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Il fegato

Carissimi Sportivi, Gentilissime Lettrici e Gentilissimi Lettori, ben trovati e buon inizio di attività sportiva a tutti.

Che prestazioni può avere una macchina come la Ferrari di Formula 1 se i filtri dell’olio, della benzina, il circuito idraulico, lo scarico, il raffreddamento funzionano poco e male?

Beh…credo che abbia dei risultati pessimi.

Prendendo in esame il nostro corpo possiamo notare che anche lui possiede dei filtri, un circuito idraulico, lo scarico e il raffreddamento e sicuramente di tecnologia più avanzata della Ferrari F1 (non ce ne voglia il nostro amico Andrea Stella ingegnere della Scuderia Ferrari).

Questo apparato prende il nome di: fegato, reni, intestino, polmoni, pelle, circolazione arteriosa – venosa e linfatica.

In Naturopatia rappresentano gli umori e gli organi filtro detti anche emuntori.

Bene…la nostra salute e il risultato finale della nostra prestazione fisica dipende in grossa percentuale, oltre che da una alimentazione che produce pochi scarti tossinici (vedi articoli precedenti) anche dal corretto funzionamento di questi organi e apparati.

In questo articolo prendiamo in esame il fegato, la più grossa ghiandola del nostro organismo.

IL FEGATO: cos’è e cosa fa.

E’ una grossa ghiandola di circa un chilo e mezzo, collegata al tubo digerente e situata al di sotto di esso, a destra, nella parte alta della cavità addominale. Nel fegato passano, per essere trattati, circa 2,5 litri di sangue al minuto. Questo organo, un vero capolavoro dell’evoluzione, svolge funzioni fondamentali nei seguenti ambiti:

metabolismo (pressoché di tutti i nutrienti: proteine, carboidrati, grassi e vitamine) e detossificazione, ovvero l’eliminazione delle sostanze tossiche sia derivati dall’ambiente esterno che originati dal metabolismo stesso;

digestione, poiché non solo trasforma gli alimenti provenienti dall’intestino, ma produce anche circa un litro di bile al giorno, che nell’intestino viene riversata ed è necessaria per assorbire i grassi e molte vitamine (quelle liposolubili);

difesa attiva dell’organismo, grazie alla ricchezza in cellule specializzate nell’inglobare e distruggere particelle dannose.

Il Fegato costituisce il nostro primario sistema di detossificazione ovvero di distruzione delle tossine.

Il sangue, carico di sostanze dannose (in particolare quelle che vengono dal tubo digerente) arriva al fegato che provvede a “ripulirlo” dalle componenti nocive, attraverso un’azione sia di filtraggio che di trasformazione di tali componenti in altre meno pericolose.

Le sostanze idrosolubili vengono inviate di nuovo attraverso la circolazione sanguigna, ai reni, mentre le sostanze liposolubili, mediante la bile, vengono immesse nell’intestino.

Quindi, reni e intestino, anch’essi facenti parte dell’apparato di disintossicazione, allontanano dal corpo tali sostanze, rispettivamente attraverso urina e feci.

Più in dettaglio, la detossificazione epatica procede secondo quattro diversi meccanismi.

· Filtrazione del sangue. Speciali macrofagi presenti nel fegato (le cellule di Kupffer) fagocitano e distruggono molte delle particelle dannose presenti nel sangue in ingresso.

· Produzione e secrezione della bile. La bile non serve soo per la digestione dei grassi, ma , come accennato, anche per veicolare le tossine liposolubili.

· Detossificazione enzimatica di fase I. in questa fase, un particolare set di enzimi, denominato complessivamente – citocromo P450 – riesce a neutralizzare molte sostanze nocive, trasformando invece le rimanenti in altre sostanze, pronte per essere aggredite dalla fase II. Questa seconda soluzione non è però priva di inconvenienti, dal momento che tali metabolici “di passaggio” sono di norma chimicamente più reattivi di quelli di partenza. La trasformazione, inoltre comporta la generazione di molti radicali liberi.

