Giovani portieri crescono. La corte di Marco Loddo è sempre più numerosa perché il preparatore dei portieri dell’Orvietana è stato capace, nelle ultime stagioni, di trovare sempre dei numeri uno all’altezza della situazione e pronti ad esordire con successo in prima squadra. Infatti, prima Riccardo Mandini (oggi all’Arezzo), quindi Simone Nulli e, da ultimo Simone Pasquini, stanno dando ragione a chi ha creduto in loro ripagandolo con delle ottime prestazioni, quasi da veterani. E il fatto che tanti allenatori in serie D schierino in porta un fuori quota con una scelta molto coraggiosa la dice lunga su quanto sia importante il lavoro del settore giovanile. E’ proprio Loddo a presentarci tutti i “portierini” bianco-rossi.
Daniele Manzotti , classe ’93, portiere della Juniores ci racconta: ”fin da piccolo mi piaceva giocare in porta e poi ho il babbo che ha giocato in questo ruolo e che mi ha trasmesso la passione per la maglia numero uno. Grazie a Mister Loddo ho collezionato anche tre panchine in serie D con mia grande emozione. Adesso ci vorrà anche un po’ di fortuna ma devo lavorare giorno per giorno e imparare molto.” Chi ti ha ispirato di più fra i portieri più famosi? “Sono tanti i calciatori bravi nel ruolo, se devo fare un nome dal momento che faccio il tifo per l’Inter dico Julio Cesar.”
Dimitri Provenzali, classe ’94 è il portiere degli allievi regionali e dice: “all’inizio facevo il terzino, poi, 4 anni fa ho deciso di cambiare ruolo e, con il preparatore di allora, La Vecchia, sono stato schierato in porta. C’è la voglia di migliorare sempre di più e, poi, stiamo giocando un bel campionato perché abbiamo vinto tutti gli scontri diretti. Il calciatore a cui mi ispiro di più è Buffon”. Invece Davide Pelosi classe ’96 ci confida che voleva fare l’attaccante:”anch’io sono stato consigliato da mio padre che è stato un portiere. Vengo da Latera e ho cominciato con il Grotte.” “Ho iniziato come attaccante – racconta Alberto Quadrano, classe ’96 – e, poi, visto che per un torneo mancava il portiere, sono stato scelto io. Così sono rimasto in porta. Ho un fratello che giocava in questo ruolo.” Chi difende la porta degli Allievi Regionali è Matteo Barbatella, classe ’95, che confida che all’inizio è stata sua mamma che lo ha convinto ad indossare la maglia numero uno. Riccardo Perquoti, nato nel ’97, racconta che ha iniziato come terzino destro e poi, una volta schierato in porta, non ha più cambiato. Christian Iengo, invece, è nato a Napoli nel ’94 e, a sei anni, si è infilato subito i guanti da portiere perché il ruolo lo affascinava. “Ad Orvieto ho trovato un ambiente molto serio – sottolinea – e il portiere che ammiro di più è Iezzo del Napoli”. Arriviamo, infine ai più giovani che sono Fabrizio Fagiolo e Mattia Sorci, entrambi classe ’99. Fabrizio confida: “ho iniziato alla Romeo Menti e mi sono messo subito in porta perché fin da piccolo mi piaceva il ruolo. Mi piace tenere la palla fra le mani e non averla sui piedi” – afferma deciso. Loddo sottolinea che è un ragazzo volenteroso, con qualità interessanti, concentrato agli allenamenti ed è da tenere d’occhio. Alla domanda riguardante quale è il suo portiere preferito risponde: “Buffon è il mio idolo da quando, al mondiale, l’ho visto fare una grande parata su tiro di Zidane”. Anche Mattia Sorci ha come idolo Buffon ed è approdato alla corte di Loddo da Baschi. “Sono stato messo in porta perché non c’era nessuno che faceva il portiere – racconta – ma mi sono trovato subito bene.” Di lui Loddo loda le qualità fisiche, ma confida che deve superare la sua timidezza se vuole diventare un grande portiere. ….Fra qualche anno sentiremo parlare sicuramente di loro.
