Davide Brighina, play/guardia, nato a Forlì nel 1980, 180 cm di altezza, vestirà la maglia Orvieto Basket nella prossima stagione. La società orvietana ha ufficializzato in queste ore l’ingaggio del giocatore emiliano. Brighina, laureato in economia aziendale, gioca a pallacanestro dall’età di cinque anni, giocatore esperto, ottimo realizzatore ha alle spalle importanti partecipazioni a campionati di categorie superiori.
Nella stagione 2003/2004 ha giocato nel Cesena nel campionato di serie B2 prima di passare a Imola in B1. Dal 2005 al 2008 ha giocato a Perugia in C1 dove ha vinto il campionato, in B2 incappando nella retrocessione e di nuovo in C1 dove ancora una volta ha vinto la stagione. Nella stagione 2008/09, a Gubbio (C1) ha subito un grave infortunio al tendine di Achille. Dopo una lunga convalescenza ha ripreso l’attività a gennaio giocando tutto il girone di ritorno. Il giocatore si è già sottoposto alle visite mediche e prossimamente inizierà un programma specifico seguito dal preparatore atletico Alessandro Cupello.
“L’ingaggio di Davide Brighina, – spiega il direttore sportivo Enrico Fiorenzi, – oltre a aumentare il tasso di esperienza e qualitativo del roster a disposizione di Andrea Brandoni, è stato definito nell’ottica della crescita dei giovani Cortelli e Giulio Negrotti, ma sopratutto per favorire l’inserimento dei giovanissimi Brunelli, Ciriciofolo, Frosinini e Rosati. Brighina, infatti, ha sposato fin da subito il progetto Orvieto Basket, progetto che vede al centro della propria politica societaria la crescita dei giovani del vivaio.”
L’Orvieto Basket, infatti, prima ancora che società cestistica è una vera e propria famiglia dove i ragazzi entrano piccolissimi con il minibasket ed escono cestisti completi ma anche adulti che scelgono la propria strada. Non sono pochi infatti, negli anni, i giocatori che, laureandosi e dovendo intraprendere la vita lavorativa, – che spesso li ha portati lontani da Orvieto, – hanno lasciato il “nido” Orvieto Basket.
E se l’orgoglio è alle stelle per i ragazzi che ormai camminano da soli, è alle stelle anche l’impegno che la dirigenza, come ogni anno, sta mettendo nella costruzione nel roster. Scelte non facili, per di più condizionate da un budget non proprio florido che non permette grosse manovre. Non dimentichiamo che team storici come Terni e Todi hanno dovuto abbandonare per mancanza di fondi. In questo clima incerto l’Orvieto Basket va avanti con il solito entusiasmo ma con lo sguardo ben attento al bilancio.
Tutti a raccolta il 16 agosto quando il roster sarà a disposizione di coach Brandoni per l’inizio della preparazione pre-campionato. Sul fronte basket giocato la dirigenza sta lavorando per organizzare un torneo nei giorni 11 e 12 settembre e una amichevole il 18 settembre in vista della prima di campionato fissata per domenica 26 settembre quando al PalaPorano arriverà la Luiss Roma.
Mi permetto, con la presente, di fare chiarezza sull’aspetto economico della discussione, e posso garantire che in questa maniera, la società Orvieto Bk, ha un risparmio rispetto alla passata stagione.
Mentre per il resto Vi affido al commento di “Tifoissimo”, penso che avesse voluto scrivere “Tifosissimo”, in gran parte vero.