· Detossificazione enzimatica di fase II. Consta di una complessa serie di reazioni biochimiche (coniugazione, mutilazione, solfatazione, ect) in cui, in buona sostanza piccole molecole vengono assemblate alle tossine tal quali o così come modificate dalla fase I. le tossine sono in tal modo neutralizzate oppure rese idonee a essere eliminate attraverso le citate vie di allontanamento del corpo.

Come possiamo sapere se il nostro Fegato non funziona come dovrebbe?

Sicuramente non possiamo cambiarlo come quando facciamo un tagliando alla macchina ma lo possiamo “pulire”, se questo non lo avete ancora fatto e la vostra alimentazione è di tipo moderno sicuramente il vostro povero fegato sta soffrendo e non poco.

Soprattutto se….

siete esposti a tossine ambientali (inquinamento, fumo, solventi, chi lavora con vernici, ect ect);

usate regolarmente farmaci ( ancor più se si tratta di pillola anticoncezionale, antibiotici e aspirina);

c’è un insufficiente apporto di vitamine (specialmente del gruppo B) e minerali con l’alimentazione;

assumente alcool e droghe;

il vostro intestino funziona male;

avete problematiche della pelle (eczema secco o umido – orticaria – acne – psoriasi – prurito senza causa specifica ect);

avete mal di testa ricorrenti;

avete stanchezza costante e inspiegabile;

avete allergie;

avete alitosi;

avete nausea;

avete difficoltà nel digestione i grassi;

avete inappetenza al risveglio;

avete sonnolenza dopo i pasti;

avete difficoltà di concentrazione….il vostro fegato ha bisogno di essere “ripulito”.

Cosa prevede la Naturopatia per il trattamento del fegato!!

La prima cosa è un alimentazione di tipo biologico, mangiando cibi freschi il più possibile e limitando al massimo il consumo di cibi “spazzatura” povere di sostanze nutrienti (es: alimenti raffinati) quindi seguendo i suggerimenti indicati negli articoli in precedenza.

In particolar modo consumare verdura e frutta fresca. Da preferire le brassicacee (cavoli, broccoli e broccoletti di bruxelless) e gli agrumi (tranne pompelmo).

Bene l’utilizzo dell’olio essenziale di limone. Poche gocce da utilizzare nelle insalate.

Benissimo la curcuma e lo zenzero, quindi il curry di cui sono dei componenti e veri toccasana

Oltre alla corretta alimentazione è importante, come già sapete, affiancare un’adeguata attività fisica, che permette di migliorare la circolazione così di aumentare la quantità di sangue che passa nel fegato.

Tra gli integratori possiamo utilizzare il glutatione, sostanza naturalmente presente nell’organismo ma che diminuisce con l’età e le scorte si consumano velocemente. Il glutatione è un potente detossificante e un validissimo antiossidante.

Efficaci sono anche MSM (metilsulfonilmetano) il NAC (N-acetilcisteina) e SAM (S-adenosilmetionina).

Le vitamine del gruppo B e la vitamina C ed il magnesio.

Opportuna anche l’integrazione con altri antiossidanti quali il beta carotene, la vitamina E e il selenio.

Fra gli aminoacidi è utilie l-metionina, la l-glutammina e la l-taurina.

Per quanto riguarda le piante rivestono particolare attenzione il cardo mariano, il tarassaco, il carciofo, il rosmarino, il rafano e la fumaria.

Indispensabile, inoltre, è valutare la salute del nostro intestino verificando la condizione di eubiosi, una flora batterica amica dominante.

Concludo questo mio intervento augurandoVi un buona e attiva stagione agonistica ringraziando tutti per la simpatia dimostrata.

Nel prossimo articolo parleremo di: intestino o secondo cervello.

Vi saluto cordialmente,

dandovi appuntamento al prossimo numero di Orvieto Sport Magazine.

Grazie di cuore.

V.A.

Evisio Caciolla. Naturopata.

P.S. facendomi delle domande tutto Vi sarà più chiaro e la Vostra salute migliorerà sensibilmente.

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