“Le società restano, le persone vanno”. Fabrizio Mortolini lascia l’incarica di direttore generale dell’Orvietana Calcio e lo fa con piglio di chi sa di aver dato tutto e con l’eleganza che ne ha sempre contraddistinto le azioni. Ad annunciare la rottura del rapporto che da cinque anni legava Mortolini alla società biancorossa è lui stesso, in una conferenza stampa, pacata, serena, mai polemica com’è nello stile dell’ormai ex direttore generale del club orvietano.
Nell’anno del centenario, dopo una salvezza conquistata a denti stretti, Mortolini ha deciso di prendersi un periodo di riposo dal calcio. Nessun rimpianto e nessun sassolino nelle scarpe, solo la voglia di mettersi da parte uscendo dalla scena in punta di piedi così come era venuto. “Voglio ringraziare tutti quelli con cui ho avuto modo di collaborare, primi fra tutti i presidenti Paci e Biagioli che hanno accettato la mia decisione. “ Mortolini spazia tra campionato, play-out, pensieri di stima a vecchi amici e colleghi, ma non si sbilancia sul futuro suo e su quello della società che ha deciso di lasciare. “Quello che si è appena concluso è stato uno dei campionati più difficili, tutti hanno dato il meglio e investito risorse economiche imponenti. Credo nel prossimo campionato in serie D un po’ tutte le squadre dovranno ridimensionarsi per affrontare al meglio la stagione”.
Un pensiero particolare ai ragazzi dell’Orvietana che seppur votati nel Top 11 non sono potuti scendere in campo, un ringraziamento al “braccio destro”, il direttore sportivo Andrea Baglioni “per la sua pazienza” e un “pensiero speciale per l’amico Vittorugo Pace, persona a cui va tutta la mia riconoscenza”. “Sono stati cinque anni bellissimi, – dice Mortolini, – ringrazio la città di Orvieto e l’Orvietana Calcio. Tutte le cose finiscono, questa è la conclusione di un ciclo, di una avventura. Un saluto di cuore alla tifoseria. Ho cercato di portare il mio contributo, quando sono arrivato ho trovato una società poco organizzata, mi auguro che ora lo sia di più. Purtroppo il solito “protagonismo orvietano” ha spesso fatto del male alla società. Sono cose che non dovrebbero succedere.” Una decisione, quella di Mortolini, maturata negli ultimi tre mesi, in una stagione che lo ha profondamente colpito, dove la salvezza sarebbe potuta arrivare prima.
Ora l’attenzione è tutta puntata sulle decisioni della dirigenza. Nei primi giorni della settimana dovrebbe essere ufficializzato l’arrivo di un sponsor importante, che possa tornare a dare al club orvietano la giusta tranquillità economica necessaria per affrontare al meglio un nuovo campionato. Del suo sostituto Mortolini non vuole parlare e anzi smorza subito qualsiasi polemica. Il suo è semplicemente un saluto, una pagina, importantissima, che si gira, un punto e a capo. A chi sarà consegnata la gestione tecnica della squadra ora che Mortolini ha riconsegnato la chiavi? Chi potrà e saprà sostituire la figura di un direttore generale che ha portato l’Orvietana a livelli mediatici mai raggiunti, grazie alla visibilità datale dal Top 11, di cui Mortolini è stato anima cuore e forse pure di più? Gli interrogativi restano aperti e saranno i presidenti Paci e Biagioli a dover dare le risposte che la città attende. Intanto, senza fuochi d’artificio nè colpi di cannone, Fabrizio Mortolini se ne va verso il suo futuro lontano dall’Orvietana che, però, ci sarebbe piaciuta oggi qui, accanto a lui, davanti a noi, per l’ultima stretta di mano.
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