fei ma poi finisce per capitolare quando su un calcio d’angolo, esce di pugno, resta un po’ fuori posizione, la palla giunge a Recchi che la scaraventa verso rete. Si vede una netta deviazione sotto porta causata proprio da Bruzzone. L’avvio è da far cadere le braccia, nessun segnale di voglia di vincere, poca determinazione, e la nuova punta che fa gol… nella porta sbagliata!
Fortuna che gli ospiti arretrano troppo e ci vuole un buon Pecorari, per permettere ai toscani di sbrogliare un paio di situazioni dove Bruzzone e Panico stavano per pareggiare. Ci prova anche Ingrosso su punizione, ma la palla esce. Sul finale di tempo l’Orvietana batte tre angoli consecutivi, ma sotto porta continuano a mancare le zampate vincenti.
L’Arezzo insomma non fa paura, ma l’Orvietana non ne approfitta. Per quanto visto nel primo tempo le due squadre sembrano proprio meritare la classifica che hanno.
Si torna in campo non con gli stessi effettivi, peccato che dopo tre minuti Mvuemba atterra Rubechini meritandosi il secondo giallo. Ormai le espulsioni di questo giocatore non ci contano più. Solo la cabala ci ricorda che a Pian Castagnaio e contro il Monteriggioni dopo che Mvuemba ha lasciato in dieci l’Orvietana, i biancorossi poi vinsero entrambe le partite. Ma stavolta non sarà così.
Sembra tutto troppo in salita, ma l’Arezzo non punge. Rovella entra per Bruzzone, che non ha i novanta minuti, e a metà ripresa Chiasso scaraventa in area un calcio di punizione. In mischia si vede di tutto e l’arbitro assegna tra la sorpresa generale il rigore, Ingrosso va sul dischetto, ma Lancini ha un conto aperto con l’Orvietana.
Questo portiere, che non è il titolare, aveva già parato all’Orvietana due rigori nella gara della d’andata prima a Rovella poi a D’Accardio. E ora anche Ingrosso fa fare un figurone a Lancini che da domenica prossima, visto i neo acquisti, probabilmente tornerà a sedersi in panchina. I segnali sono tutti negativi, l’autogol del nuovo attaccante, l’espulsione, il rigore sbagliato. Ma non basta perché Ingrosso più tardi si farà anche espellere per qualche parola di troppo all’arbitro. Sorprende come l’Arezzo, in undici contro nove, pensi solo a difendere, rischiando pure qualcosa su un colpo di testa di Nuccioni sull’ennesimo corner nel finale. Ma non ci sarà nulla da fare, arriva l’ennesima sconfitta che fa scendere a meno cinque punti l’Orvietana dalla zona salvezza. Fortuna che dietro perdono Fortis Juventus e Monteriggioni così che la zona retrocessione diretta è distante sempre sei lunghezze.
Al termine tutto lo staff dirigenziale biancorosso aspetta che sfolli lo stadio per rimanere in tribuna a discutere. La posizione di Marini, ma anche quella di qualche giocatore, torna ad essere traballante.
SPOGLIATOI:
Coppola, allenatore A. Arezzo:
“Soffrire così tanto con due uomini in più non è una buona cosa, ma oggi contava solo vincere anche per il morale, per il gioco dovrete aspettarci ancora. C’era paura, ci siamo tirati troppo dietro, ma godiamoci il risultato che vale veramente tanto”.
Paolo Lanzi, direttore generale Orvietana:
“E’ stato il punto più basso che abbiamo mai toccato in tanti anni di Serie D, mancano tante cose, lucidità, idee ma manca anche tanto sentimento. Stiamo ragionando a caldo quindi rischiamo di dire cose che lasciano il tempo che trovano, in allenamento lavoriamo sempre molto bene, poi in campo succedono altre cose. Sappiamo che è più semplice esonerare un allenatore, che peraltro non ha tutte le colpe, che allontanare i giocatori, adesso non posso dire chi pagherà e se qualcuno pagherà, magari ne sapremo di più nei prossimi giorni, comunque nego, a quanto si vede in allenamento, che ci sia scollamento tra la squadra e il tecnico, invece la domenica si regala sempre il primo quarto d’ora agli avversari, ora dobbiamo valutare con calma per cercare di limitare i danni”.
Alessandro Paci presidente Orvietana:
“I problemi non sembrano risolti, se si è vista qualche novità e stata in peggio, ho parlato coi giocatori e non mi risulta ci sia scollamento con il tecnico lo difendono e vogliono venirne fuori con lui, ma poi in campo sembra il contrario. Mancano gli attributi e lo spirito di sacrificio, è dura prendere decisioni adesso, martedì voglio parlare a quattr’occhi con Marini sempre che non decidiamo qualcosa prima…”.
Invece di fare ogni volta critiche su critiche facciamo come i tifosi dell arezzo che hanno incitato la squadra anche se era sotto di noi!!!
ci risiamo altre due espulsioni, altra partenza col freno a mano tirato, tutto come a civita castellana. Ma possibile che in 5 mesi i problemi siano rimasti sempre gli stessi? non si segna, non c’è carattere…
E’ vero che la gente alla prima difficoltà critica, ieri qualcuno ha avuto il coraggio di criticare anche Chiasso che è l’unico a 38 anni a reggere la baracca, però francamente ieri hanno fatto cadere le braccia! E pensare che con quel rigore si poteva pareggiare, fortuna che in giro so messi peggio di noi, a vedere l’Orvietana e a pensare che ci stanno squadre con 6 punti meno di noi c’è da non crederci!