MARCO LODDO, con un passato in campo nel Chianciano fino ad inizio anni 90, ha dovuto abbandonare per un infortunio il calcio giocato per poi dedicarsi ai corsi da allenatore. Dopo aver ottenuto il patentino per il settore giovanile e il corso base, ha scelto la strada del preparatore dei portieri. Ha seguito i ritiri di squadre professionistiche come Milan (con Negrisolo), Perugia (con Persico) e Lazio (con Copparoni) ed è approdato ad Orvieto nel 93. Sotto la rupe ha contribuito alla vittoria di due campionati di Eccellenza, con Bagnato prima e con Cruccolo poi. Tornato per una parentesi a Chianciano in Serie D è infine approdato nella sua Sardegna a Cagliari dove ha avuto l’incarico di osservatore prima per il settore giovanile poi per la prima squadra. Nel 2005 è tornato ad Orvieto.
“Il progetto dell’Orvietana sui portieri mi ha trovato subito d’accordo – ci spiega Loddo – stiamo lavorando fin dai più giovani, ragazzi di poco più di dieci anni di età, per far sì che quando dovessero arrivare in prima squadra, si trovino pronti, in passato non sempre è stato così, esordire in Serie D infatti non è mai facile. Insieme al mio collaboratore Claudio La Vecchia stiamo lavorando su un gruppo molto nutrito composto quasi esclusivamente da giovani del comprensorio orvietano”. Ma come si riesce a individuare se un ragazzino di dieci anni ha già la stoffa da portiere? “Il primo elemento da valutare è la coordinazione, se già in giovane età un ragazzo capisce il movimento e il gesto che gli si chiede di fare, anche se all’inizio non lo fa subito correttamente, è già un buon indizio, poi si valuta la concentrazione la voglia di imparare, per il carattere invece, importantissimo per un portiere che deve dare sicurezza non solo a sé stesso ma anche a tutta la difesa, bisogna attendere qualche anno”. Li abbiamo intervistati tutti i tuoi “pupilli” puoi darci qualche ulteriore giudizio su di loro? su chi ti senti di scommettere? “Premesso che qua non stiamo parlando di calcio professionistico quindi può succedere che un ragazzo di talento magari decida tra qualche anno di perseguire altre strade nel lavoro o nello studio, ci sono molti elementi interessanti nel nostro settore giovanile. Ad esempio al momento si stanno mettendo in evidenza, chi per struttura fisica, chi per un carattere già formato, chi perché tra i pali ha mostrato molta sicurezza, Pelosi, Marricchi (opzionato anche dalla Fiorentina), Sorci e poi io vedo grosse potenzialità in Barbabella e Fagiolo”. Ma è il nostro comprensorio che è ricco di talento o sei tu che riesci a formare portieri comunque? “Ma no! se c’è qualità io posso anche riuscire a tirarla fuori, ma se manca io non posso farci nulla, è importante che ci sia stata continuità in pratica da Mandini classe 1989 a i più giovani di dieci anni più piccoli, non abbiamo mai avuto gap generazionali, l’Orvietana da questo punto di vista può dormire sonni tranquilli!”.
PORTIERI SETTORE GIOVANILE A.S. ORVIETANA – Stagione Sportiva 2010/2011
MANZOTTI Daniele nato il 31.05.1993
BARBABELLA Matteo nato il 18.08.1995
PELOSI Davide nato il 16.11.1996
QUADRANO Alberto nato il 07.07.1996
PERQUOTI Riccardo nato il 27.04.1997
MARANGONI Lorenzo nato il 06.07.1998
FAGIOLO Fabrizio nato il 07.02.1999
SORCI Mattia nato il 14.01.1999
MARRICCHI Filippo nato il 04/02/1999
DOTTARELLI Giuseppe nato il 21.10.1995
IENCO Cristian nato il 01.11.1994
PROVENZANI Dimitri nato il 20.01.1994
PORTIERI SETTORE GIOVANILE
A.S. ORVIETANA –
Stagione Sportiva 2010/2011
MANZOTTI Daniele nato il 31.05.1993
BARBABELLA Matteo nato il 18.08.1995
PELOSI Davide nato il 16.11.1996
QUADRANO Alberto nato il 07.07.1996
PERQUOTI Riccardo nato il 27.04.1997
MARANGONI Lorenzo nato il 06.07.1998
FAGIOLO Fabrizio nato il 07.02.1999
SORCI Mattia nato il 14.01.1999
MARRICCHI Filippo nato il 04/02/1999
DOTTARELLI Giuseppe nato il 21.10.1995
IENCO Cristian nato il 01.11.1994
PROVENZANI Dimitri nato il 20.01.1994
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