Non si dovrebbe, mai, arrivare alla conclusione che, se si vuole criticare le scelte di una Società Sportiva o dissentire dal percorso che la stessa ha intrapreso per una stagione sportiva,quella che sta per iniziare, bisogna entrare a far parte del gruppo Dirigente e contribuire al “duro” lavoro di chiudere il bilancio di fine anno. E’ vero, però, che quello è l’argomento che più preoccupa chi gestisce il conto economico di una società sportiva …..sarebbe fin troppo facile concludere che basterebbe far giocare tutti ragazzi orvietani e le spese diminuirebbero !!! Ma non è così matematico, almeno non adesso, non per il momento, e le scelte che questo gruppo dirigente sta operando vanno, proprio, nella direzione auspicata da tutti. Sono stato Dirigente, addirittura Presidente, di questa Società quando, vent’anni fa, ricreammo il giusto interesse intorno al nostro movimento, ed anche allora non fummo molto “popolari” quando scegliemmo di ingaggiare giocatori non-orvietani ma nulla di quel che accade oggi somiglia lontanamente a quel che facemmo allora, questa volta si parla di inserire giovani, giovanissimi, locali in una organizzazione di squadra che prevede scelte tecniche ed umane compatibili con il progetto di un “coach” che ha tutta la stima della Società per la quale lavora…..non è, affatto, bello fare paragoni tra chi non sarà nella rosa della prima squadra e chi è stato chiamato a farne parte. Sono certo che Brighina, Maglione e Valdisseri non siano dei “mercenari” come qualcuno li ha voluti dipingere ma dei professionisti che dimostreranno il loro valore ma quel che più conta sarà verificare quanto, queste scelte, ci consegneranno, negli anni futuri, giocatori di livello che provengono dal nostro vivaio e quanta attesa ed ambizione nei ragazzi ancora più giovani. Per i nostri ragazzi-giocatori esclusi non solo la stima cestistica ma il nostro affetto più profondo……certe decisioni non si prendono con il pelo sullo stomaco e questo gruppo dirigente ha dimostrato negli anni passati di saper fare il meglio, con pochi mezzi e molta buona volontà…tanto onore al loro operato e molta tolleranza per le critiche che ci vengono rivolte, così, solo per amicizia o partigianeria !
Guazzeoni, Borri, Picciaia, non hanno dato la propria disponibilità.
Salucci farà praticantato presso uno studio legale di Perugia, Berrocal ha vinto un dottorato presso l’Università; quindi allenamenti pochi.
Questo è quello che mi è stato riferito.
per favore quando scrivete un commento non concludete dicendo che non venite più al palazzetto.Lasciamo ai tifosi di Terni e Todi questa fortuna.ciao
Io non sò se i nostri giocatori giocheranno in qualche altra squadra, se gli sarà data questa possibilità,gli farà sicuramente bene. un grandissimo inboccalupo a tutti.
Secondo me l’Orvieto Basket stà facendo delle scelte assurde alla luce sopratutto del fatto che l’obbiettivo della stagione restano gli stessi e visto che i nomi che circolano per gli acquisti sono veramente mediocri!
La cosa più logica da fare era tenere tutto gli orvietani e promuovere i giovani acquistando un solo giocatore di fuori ma di livello assoluto.
Cupello,Guazzeroni,Negrotti L, Negrotti G, Patrignani, Salucci,Picciaia,Borri,Berrocal,Ciriciofolo,Frosini,Coltelli +un giocatore fortissimo, questa sarebbe una squadra che avrebbe avuto senso!
Sarebbe stata veramente una soddisfazione per tutto il movimento, e invece forse qualche soldo di troppo ha cambiato la mentalità che sempre aveva contraddistinto l’Orvieto Basket ovvero il rapporto umano con i propri giocatori che valorizzava al massimo i giovani del posto.
In una piccola città come la nostra le società sportive devo ambire alla valorizzazione dei giovani del vivaio e non tagliare 4 ragazzi orvietani di 24 anni per prendere 4 mercenari di scarsissimo valore tecnico!
Io comunque concludo dicendo che non verrò più al palazzetto nonostante l’anno scorso abbia assistito a tutte le partite e negli anni abbia sostenuto la squadra durante i momenti più difficili, e inoltre spero che le partite quest’anno non vengano trasmesse su RTUA visto che di certo non mi interessa veder giocare maglione e valdisseri , che tra l’altro sono molto peggio dei nostri che sono stati tagliati.
condivido pienamente quello che dice Ninco Nanco….quest’anno secondo me è stato distrutto tutto quello che era stato costruito negli ultimi 10 anni…le scelte della società sono state imbarazzanti….dire che si punta sul vivaio per far crescere i giocatori e poi mandare via 4 giocatori tutti sui 24 anni quindi non certo vecchi è una cosa allucinante.
credo che una società debba sempre ambire al massimo livello possibile quindi se era possibile prendere giocatori in grado di fare la differenza era giusto farlo,ma qua stiamo parlando di valdisserri e maglione due giocatori mediocri e che contraddicono in pieno le parole dette dai dirigenti che si vantano che ad orvieto giocano giovani del posto.
basta ricordarsi i nomi dei giocatori della squadra che ha vinto il campionato….solo patrignani è rimasto.
visto quello che è riuscito a fare Brandoni l’anno scorso con una squadra tra le più forti del campionato credo che sperare quest’anno in qualcosa in più della salvezza sia impossibile.