Io sposo la politica di MISTERX: “Retrocessione con il sorriso”.
Quindi basta criticare,essere delusi dalla squadra,scrivere che forse,magari,non si sa bene ma si deduce semmai,che la squadra sia in una piccola crisi.
Bisogna essere contenti di questa squadra che gioca sempre bene,che non perde mai la testa,che da l’anima fino all’ultimo secondo.
Anzi addirittura io svincolerei qualcuno perchè siamo talmente competitivi che è inutile pagare così tanti giocatori.
L’allenatore sta facendo benissimo e anzi se finiamo ogni partita con uno-due giocatori in meno non è colpa sua ma piuttosto l’eccessivo attaccamente che i giocatori dimostrano domenicalmente.
E poi..17 punti in 19 giornate non sono mica pochi,perchè preoccuparsi?
Forza,non molliamo e continuiamo così che va benissimo.
CARO GOBBINO,TI FACCIO NOTARE CHE L’ARTICOLO CHE CITAVO E’ USCITO PRIMA DELLA GARA CON IL MONTEVARCHI E NON ERA IL TUO, MA CHE BISOGNO C’ERA DI FARE QUELL’ARTICOLO IN QUEL MOMENTO? FORSE PER METTERE IN DIFFICOLTA LA STRUTTURA.
FORSE A QUALCUNO FA PIACERE DI METTERE IN DIFFICOLTA LA SOCIETA’?
PER QUANTO RIGUARDA LE PRIME SQUADRE DEL NOSTRO COMPRENSORIO HAI RAGIONE.
LA VERITA IO NON LO SO, MA RITENGO CHE CALCISTICAMANTE PURTROPPO C’E POCO PROFESSIONALITA E COMPETENZA.E POCO UMILTA’.
NOTA BENE CHE LA SERIE D E’ DIVENTATA UNA CATEGORIA A TUTTI GLI EFFETTI PROFESSIONISTA E QUINDI NON SI POSSONO INVENTARE NE DIRIGENTI E NE ADDETTI AI LAVORI ANCHE SE DOBBIAMO DIRE CHE CI SONO DIRIGENTI TIFOSI CHE NONOSTANTE I LORO DIFETTI PORTANO AVANTI QUESTA CATEGORIA DA TANTI ANNI. E NOI TIFOSI DOBBIAMO RINGRANZIARLI.
Caro mister X non è che qualche giornalista si permette di scrivere che l’allenatore era a un passo dall’esonero, è che qualche dirigente è andato a cena con Fiorucci e qualcun altro invece voleva tenere Marini e alla fine ha prevalso la seconda scelta: che dovevamo scrivere? Oggi Marini è stato riconfermato (se non ricambiano idea nelle prossime ore…) e la colpa addossata ai giocatori. E’ vero che l’Orvietana non è amata, e quando in una città, anche piccola come Orvieto ma con oltre cent’anni di calcio, si assiste al disinteresse per la squadra di calcio della propria città è anche quello un brutto sintomo. Ma francamente certi spettacoli la domenica allo stadio non aiutano certo a rinsaldare il rapporto con gli appassionati. Purtroppo, come ho scritto in un altro articolo, anche le altre due squadre di Orvieto sono messe male. La Mosconi è incappata in 5 sconfitte di fila e si ritrova nelle retrovie dopo che un mese fa era capolista, il Ciconia è terzultimo e in crisi di risultati. Forse, almeno per quanto riguarda le prime squadre, andrebbe rivisto qualcosa nel panorama calcistico cittadino.
Basta, l’orvietana calcio purtroppo non e’ amata ma aspettano sempre il momento negativo per criticarla,non dovrebbe essere una giustificazione ma le critiche oltre dal pubblico provengono anche dai dirigenti.
Ma a che gioco giochiamo?
Il pubblico orvietano che non incita mai la squadra, qualche giornalista che si pemette di scrivere prima della gara con il montevarchi che l’allenatore era ad un bivio dell’esonero, dunque di che cosa parliamo?
Pensiamo di essere tutti competenti?????
LA SOLUZIONE GUISTA SAREBBE CHE DOVREBBE ESSERCI PIU SERENITA’ IN TUTTI GLI ADDETTI AI LAVORI , AI DIRIGENTI, E SOPRATTUTTO ALLA SOCIETA CHE DEVE ESSERE PIU’ EFFICACE NELLE DECISIONI.
SICCOME CHE QUANDO CI SI TROVA IN QUESTE SITUAZIONI LA COLPA E’ DI TUTTI DAI GIOCATORI, ALL’ALLENATORE, E ALLA SOCIETA, BISOGNA FARE MEA CULPA E ANDARE AVANTI CON UMILTA E NON SCARICARE LE COLPE SEMPRE AGLI ALTRI.
PURTROPPO NON CI SONO I GIOCATORI DI GROSSA PERSONALITA’ E LA CLASSIFICA E’ QUELLA DI CUI SI RISPECCHIA.