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Leo Ovito Basket a rischio iscrizione. Addio alla C1?

(da Il Messaggero) Esplode la dirigenza della Leo Ovito Basket e diventa a serio rischio la partecipazione alla serie C1 della squadra ternana per il prossimo campionato. Comincia così, all’insegna della turbolenza societaria, la stagione della celebrazione dei cinquanta anni di storia della Leo che, a questo punto potrebbe passare agli archivi all’insegna di un resettaggio generale. Il disimpegno da parte dell’allenatore ternano Francesco Bordoni, che indiscrezioni volevano impegnato ad andare ad allenare il Contigliano dopo i playoff conquistati a Terni quest’anno, aveva già fatto presagire che ci fosse qualcosa che non andava per il verso giusto.

Ma a rivelare l’esistenza di una situazione di crisi molto più profonda, che spiega perché l’allenatore Bordoni ha dichiarato di volersene andare, è il dirigente storico della società arancionera Bruno Seconi, che fa calare il velo sulla frattura interna che ha fatto precipitare la situazione, svelando l’esistenza di due anime contrapposte in casa Leo Basket.

«Al momento di pianificare la prossima stagione agonistica in serie C1 tra me, mio fratello Sergio, il coach Francesco Bordoni ed il team manager Goffredo Copparoni» attacca il dirigente arancionero «si sono evidenziate fratture insanabili sia per quanto riguarda la copertura finanziaria del budget che per quanto concerne le competenze organizzative. Fratture che non è stato possibile comporre, ma che anzi hanno portato il tecnico Bordoni ad evidenziare la sua volontà di cambiare aria, andando ad allenare altrove». Una spaccatura si è trasformata quindi in poco tempo in una vera e propria linea di faglia, con relativo terremoto.

Una scossa tellurica nata dallo scontro tra due posizioni, da un lato quella dei fratelli Seconi, orientati a fara il passo lungo quanto la gamba, e dall’altro quella del duo Bordoni-Copparoni, che avrebbero voluto volare più alto con le amibizioni, che sono entrate in un contrasto insanabile. Le distanze non si sono più potute ricomporre. E non si sono trovati ponti da gettare tra le due posizioni per farle riavvicinare. Archiviata la rottura, ora resta da affrontare il futuro. Un futuro che in casa Leo Basket sarà gestito dai fratelli Seconi. Cosa succederà adesso? E quale sarà il futuro della Leo? Sempre Bruno Seconi prospetta i possibili scenari.

«A questo punto la serie C1 è a rischio. Dopo che siamo rimasti praticamente da soli, io e mio fratello Sergio, dobbiamo riconsiderare l’intero quadro. La data ultima per l’iscrizione nel campionato nazionale è il 7 luglio, ma i margini per farcela sono ormai minimi, quasi vicini allo zero.

Tra l’altro i costi per i parametri relativi agli ingaggi dei giocatori da prendere da altre società, sono lievitati ulteriormente, secondo i regolamenti federali. Il risultato è che le spese sono molto elevate, ed i giorni a disposizione per trovare le risorse necessarie sono davvero pochi. Se dovesse saltare la serie C1, ed al momento è la soluzione più probabile, gli scenari possibili sono due» afferma Seconi.

«La Leo Basket potrebbe ripartire dalla serie C2, cioè dal massimo campionato regionale, sfruttando la disponiblità manifestata dalla Federbasket a venirci incontro. Ma non è da escludere neanche che la Leo Basket possa strutturarsi come una realtà orientata esclusivamente verso l’attività giovanile di base, attraverso una sinergia in atto con altre due società ternane, la Virtus ed il Team 74». La prossima settimana scriverà l’ultima pagina a proposito di questo inatteso capitolo della storia della società di Corso Vecchio.

di ANTONIO DE ANGELIS per Il Messaggero – Umbria – domenica 4 luglio 2010My 12-year-old had spotted her friends and had that site prattled away with them somewhere

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