Beh permettimi di dissentire su un solo punto: i tifosi gia’ mettono mano al portafoglio pagando biglietti e abbonamenti ed e’ per questo che hanno il diritto di criticare (con questo non sto dicendo che le critiche sono giuste). Seguendo il tuo ragionamento ogni sport dovrebbe essere seguito solo dai dirigenti e dagli sponsor che sarebbero gli unici ad avere diritto di parola, invece non e’ cosi’. Soprattutto bisognerebbe solo ringraziare i tifosi dell’Orvieto Bk che riempiono ogni partita il palazzetto (nonostante il campo sia a Porano), ma la societa’ questo lo sa.
Sul fatto dei giocatori che vanno e vengono, io non sto qui ad entrare nel merito tecnico della scelta, o se e’ stato il giocatore ad andarsene o la societa’ a cacciarlo, o se entrambi. Io voglio solo dire che mi dispiacera’ non vedere Salucci giocare nell’Orvieto Bk (per quanto Salucci tecnicamente sia scarso, questo lo devo dire altrimenti poi quello si gasa).
A tutte queste ‘critiche’ vorrei aggiungere:se non piace come è gestita una societa’ si prende il portafoglio e si va in societa’ a fare il dirigente o lo sponsor,se invece le ‘critiche’ sono tecniche si va in palestra a vedere la squadra che si allena per qualche mese e poi si parla…sempre che si capisca qualcosa di basket.
Non voglio difendere nessuno ma solo evidenziare quanto sia difficile creare,mantenere,gestire e portare avanti una societa’ sportiva dove ra l’altro crescono e giocano molti ragazzi del posto.Riguardo ai cambiamenti (giocatori che vanno e vengono) le scelte sono sicuramente dettate da entrambi le parti per aprire e chiudere i corsi dello sport.
Non avrei mai voluto dirlo ma Salucci Piero per me rappresenta il capitano del basket ad Orvieto e non avrei voluto mai vederlo fuori dall’Orvieto Bk.
Faccio un esempio un po’ piu’ in alto: alla Virtus Roma Tonolli non lo schioda nessuno (nonostante l’eta’ e il fatto di non essere mai stato un fenomeno). La societa’ fa delle scelte che vanno rispettate (non condivise magari), ma il mio unico rammarico e’ non vedere Salucci giocare. Ma non ditelo al ciccione altrimenti poi mi prende in simpatia.
voci di corridoio davano il ritorno di abet in casa orvieto…………nn era meglio di brighina?sopratutto in salute!anche perchè maglione valdisserri e brighina non penso che gli so costati poco!
per prima cosa un doveroso ringraziamento al presidente e ai dirigenti che anche quest’anno hanno portato l’Orvieto Basket ai nastri di partenza(e di questi tempi è una grande impresa)
Brighina può essere, secondo me, quel giocatore che è sempre mancato ad Orvieto ossia quello che ha l’esperienza e le qualità per fare le scelte giuste nei momenti decisivi.Poi ovviamente sarà il campo a dire se la scelta sarà stata giusta.La società, mi sembra di capire, è intenzionata ad aprire un nuovo ciclo facendo a meno di Picciaia,Berrocal,Giganti,Borri,Guazzeroni e Salucci. Per prendere queste decisioni avranno sicuramente valutato la situazione meglio di quanto possa fare chi non è dentro la società.L’unica cosa che mi lascia perplesso è la rinuncia a Salucci perchè il girone laziale probabilmente è meno tecnico e più agonistico e …..se c’è da menare le mani un Salucci ci sta sempre bene.Comunque in bocca al lupo per questa nuova stagione.
