A Niort (Francia), il 7 e l’ 8 agosto 2010 si sono svolti i Campionati del mondo D.A. 2010.
A sollevare le sorti della squadra azzurra, che non si è particolarmente distinta, ci ha pensato la new entry Fabio Coscia, agonista della Lenza Orvietana Colmic Stonfo, che con una brillante prestazione nell’azione di pesca si è classificato 3° assoluto.
Su 44 atleti che hanno partecipato alla competizione Fabio si è dovuto arrendere allo stato di grazia della squadra ceca, vittoriosa nella gara per nazioni, che ha piazzato al 2° posto un suo atleta dietro ad un croato.
Bella soddisfazione come prima uscita con la maglia della nazionale italiana.
Riportiamo il resoconto delle due gare, molto tecnico e circostanziato, tratto da una intervista a Fabio:
GARA 1: nella prima giornata mi trovo al picchetto 5 del settore C, settore nel quale, purtroppo, nei giorni precedenti non avevamo potuto provare e, osservando, avevamo visto che la pesca era povera in confronto alle altre zone; la peschetta ai gardon (che in fin dei conti era la nostra impostazione) era la vincente considerando che pesci di taglia non ne erano stati presi.
La pasturazione pesante l’ho fatta scodellando 5-6 palle di pongo imbottito di fouille, lanciando sette palle di pastura e terra con del fouille e con una alimentazione costante sempre con pastura e terra più fouille o caster o lombrichi a seconda della risposta del pesce.
La partenza è subito in salita, il “tappo” non parte e quando lo fa sono dei piccoli gardon che non essendo continui non mi mettono in condizione di potermi difendere. Il tempo passa e provando altre impostazioni sempre sulla peschetta il risultato non cambia. Continuo a prendere quello che posso, ma la situazione dei pesci dice che sono nelle ultime posizioni (9 o 10), così si prende coraggio e dopo il via libera del capitano si cambia strategia, si prova una pesca a mezza acqua, a filo lungo sulla fiondata del bigattino; l’inizio è lento ma pian pianino inizia una bella serie di catture di gardon che mi fanno chiudere in terza posizione a 70 grammi dal secondo, che poi nella classifica finale individuale sono quei grammi che mi negano l’oro..
GARA 2: la sorte mi assegna il picchetto 10 del settore A, il più pescoso; in prova vi avevamo preso delle belle brem ma anche la peschetta portava ad un bel risultato e dalle notizie del giorno prima si poteva fare bene anche solo con quest’ ultima.
La pasturazione pesante l’ho fatta scodellando 5-6 palle di pongo imbottito di fouille e lanciando 16 palle di pastura con del fouille per poi alimentare sempre con pastura e terra più foille o caster o lombrichi a seconda della risposta del pesce. (il cambiamento è stata una pasturazione più ricca a base di sola pastura)
La partenza si è basata sulla peschetta che è cominciata bene, con più di 30 pezzi, ma dopo poco si cominciano a vedere le prime brem, e che brem!! Il risultato è che dopo un ora e mezzo di gara, la classifica dice 10 nei miei confronti, così si cambia e si prova a fare la pesca a mezza acqua a filo lungo come quella del sabato, ma gli unici pesci catturati sono delle alborelle, così ad un ora dalla fine si decide di andare sul fondo con un velino di 2 grammi appoggiando una decina di cm ed innescando un bel fiocco di lombrichi, confidando in qualche bella brem. Dopo 10 minuti riesco a catturarne una bella che mi rincuora e mi fa pensare che sono sulla pesca giusta: infatti ne faccio altre 4 ed una tinca. A fine gara la bilancia dice qualcosa sopra i 6 kg e conquisto il secondo posto.
Renato Rosciarelli
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