Mentre il sabato sera tutti erano a cena, davanti al calduccio del loro focolare o seduti ad un tavolo del ristorante, una squadra giungeva con il suo pulmino, tutta intirizzita (causa 60 kilometri con una falla nel finestrino prodotta da colui che si volatilizzerà a metà terzo set) al Palasport di Nocera Umbra, pronta ad iniziare una nuova stagione.… Sì, forse l’inizio non è dei più calzanti, ma la morale della storia profuma molto di favola. A scrivere questo bel racconto è stata la Libertas Orvieto di I Divisione, capace di strappare una vittoria in trasferta addirittura alla prima di campionato. A farne le spese, un Nocera Umbra a cui non basta la magnanima prestazione di alcuni singoli giocatori per poter conquistare qualche punticino tra le mura amiche.
Ma veniamo al dettaglio del match:
Il primo set stagionale si apre con il servizio di Ricci, mantenuto solo per due turni; è bravo, infatti, Ornielli a sfruttare subito un mani e fuori e a portare in parità i suoi. Ma la gioia del pubblico di casa dura poco e subito emerge la superiorità orvietana. Infatti, grazie alle fucilate di Bernardis e Palmucci prima e ai pallonetti furbeschi di Bandini e Montenero poi, sono gli ospiti a guadagnarsi tre lunghezze di margine, che incrementeranno poi fino al massimo vantaggio di +6 sul 19-12. Azzardo di reazione del Nocera che recupera due punti, ma le speranze si abbattono contro le manone di Franzini, autore di due muri consecutivi che portano gli ospiti sul 22-14. Ornielli ci riprova, ma la Libertas non concede più di 4 lunghezze e, infine, un tocco di seconda intenzione di Ricci chiude il parziale sul 25-19.
Il secondo set vede una Libertas ancora più attenta che nella frazione precedente, in grado di mantenersi in vantaggio dall’inizio alla fine nonostante la caparbietà degli avversari, grazie all’esperienza determinante di Bernardis e alla (fin troppa) esplosività di Spagnoli. C’è spazio anche per alcuni “esperimenti” (per non dire “errori gratuiti” o peggio…), molti dei quali si stampano sulla rete, accompagnati dalle urla di approvazione del pubblico di casa. Tuttavia, Orvieto è brava a ritrovare la testa e la “fase sperimentale” passa al di là della rete, da cui Nocera non si schioda e cede anche il secondo set, questa volta per 25-18.
La terza frazione potrebbe essere definita “quella del rimpianto” (anzi, proprio del pianto, riferendosi al gioco orvietano…), poiché rappresenta l’inno allo spreco dell’intera partita. Coach Piccini opta per l’esordio in contemporanea di Presciuttini e Fonseka (primo match in assoluto per loro) e dell’agguerrito Trinchitelli, subito a segno con un block-out ai danni di Carovana. Tuttavia la situazione non appare così rosea come nei primi due parziali e un combattivo Nocera, guidato da Russo (ex Monini Spoleto) e dal solito Ornielli, riesce a giocarsela punto a punto, rispondendo puntualmente a Bernardis e Spagnoli. Dopo il timeout orvietano, chiamato sul 12-11 per i padroni di casa, proprio Spagnoli esce per motivi che solo più tardi saranno resi noti, restituendo posto 2 a Bandini. Il nuovo entrato fornisce grinta e determinazione, ma tutto viene annullato da una mediocre prestazione di squadra, frutto dell’ aver cantato vittoria troppo presto. Piccini rigioca la carta Fontanieri in difesa, ma la musica non cambia: Nocera risponde sempre presente agli ormai molli tentativi di attacco orvietani. Nonostante tutto, la Libertas riesce ad agguantare il 23-23 grazie ai generosissimi avversari, abili però a non farsi sorprendere e a chiudere con un ace sporco il parziale sul 25-23.
Il quarto parziale preannuncia battaglia, per cui per Orvieto scende in campo il sestetto d’inizio. L’intesa dei ragazzi di Piccini è buona e, dopo una prima fase giocata punto a punto (egregio il lavoro di recupero di Ricci, onnipresente anche sugli appoggi più imprecisi), Bernardis e un Palmucci sopra le righe (ci sarà un motivo preciso…?) permettono ad Orvieto di compiere il break decisivo (+4). Comodi è costretto a chiamare il timeout sul 18-14, ma questo non cambia le cose. Nella metà-campo Libertas, ormai, non cade più un pallone, nonostante le “gufate” di un pubblico di casa complessivamente corretto, che sembra però sortire un effetto negativo sui ragazzi della Friservice. Questi, infatti, forse sotto pressione, sbagliano gli ultimi 5 palloni del set in maniera così clamorosa che agli ospiti verrebbe da dire: “Natale non è ancora arrivato, ma grazie lo stesso”.
Al termine, il punteggio segna ancora 25-19 per i colori orvietani, che chiudono 3-1 una partita in cui si poteva dare di più, anche se per stavolta è bastato accontentarsi. Grande festa finale e urlo di squadra dovuto, al quale fa in tempo a unirsi anche Spagnoli, scomparso dal terzo set, che svela le cause della sua dipartita: “La colpa è degli effetti lassativi dell’acqua di Nocera avrebbe detto ai compagni o forse oggi a pranzo ho esagerato con la mozzarella avanzata…”
Se la prossima volta Spagnoli ci riserverà un’altra delle sue sorprese, è impossibile dirlo.
La cosa a cui è necessario pensare e prepararsi al meglio adesso è la trasferta di Assisi di sabato 27. Quella locale è una compagine ostica, a cui San Francesco non ha dato l’appoggio decisivo per affermarsi nel match casalingo con Monteluce, perso al tiebreak. Per evitare questi scherzi del destino (o questi aiutini dal Paradiso) servirà tutta la grinta possibile di Montenero e compagni, ora forti dell’aver appreso la splendida arte della vittoria.
FRISERVICE NOCERA UMBRA – LIBERTAS PALLAVOLO ORVIETO 1-3 (19-25; 18-25; 25-23; 19-25)
FRISERVICE NOCERA UMBRA: Allegrucci, Carovana, Coccia, Comodi, Gammaitoni, Luciani, Ornielli, Panzieri, Russo [C], Valerini, Zonni, Bevilacqua [L1], Fiaoni [L2]. All. (in campo) A. Comodi
LIBERTAS PALLAVOLO ORVIETO: Bandini, Bernardis, Franzini, Montenero [C], Palmucci, Presciuttini, Ricci, Spagnoli, Trinchitelli, Fontanieri [L1], Fonseka [L2]. All. R. Piccini
Arbitro: Elisa Staccioni di Perugia
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