Condivido pienamente quello che Ninco Nanco dice, tra l’altro la scusa del budget economico non sussite, visto che la scelta di allontanare 4 giocatori orvietani non e’ per niente economicamente vantaggiosa… tra l’altro continuo a dire che in giro per orvieto ci sono giovani giocatori che valgono molto e che nessuno prende in considerazione. Ma continuate a coprirvi dietro la scusa del budget.
DIscorso molto pertinente e giusto. Ma l’unico appunto che devo fare è che i giocatori che il prossimo anno non vestiranno la maglia dell’Orvieto Basket non hanno fatto una scelta di vita, bensì sono stati allontanati dalla società. Mi permetto di dire queste cose solo perchè le sò con certezza.
Non parlo certamente a nome della società in questione ma da tifosa e da giornalista sportiva che segue la squadra ormai da qualche anno. Secondo me non è mai facile scegliere come costruire un team dovendo sempre e comunque riferirsi ad un budget che non è certamente quello che servirebbe. Le scelte poi a volte sono vere e proprie scommesse che le dirigenze, – la situazione è la stessa quasi ovunque, – si prendono la responsabilità di fare e che spesso non incontrano, subito, il favore delle tifoserie. Se aggiungiamo poi che noi tutti vorremmo essere mister e coach, dalle nazionali in giù, ecco fatto che non ci vai mai bene niente. Io credo, e ripeto non parlo per la Società, che l’Orvieto Basket non possa per ovvie ragioni essere costruita per vincere il campionato, non perchè non potrebbe farlo, ma perchè i meccanismi che dovrebbero coinciliarsi per far si che una squadra sia talmente competitiva, ora, in questo momento, non sono facilmente raggiungibili da una Società che fatica ad andare avanti. E ripeto non dimentichiamoci delle tante che invece abbandonano. Secondo me i giocatori orvietani che se ne vanno non se ne vanno per scelte tecniche ma per semplici logiche della vita, del resto, e l’ho scritto pure, chi si laurea non può (e non deve) tarpare le proprie ali per restare all’Orvieto Basket. E la Società non può neanche sostituirli con tutti giovani, sarebbe un massacro a cui non sarebbero preparati. Per cui se i giocatori ad Orvieto in questo momento non ci sono, bene prendiamoli altrove, del resto quasi tutte le altre squadre orvietane soffrono di tale situazione. Il gioco e la nostra passione non risentirà della mancanza di qualche giocatore storico, le vite vanno avanti e l’Orvieto Basket, per fortuna, anche. Io credo che sia importante non far mancare mai il nostro sostegno. Delle scelte e della loro validità sarà il campo a giudicare. In fondo anche Cupello quando è arrivato proprio proprio in forma non era e abbiamo visto che cosa ha saputo dare alla squadra. Io dico aspettiamo e diamo fiducia ai dirigenti, poi in campionato vedremo come va e potremo commentare, del resto lo facciamo sempre.
Sulla carta questo è un ottimo colpo, ma quello che mi domando è questo: Sò con certezza che brighina era stato proposto all’Orvieto Basket già in passato, ma era stato scartato. Ora le cose sono due , o la dirigenza si è ricreduta su un errore fatto in precedenza, o questo è un giocatore che in Umbria nessuno vuole, in questo momento( dopo l’infortunio). Poi vorrei parlare delle scelte che sono state fatte dalla società, mandare vià giocatori che hanno sempre dato l’anima ed il cuore per questa maglia mi sembra un gesto orrendo, oltretutto gli acquisti fatti non possono dare lo stesso apporto. Inoltre proprio non capisco una cosa, fino ad ora si era sempre parlato di Orvieto come una squadra di orvietani, ed ora invece si acquistano 3 giocatori del perugino e si danno via 4 orvietani ( e la cosa non è favorevole neanche dal punto di vista economico).
beh lo abbiamo scritto nell’articolo …
un giocatore da un passato importante ma domanda a tutti… lo sapete che viene da un grave infortunio al tendine da achille e stato fermo da un anno?
speriamo che lo visitano e ci dicono come sta…in bocca lupo….