Mirco Diamanti vuole la A1. Il tecnico lucchese sta lavorando al grande salto ormai da anni e stavolta non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Già lo scorso anno, era arrivato ad un soffio dal massimo campionato di basket femminile e restare a bocca asciutta anche stavolta non è suoi piani. Sul suo cammino c’è però la “cerentola” Ceprini Costruzioni Orvieto che ambizioni simili non ne ha e proprio per questo fin qui è stata un outsider di tutto rispetto. Quinta in regular season, la compagine orvietana ha avuto ragione della Virtus Viterbo negli ottavi, della Gea Magazzini Alcamo nei quarti ed è salita in semifinale a cercare di infrangere i sogni di gloria della corazzata Ducato Lucca. A dire la verità, le lucchesi mezzo biglietto per la finale di girone se lo sono messe già in tasca grazie alla vittoria in gara uno conquistata sabato scorso ai danni delle orvietane con il risultato di 45-38. Tutto come da pronostico, del resto la favoritissima Lucca ha finora sbaragliato praticamente tutte le avversarie e, di fronte al proprio pubblico, era pressoché certo che non avrebbe sbagliato. Ma le orvietane non sono salite a Lucca in gita scolastica e hanno messo ben in chiaro che a Porano, in gara due, mercoledi 28 aprile alle 20.30, non venderanno a poco la pelle e la corazzata Diamanti dovrà sudarsi il passaggio alla finale. Il grande equilibrio visto in campo nella prima sfida di semifinale, lascia ben sperare perfino in un possibile colpaccio dell’astuto Bondi che, in casa, potrebbe mettere in campo uno sgambetto memorabile e andarsi poi a giocare la “bella” in quel di Lucca, in gara tre sabato 1° maggio.
In gara uno Azzurra ha condotto i primi due parziali (11-14 e 20-21) per poi lasciar la gara alle padrone di casa. Su tutto ha pesato la giornata difficile delle punte di diamante orvietane, Yordanova,- in ottima posizione tra le giocatrici a punto della serie A, – e Calamai. Buone cose, invece, si sono viste dall’apporto di Tripalo e Consoli. Orvieto ha tirato appena meglio di Lucca sui tiri da due e appena peggio sulle triple. Decisamente peggio ai tiri liberi con un mediocre 7 su 14, di molto inferiore all’11 su 15 delle toscane. Per il resto, Lucca ha perso qualche palla in meno, ha recuperato qualche palla in più, ha preso due rimbalzi in più. E ha fatto sua la gara, cosa che le permette di scendere al PalaPorano con un pizzico di tranquillità in più. In casa Orvieto possiamo dire che la stagione che si va concludendo è stata un successo talmente inatteso che giungere alla semifinale di girone in play-off, da matricola, è qualcosa a cui nessuno avrebbe mai pensato.
Ed appunto la consapevolezza di aver fatto già la storia in questa stagione rende la Ceprini Costruzioni un cavallo pazzo che potrebbe anche scavalcare il recinto e andare a bere ad uno stagno quasi proibito. “Credo che l’obiettivo sia stato raggiunto, – dice coach Angelo Bondi, – adesso però non possiamo tirarci indietro, moltissime persone si aspettano ancora tanto da noi, non possiamo mollare, potremo perdere ma mordendo, se dovesse servire siamo pronti a farlo”. Il Lucca sa perfettamente chi ha davanti, coach Diamanti arriverà al PalaPorano con in mente il piano di battaglia giusto, troverà però ad attenderlo una Azzurra che in casa ha difficilmente deluso, una Azzurra che non ha niente da perdere e tutto da guadagnare, in definitiva una Azzurra pericolosissima e da non sottovalutare.
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