Rischia la chiusura la piscina comunale ma stavolta non è una questione di alluminio presente o meno nella conduttura. Il probabile stop dell’impianto de La Svolta potrebbe essere determinato da lungaggini burocratiche. Nell’ultimo consiglio comunale, durante il “question time”, è stato il consigliere PierGiorgio Pizzo a chiedere spiegazioni in merito alla paventata chiusura dell’impianto natatorio. A quanto pare sembra che il contratto a tempo determinato che lega i tre assistenti bagnanti, – tuttora in servizio presso la struttura, – al Comune sia in scadenza il 30 giugno e non sia possibile un rinnovo. Per cui, con tutta probabilità, poiché non è possibile tenere aperto l’impianto senza la presenza di tali figure professionali indispensabili al corretto utilizzo in piena sicurezza della piscina, il Comune sarà costretto a chiudere la struttura fino all’aggiudicazione del bando di gestione, sul cui accordo si è espresso favorevolmente il consiglio comunale nella precedente riunione.
“Nelle quattro commissioni consiliari che si sono svolte è stata specificata la situazione. – Ha chiarito l’Assessore allo Sport Roberta Tardani, – Il quesito posto dal consigliere Pizzo mi consente però di fare delle precisazioni. Non ho mai pensato di chiudere la piscina se non si fosse raggiunto l’accordo, ma ho solo sollecitato la commissione a decidere in tempi rapidi perché a giugno non avremo più il servizio di assistenza bagnanti, obbligatorio per tenere aperta la struttura. E anche in considerazione del fatto che i tempi tecnici per l’assegnazione della gestione sono piuttosto lunghi: 52 giorni di pubblicazione del bando, apertura delle buste con le valutazioni delle offerte tecniche ed economiche, infine le verifiche di legge e l’assegnazione. Ci auguriamo che entro la fine di agosto verrà completato l’intero iter”. Pertanto, se non interverranno nuove situazioni che possano dar luogo ad una revisione della vicenda, la città di Orvieto non tornerà a disporre della piscina prima di settembre.
Trovo veramente incredibile che per colpa di qualcuno o di qualche gruppo di persone i nostri ragazzi potrebbero dover rinunciare alla piscina nei mesi di luglio e agosto. Spero davvero che in qualche modo l’assessorato riesca a trovare una qualche soluzione a questa pesante penalizzazione per lo sport orvietano. Ancora una volta, nonostante ci sia chi si batte per il mondo sportivo della nostra città, qualcuno è riuscito a dimostrare quanta poca considerazione il mondo politico abbia dello sport, dei ragazzi che lo praticano, delle famiglie. Questo non è giusto, capiamo i tagli, capiamo il momento, capiamo tutto, ma non si possono sbagliare i tempi, discutere e discutere su qualcosa che obiettivamente doveva essere fatto e andare a finire a ridosso di una scadenza ormai improrogabile. Questo significa non avere nessuna considerazione per l’amore e la passione che anima i nostri figli e li muove a praticare uno sport.